Critica Sociale - Anno XIV - n. 15 - 1 agosto 1904

CRITICA.SOCIALE 237 ... Potremmo sorproudoro questo stesso processo in qual– siasi nitro ramo d'industria, che già a!Jhia. ricevuto il soffio rigeneratore riel progresso scientifico. l}agricoltura è stata pili lenta a godere i hencftci delle scoperte sciediftchc. Eppure, anche in Italia, abbiamo già degli esempi di ,·a!"ltO tenute, ove tutto e; quasi tutte le operazioni, la coltura t.lella terra, la seminagione, la mietitura, la trebbiatura, la manipoluziono dei prodotti si cscguiscono con macchine messe in ntth•ità dal vapore o dall'energia elettrica. JI bHolco, il contadino rozzo, ignorante, superstizioso. in quelle contrade rappresenta ornai una !-pecie estinta, qua;,i un fossile da musco. Colà il rozzo t•illano è stato sostituito nelle molte1lliCi cure dell'azienda dall 1 operalo ~lettricista, dal macchinista conduttore dei motori, dal– l'intelligente guidatore dell'aratro elettrico, dal rabbri– catore dei concimi chimici, dal costruttore meccaN.ico delle macchine agricole. Que!lio fenomeno, mediante il quale gruppi di operai ro1.1.i 1 ignoranti sono spostati da operai più intelligenti e pili istruiti, ò esso costante? A quale causa ò dovuto? F: possibile promuovere lo sviluppo delle cause che fa– voriscono questo processo di graduale e,,oluzione della qualità della classe lavoratrice? Abbiamo dotto che causa immediata di questo pro– co~~o di sostituzione è la scienza che, con le sue sco– perte, applicato alla produzione, rende ijempro pii1 nc– ce~sario l'elemento intellettuale del lavoratore, mentre elimina Pelemento dello sforzo materiale, che, mediante lo macchine, viene artldato tille forzo bruto. Ma afflnchè lo risorse della scienza sieno copiosamente sfruttate dalla produzione è necessario che abbondi la ricchezza. Applicare lo scoperte scientifiche vuol dire intensificare il J)rocesso produttirn 1 vuol d-ire aver bi– sogno di uuo, 1 O macchinario, di nuo,•i fabbricati, vuol dire che forti iniezioni di capitali debbono soccorrere l'industria. t: l'abbondanza del capitale che pro,·oca la industria– lizzazione della produzione. rate che la ricchezza sociale si moltiplichi rapida– mente, impeclencto le stolte llisper:;ioni delle spese im– produttive e del lu~so sfrenato dei monopolizzatori della ricchezza, fate che sicno tolti gli ostaroli che limita.no artificialmente la produzione mondìn.lo , fate che la ric– chezza sia rivolta ad impieghi recondi (industrie pro– duttive, bonifiche agrarie, ecc., ed allora in breve vol– gere di anni il capitalo abbonderà. Xei diversi Stati i capitali in concorrenza tra loro, non più allettati dal facile impiego dol debito pubblico, cercheranno neces!òiarinmente nei C'ampi e nelle officine quel profitto che pii, non sarà consentito dai pubblici bilanci improduttivi. Ed allora prosc~ulr1' con moto ra– pidamente accelerato quella trasformazione del proleta– riato, che è conseguenza ineluttabile dell1industrializ– zazione del processo produtti\'o. Possiamo osservare che, negli Stati do,•o piit nbbonrla la ricchezza sociale, J)iù evoluto è il proletariato perchò più ovolutn ò l'industria. Valgano di esempio la Jtrnncia e il Belgio. Quivi o.nohe pit1 accentuato snl'8bbe il mo– ,•imento d' industrializznzione e il processo di aristocra– tizzazione del proletariato, se o.I capitale francese e belga non fo:,se po~gibile emigrare per J)rocurarsi im– pieghi più lusinghieri negli Stati esteri, o,·e, per la folle dispero;;ione delle spese improdutti ,·o, la ricchezza .scar• scggia e il capitale pub ottenere profitti J)iÌI lauti. Da ciò la neces:;itì, che