Critica Sociale - Anno XIV - n. 15 - 1 agosto 1904

236 CRITICASOCIALE capitale d'esercizio occorrente all'impres,,. Dopo un certo periodo di a11ni 1 e cioè finito l'ammortizzo, la g-aranzia ciel Comune si limiterà al solo capitale di esercizio. JI patrimonio creah> costituirìt una specie di demanio, che i comunisti potranno godere uti si11guli. 3. fflilitù 1Jer i comunisti eper ·i Conumi ri<'i11i. - Certo, so anche fosse possibile (mentre noi abbiamo già dimostrato l'impossibilità, confermata del resto anche dai tentativi falliti della Cattedra ambulante d'Agricoltura) organizzare tra privati una Cantina sociale, sarebl)e desiderabile che i privati si ritiras– sero davanti all'iniziativa del Comune, perchè questa sola potrà dare certi benefizi, che non si potrebbero ottenere altrimenti. Il Comune infatti coll'autorità del suo nome ver– rebbe a rinfferrnare sui vicini mercati la buona fama che fin'ora hanno goduto i nostri prodotti, dando la maggiore garanzia di sincerità di commercio ai con– sumatori. Per modo che dall'azienda comunale, men– tre ne avrebbero utile diretto i proprietarì (special– mente i piccoli) che ad essa farebbero capo, Yerreb· bero indirettamente av\"antaggiati tutti i proprietnri di vigneti, per la mag-giore pubblicità data ai pregi dei loro prodotti. E non poca influenza avrebbe l'iniziativa di Crrn– neto anche pei Comuni vicini, dove pure è acuta la crisi, dove pure spadroneggiano grossi negozianti e speculatori, e dove i prodotti prendono nome e fama da Canneto. (Continua). Dott. LUIGI .MON'l'EMARTINI. COME SI FA LARIVOLUZIONF, 11 progresso scientifico colle sue incessanti applica– zioni agli s,•ariati rami della produzione ha modificato profondamente la fisonomia e tende a trasformare radi– calmente la struttura economica. delle società. La scienza modifica la produzione o indicando nuove materie prime, che, convenientemente elaborate, possono essere trasformate in oggetti utili, o suggerendo novelli metodi sempre più razionali 1 per ottenere i prodotti con minor diSJJe1ulio di forza e rii materia, o promovendo la tiOstituzione del lavoro materiale dell'uomo con le forze brute (vento, calore, elettricità, ecc.) A quest'azione rinno\·atrice e riformatrice della scienza tengono dietro i seguenti risultati: l" Aumento della potenzialità. produttiva del lavoro delPuomo. 2° Rapida moltiplicazione della ricchezza sociale. 3° Come conseguenza dell'adozione di metodi sempre più razionali, basati su principi scientifici, e della sosti• tuzione del lavoro delF uomo con le forze naturali, si manifesta nel processo produttivo la seguente costante tendenza: ogni ramo della produzione, a misura che, sfruttando le risorse scientifiche, si evolve, ha meno bi• sogno dolln forza materiale ed ha più bisogno delle fa. coltà. di online pili elevato dell'operaio. ... All'operaio si chiede sempre meno l'impiego clella sua forza materiale e sempre piì1 l'uso delle facoltà pili ele– vate: intelligenza, attenzione, s,•eltezza, istruzione. Di– minuisce continuamente in ogni ramo d'industria. il nu– mero di lavoratori che traggono lor prò dalla forza mu– scolare, aumenta il numero dei l(\voratori che si valgono delle racoltà intellettuali. Se le macchine assumono su di sè la parte pesante del lavoro, gli operai, che solo ad un lavoro materiale erano adibiti, vengono scacciati dall'industria, mentre la stessa industria attira uua nuova categoria di operai pH, intelligenti, più istruiti, che devono comandare alle macchine, vegliare ai loro movimenti, valendosi non solo delle facoltà intellettuali 1 ma anche delle cognizioni scien– tifiche acquistate collo studio. In ogni ramo d'industria il personale di lavoro va di• vantando sempre pili aristocratico. È il motore meccanico l'autore principale di questa rivoluzione. All'operaio non si richiede pili l'uso della forza ma– teriale, che egli ba comune, però in un grado minore, con le bestie e con le poteuze naturali; gli si richiede ciò che rappresenta un privilegio della sua natura - le facoltà intellettuali. Questo processo, mediante il quale qualsiasi perfezio– namento in un ramo dell'industria. implica la necessaria sostituzione di operai rozzi, incolti, che solo posseggono la forza dei muscoli, con operai colti, dotati di cogni– zioni scientifiche, con un certo sviluppo delle facoltà intellettuali, questo 1>rocessoagisce incessantemente. Co– minciò a manifestarsi appena s'iniziarono le prime ap– plicazioni scientifiche, ed in certi rami è già avvenuta quasi una completa sostituzione: il lavoratore intelli– gente e istruito ha soppiantato il lavoratore rozzo, igno– rante. Citiamo un esempio per tutti. Nell'industria dei trasporti (traslazione delle merci, d81le persone, del pensiero) gli antichi la,·oratori di ein• quant'anni or sono, il modesto fattorino che per incarico privato porta.va una lettera da un paese ad un altro, il mulattiere, il carrettiere, che esercitavano il commercio di scambio, il racchino della lettiga, il cocchiere della diligenza si sono trasformati: sono diventati i ferrovieri, i tramvicri, i telegrafisti, i telefonisti. Oià nello stesso ramo d'industria molte O))erazioni di carico e scarico, che esigevano l'opera di robusti facchini, cominciano ad eseguirsi con apparecchi meccanici, con grù, eleva– tori) ecc.; o giìt i cocchieri delle carrozzelle d'affitto dello grandi città cominciano ad essere sostituiti dai chauf– feurs degli automobili; a Parigi, per esempio, piì1 di metà delle carrozzelle d'affitto sono già. sostituite da automobili. Si consirleri inoltre cbe le industrie meccaniche che provvedono il materiale necessario per le ferrovie e i tram (carri, locomotive, binari, macchine, ecc), per i telegrafi e i teleroni (fili, apparecchi elettrici, ecc.), oc– cupano un personale di lavoro certamente assai pii', ele– vato J)er istruzione e sviluppo intellettuale dei carret– tieri1 dei mulattieri, del felice tempo passato. Questi lavoratori ~ ferrovieri, tramvieri, telegrafisti, telefoni!lti 1 meccanici applica.ti alla fabbricazione di tutto il materiale occorrente all'industria dei tras1>orti - altro non raJ>presentano per noi, che seguiamo le rasi succes– sive della forma del processo produttivo e la trasforma– zione della qualità dei lavoratori che vi siono adii.)iti, altro non rapJ>resentano che i mulattieri, i carrettieri, i cocchieri, i facchini di una volta. Requisiti essenziali dell'operaio prima erano la forza e Pignoranza, ora sono l'intelligenza e l'istruzione. Osserviamo eziandio che, grazie alle applicazioni scien– tifiche, i lavoratori occupati nell'industria dei trasporti sono migliaia di volte pii, numerosi di un secolo ad– dietro. Ecco adunque che la scienza determina una doppia azione: sulla quatitù e sul numero degli operai OCCUJ >ft.ti in un ramo cl' industrìu.

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