Critica Sociale - Anno XIV - n. 12 - 16 giugno 1904

188 CRITICA SOCIALE proprietà 1 ad impedire l'impiego di capitali e di metodi di coltura pii'.1 produttivi. r capitali pel miglioramento dei lat.ifondi vengono invece creati dalle Cooperative di contadini che acquistino collettivamente la terra. Gli associati, la• vorando a turno, pagandosi nel prodotto futuro, col semplice impiego delle loro braccia inoperoso nel tempo che i lavori di cultura cessano, possono aprire sll'ade, sistemare il corso delle acque per rimuovere la malaria, scavare pozzi o cisterne o incanalare l'acqua dalle sorgi\•e 1 costruire lo abitazioni, imbo– schire le alture, rinnovr~re lo strato agrario con il terrnzzamento dei declivi semisterili, lo spietramento, la fognaturn, i lavori profondi, lo concimazioni, fab– bricare concimi, costruire macchine. 'l'utto questo, che non fa il proprietario e molto meno l'intcrrne– cliario, può essere benissimo compiuto dalle Associa– zioni di contadini, senza alcun impiego anticipato di capitali, purchè la terra resti alla Cooperath-a per un tempo lungo di affitto, quando non sia ancora proprietà collettiva, e si riconosca l'obbligo nel pro– priehuio cli pagare le migliorie lasciate dai lavoratori. Si pensi al numero immenso cli braccia inoperose per la maggior parte clell\rnno, non richiedendo la cultura ciel grano che un centinaio solo di giorni di lavoro; si pensi che i contadini ora vivono mise– ramente un anno intero col solo prodotto di <1uel lavoro, e che potrebbero benissimo, senza alcun'altra anticjpazione, lavorare per un maggiore e piì.1 sicuro prodotto nel restante dell'anno; o si vedrà quale rivoluzione immensa è serbata nel campo della pro– duzione agricola alla organizzazione dei lavoratori P alla socializzazione della tel'l'a o di ogni strumento di lavoro. . .. .Il movimento dei contadini del lato settentrionale della provincia di 'l'rapani, col centro nelle campa– gne ericine, si è svolto meravigliosamente, combi– nando Fazione della Lega con quella della Coopera– ;,,ione. La Lega dà la forza di resistenza contro il capitalismo, e crea il terreno politìço per sostenervi lo sviluppo prospero della Cooperativa. Questa, senza della Lega) non potrebbe acquistare la terra e gli altri mezzi di lavoro e cli esistenza per i suoi asso– ciati: i latifondisti rifiutano la terra alle Cooperative a.nehe a' patti consueti, se non fiOno costretti dal boicottaggio fatto nelle loro terre dalla Lega dei contadini. La Lega e la Cooperativa, restando divise con funzioni separate, si integrano a vicenda. La prima, inoltre, presta all'altra i suoi fondi ritccolti perchè si dia la quota di terra anche ai poverissimi che non possono anticipare l'azione di l,. 25; e la se– conda, con la sua responsabilità giuridica, sa trovare i mezzi di lavoro (terra, concimi, sementi, macchine) e i mezzi cli esistenza ad ogni più misero leghista. La Lega, dando la vita alla Cooperazione e all'ac– quisto collettivo dei mezzi di laYoro, salta a piè pari lo sciopero, perchè inutile. Salta ancora la necessità di una riforma nei patti agrari' sulla mano d'opera, poichè elimina l'intermediario ed anche il padrone; e crea da sè ciò che altri si ripromette solo dalla legislazione sociale. L'acquisto collettivo della terra, sostenuto nel terreno politico dalla Lega, tende a riformare, per libera contrattazione tra Cooperativa e latifondista, i barbarici patti clBlla. " gabella ,,. Le organizzazioni di contadini, senza dirlo, com– piono opera cli riformismo sociale concludente alla rivoluzione socialista. Le vere organizzazioni prole– tarie, che non sieno semplici Associazioni o Coope• rati ve piccolo·borghosi, ma che uniscano la resistenza di classe aJla cooperazione, sentono nelle riforme politiche la sanzione dei mutamenti economici che il proletariato organizzato va attuando. Dalla Lega cli resistenza alla Cooperativa per la affittanza collettiva 1 da questa alla Cooperativa di lavoro e di consumo in unico organismo, dalla sem– plice Cooperazione con i soli mezzi degli associati alla Coopernzione nelPinteresse cli tutto un popolo, che con l'azione politica spinga le puiJbliche Ammi– nistrazioni a. farsi fornitrici di terra ed altro alle lihere associazioni di lavoratori: per questa scala si sale sicuramente, senza alcun atto violento, verso la conquista del pane assicurato ad ognuno e verso un nuo,•o ordine di cose fondato sulla solidarieth sociale e mirante al fine radioso di una civiltà com– piutamente umana. (Co11tiu11a). SEBAS'flAKO CAMM,\HEm-Srrwn. Al prossimo 11umero -il seguito dello studio del no– stro S\'l,YA VlVJANI Slt l,o s1ieso milituri. Disoccupazione, Casedi lavoro e Cassedi assicurazione Il. Sussi1li allo organizzazioni di mestiere. Oli esperimenti fln qui tentati cli sonenzione alle Casse delle organizzazioni hanno dato nel Belgio ri:rnltati concludenti, ma hanno fatto J>iùbuona prova i sussidì dati inrlirettamente, che non quelli versati direttamente ai Sindacati. lnfatti a Liegi il Consiglio provinciale radicale socia, lista nel 1897 votava una SOHenzione di 1500 franchi alle Casse di assicurazione contro la disoccupazione della provincia che avessero almeno due anni di esistenza. Questo sussidio venne diviso nel 1899, fra i Sindacati, così; un terzo in proporzione del numero dei soci, un terzo in proporzione delle quote da questi versate, un terzo in proporzione delle indennib't di disoccupazione erogate. Ebbene, nel 1901 a questa ripartizione ave,·ano partecipato tre Sindacati con 288 soci, i quali avevano consacrato rr. 1220 all'assicurazione contro la disoccu– pazione, riceYendo 1239 fr. 30 di sovvenzione. Nel 1902 il numero dei Sindacati sall a 7 con 630 soci. L'es1mrimento di Gand: sovvomdoni ni disoccu11ati assicurati. Jnvece ben altro sviluppo prendeva il sistema adottato a Gand - 165.000 ab. - consistente in una sovvenzione aggiunta dal Comune alle quoto di sussidio per la dis– occupazione che ogni operaio, isolato o associato, si è risparmiate o assicurate ('). Qui\'i, il 29 ottobre 1902, il ~Iunici pio \'otava al1 1 unanimità, ll!eno un voto 1 un rego– lamento per un "Fondo di disoccupazione'" su queste basi: 1) le sovvenzioni sono date non solo agli operai che facciano parte di Casse di assicurazione contro la di!:ioceupazione, ma a tutti coloro i quali, col risparmio o altrimenti, associati o isolati, cerchino premunirsi contro i danni della <tisoccupazione; in mancanza di associazioni o di Sindacati, ogni operaio isolato ebe faccia dei risparmi, può fare iscrivere al Fondo il proprio libretto di ri– sparmio e ottenere sussiclì al pari degli altri; 2) ogni Cassa di risparmio o di assicurazione diretta a lenire i danni della disoccupazione può ottenere gli stessi fa- ( 1) Ylllo de Gand: i·o,1ds dt cll(mmgt, Rappurt s11r /e (011ctlo1111tmt11t dtS J,'QlldS pt11d(111t la ,Ptl'lode 1901-1903 (Gand, 1903).

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