Critica Sociale - Anno XV - n. 4 - 16 febbraio 1905

Critica Sociale NIVIST.11 QUINtJJCIN.IILE DEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L, 4 - All'Estero: Anno Ii. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia al!'Ufnclo di CRITICASOCIALE- MILANO: Porti~' Galleria V, E, 23 Anno XV - N. 4. Non si ven~ a. ·mmiert separa.ti. MIiano, 16 febbraio 1905, SOMMAL-t.10 Attualttà.. I (t1'l'OUlt1·, t H GOVtl'IIQ (LA CHITICA 80CLAl,l:lÌ, AZIOllt sl11d(1c11lt e (l:liOllt sociaus/11 (Ft:1,ICt: Ct;H,1.1,IIC0l,A), Il p(wadl,w dt(/U O(ll'LCDltOl'i (Pror. OiOVA!rìNI l\l~ltLONI). Studi sociologici. I litgrdm·/.atl o,n,·cd dtllt orga11i-uazlo11t soc/.ali11tt ttducht, I. Come ~0P'1<t1·0 (l'ror .••. l'A0Ll,UU). U11copltolo di filosofia ddta soUdar,ttà socia/e: a proposito di Luisa )flchol, 11. (Dott. A!rìOELO CRESr1). Lt pl<'cOlt b1d11sfrlt t"/ff{IH, lii. Austrln-Unghorla, t'r1mcla, lnghH– terra, 1,i111t,, Co11CIU8lOlll /AV\". ETTOR~: )IARCIIIOLI). /,li COllttZIOllt, tco11omlca della (amlg/1(1, lii. (Dott, ATTILIO CABIATI). Il Tempo, il qiwtidiano socialista milanese di– retto da CLAUDIO 'l'REn;s 1 in ocmsione <lelprocesso 1lfurri, apre un abbonamento speciale ridotto, per tutta ltalia eper tutto l'amw cla oggi,a sole L. 10. 1 nostri abbouati, che 110n /uomo anco,-a ·r;ersato l'abbo11um.ento di quest'unno allu Critica, possono fritfre da oggi dell'abbonnnrnnto cumulati\'o col Tempo, inviandoci sole L. 16. I FERROVrnRI E IL GOVJDRNO La Commissione dei Sindacati fu dunque ricevuta - in seguito alla speciale intromission~ del deputato Biijsolati - dal Ministro dei Lavori Pubblici : il quale assicurò che delle richieste del )lemoriale si terrebbe il debito conto; intese anche pazientemente i chia• rimenti che spontanei gli dettero i delegati; ma si guardò bene, per un preteso riguardo al Consiglio dei Ministri ecl al Parlamento 1 cli lasciarsi sfuggire la più piccola notizia cli ciò che i disC'gni di legge 1 giù pronli 1 contcngono 1 o cli fornire dal cv,nto suo quulsiusi i:ipicgazione o atlì.clamcnto concreto :- quelle spiegazioni e quegli aflìdamenti, sia pure subordinati a piìt solenni approvazioni e conferme, che qualsiasi procacciante ottiene al Ministero anche quando si rechi a perorare per interessi infinitamente meno ìm1>orlanti. La rappresentanza del perijonale orga• nizzato venne, cortesemente, ammessa a postulare - presentò una cippendice parlata ciel ~1femoriale - non fu ammessa in alcun modo a trattare nè a di– scutere. n paragone fra questo colloquio - stavamo per dire, fm questa .... cerimonia - e le ll'attative con– dotte nella primavera del 1902 fra le stesse rappre– sentanze ferroviarie, assistite dni deputati Nofri, '!'urati o Federici, e il .Ministro dei Lavori pubblici - coll1intervento intermittente ciel presidente Za– nardelli - dice eloquentemente tutta hi differenzi, che corre fra quello e l'attuale momento politico, in rapporto alle rivendicazioni dei lavoratori. AIlora non si temette di discute,·e, di trattare eia pari tl pari, sissignori! (il discutere coi lavoratori implica dunque degnazione od undliazione per un Governo democratico?!), colle rappre"-entanze ciel lavoro. Il Ministro dei Lavori pubblici ao:l credette di nrnnctu· cli riguardo a nessuno, impep:na,id() il Governo - coll 1 assenso, ben s'intc11de, del Presidente ciel Consiglio - a proporre al P1\rlumento i provvc• dimenti legislati\'i e le spese necessarie ttll1cffettua– zione degli accordi che si prendevano. _g anche al– lou\ non erano già le Compagnie verso le quuli iJ Governo inten·enisse come intermediario - come ora si va imposturando per coonestarc il differente contegno - ma era 1 esattamente come ora, il Go• verno che impegnM'a sè stes:so. f: hen noto che fu lo Stato a dover pagare tutto ciò che- le Compagnie non credettero di riconoscel'O como debito loro. Che a11zi,fu precisamente e unicamente su alcuni punti, per i quali ern imprescindibile il consenso dell'eser– cente - por esempio su certe cliijposizioui discipli– nari, non risolvibili in numerario, e nelle quali era impegnata la diretta responsabili1ù delle Compagnie - che il Governo rifiutò allora cli at1:mmere altro impegno, che non fosse cli semplici buoni utfiri presso lo medesime - come risulta esplicitn111ente eia una premesda ul verbale, nel <1utdefurono consacrati gli accordi. E v'ha cli più. Durante quelle trattative - che si protrassero per oltre una settimana e lasciarono strascichi cli interviste e di corrispondenze esplica– tive ccl integratrici per parecchi mesi successivi - l'angustia del tempo, la impreparazione e complica– zione cli taluni argomenti 1 fecero sì che su cli questi - per esempio su le interessenze, le competenze accessorie, ecc. - si prende8sero, di comune accordo, decisioni provvisorie e eia valere in via sperimentale - con riserva formale di discuterne di nuovo 1 a studi i,iù maiuri o ad esperimento compiuto, colle stesse rappresentanze <lei perdonale, qualche tempo prima della scadenza delle Convenzioni. Alh, quale epoca, che corre appunto in questi l,!iorni, fu anche riser– bato il riesame di taluni (/l'.çitlerota - oer esempio 1 un pili benigno regolamento cieli,~ poi'iizioue degli auzicmi - sui quali la soluzione allora ottenuta non era parsa abbastanza. soddisfacente. Ond'è che U ({fritto e il dovere lii nuocetrattatire, eia condursi con analoga procedura, emergeva come corollario imprescindibile dagli accordi allora stipu– lati - e fu con questa riscn•a, annunciata dalla Commissione, che il personale tutto quanto si indusse ad accettare lo conclusioni dei suoi plenipotenziarii, sebbene quei risultati - in realtà. notevòlissimi - non tutti sembrassero accettabili a tutte ugual• mente le categorie. Cotesto diritto e dovere, erom• pento dallo cose, non poteva disconoscersi da un Governo che si rispetti, se a cotesto escamotage non lo incornggiasse, quasi anzi 11011 glie lo impo– nesse, la capovolta orientazione politica e lo spirito pubblico profondamente mut11to. Le quali condizioni anche faranno sì che lo sciopero, tunte \'Olte e, cli· ciarno pure, troppe volte e troppo ostentatamente minnccinto, 1>robabilmente non si farà - e sarà

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