il processo cl'accumulazione della ricchezza procerla. simultnneamente in tutti gli Stati. Se uno Stnto disperde miliardi, o con le spese nn– nuali improduttive o con una guerra 1 provocherì~ uu ar– t\usso dei ca1>itali esteri, attirati dal miraggio di un im, piego pili ,·antaggioso. Quegli stessi capitnli, im•cce di alimentare il debito pubblico dello btato dissipatore, sa– rebbero rimasti in patria a dare novello incremento alla trasformazione industriale. Ecco perchò qualsiasi mezzo di distruzione della ricchezza - per esempio la guerra russo-giapponese rappresenta un danno generale per tutto il proletariato mondiale. Il ,·uoto fatto dalla guerra assorbirà i capitali russi e giapponesi - e quelli degli Stati esteri - stornandoli dai veri impieghi socialmente utili. ... I maggiori ostacoli, che la nostra propaganda por In diffusione dell'idea socialista incontra 1 sono l'ignoranza dolio masse, la superstizione, la degradazione 1 la sfiducio. in un avvenire migliore, l'asservimento al prete ed al padrone. Immaginiamo cbo In nostra propaganda si rh·olga 1 non pili a plebi rof.ze, anilite, ma a popolazioni evolute, con I' intellìgenza sveglinta, con un certo grado d' h;tru– :t.ione - come la classe dei ferrovieri. Siamo ben certi che in tal caso la nostra. propngauda coglierebbe frutti ben pii1 copiosi. lo 1>ensoche il proletariato, che ,·errà a liberarsi dalla za\'orra ingombrante, noch•a 1 di plebi incoscienti, rozze, impulsive, che saranno sostituite dit falangi di operai e\'Oluti, intelligenti, consci dei destini della umanità In voratrice, questo proletariato - di un domani non molto lontano - rappresenterà la maggioro forza rivoluzio– naria di cui la storia conservi ricordo. Ecco l'importanza della lotta contro le spese impro– dutii\'ej ecco I' imJ)ortanza di ogni azione che si pro– ponga d'impedire la distruzione e di promuovere invoco la moltiplicazione della ricchez,:a sociale. Noi combattiamo lo eccessive speso militari, il paras• sitismo multiforme, il succhionlsmo di~sanguatore, gli scialacqui del lusso privato, lo barriere che strozzano la produzione, il latifondismo che la~<'ia incolte plaghe immense di terre, appunto perchè nbhiamo bisogno che la ricchezza iJOcialosi moltiplichi, che il capitale no,,el• lnmente sorto si agiti per trovare un Impiego produttivo, olio le di\rerse nmdoni sieno invaso da una gara febbrile per la rinnovazione industriale. r lavoratori saranno in tal caso pit'1ricercati; potranno ottenere salart più elevati e condizioni di lnoro più eque, se sapranno conquistarli e mantenerli con la forza dell'organizzazione; In disoccupazione, se non sparirà, farà CP.rtamento minor numero d1 vittime . .\la tutti quc:-.ti saranno vantaggi secondari. li vero beneficio immeuso, incalcolabile per In causa del proletariato e per In ci– viltà, il vero beneficio - dovuto all'aumento della ric– chezza sociale o alla conseguente industrializzazione della 1>roduzio11O - sarà. la creazione di un proletariato necessariamente piit evoluto. Il proletaril\to capace di far tesoro dei progressi doll1t scienza comprenderà. i suoi interessi, comprenderà la necessità storica della lotta di classe, comprenderà il bii,;ogno di organizzarsi per elimi11are l'ultimo cd il pii1 odioso di tutti i privilegi - il privilegio della proprietà prh·atn. SI ravvi\'a la fede nei destini dell'umanità quando si pensa cho il proletariato potrà, in breve ,•olgere di anni, grazie all'influenza redentrice della scienza, trasformarsi uolle .!iueabitudini, noi suoi bisogni, nella sua indole,

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