Critica Sociale - Anno XIV - n. 12 - 16 giugno 1904

Critica Sociale f?/V!S7'.ll QUINDICJN.IILE DEL SOCJ./ILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere e ,aglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XIV - N. 12. Non si venlle a. num.eri sepa1·ati. Milano,16 giugno 1904. Ai ritardatari Fra giorni invieremo agli abbonati che non avranno ancora saldato il semestre in corso la riscossione po– stale. Preghiamo la loro cortesia di di– sporre pel pagamento. SOMJV1Ali1IO Attualità. '.(I ba,rt UONOmlc040<lOlt •ltl p,wtUv l'(l/litalt, I l'ror. ··,us{·t;,-(;0 COl.t:TTt). Studl sociologici. 11 mo1Ji.mt"to optl'(1lo: l'rcleLIOn~ nt ('orso <11 economia 1,011tte1t nelh• Unlvcreltà dl Call'lhul, lii (l'ror. ASTOSIO GkAZI.Un:1). I~ Casst dl motrrull1ì, 11. L'«Uifllt11::(I llbtn1 dtllc1 1m1lt1·11Uù Dottor (HUl,10 CASAI.ISf. 1:oru<mku1::lo11t t/tl, co11lll(il11i t i.I rl-mwt·omtttto tco1101111co 1110,.Mt 111 Sl<:Ulu, I (S, C,ULMAIIIHCl·S<'l'RTI), IHsocc11po::lo11t, C118f dl l(lt:01'0 e l'll'</tt dl (liJ/ltC/tl'(IZ/ullt, Il (Al.t:S· S.\l\DltO SCUI \ \'I). Filosofia, letteratura. e varietà. Il IJOllttlll/0 dell't'lffoo dtl J,(IVOl'IJ , ... ), Ili PROBliEIVIA jVIIl.iITARE A Giolitti (· t·apiti.1ta la stessa disgrazia del dottor ~•a usto; ha <'Vocato il dia,·olo, cd ora il diavolo gli ,i è m('sso allato C' non \'UOIabbandonarlo. Do1>0avC'r f'rcditata, senza heneficio d'inventario, ma politica che ha suscitate le apprensioni ·del– l'Austria; do1>0aver tr1-1scurato di dissipare queste 11ifficlcnze 1 ccl amd averle aumentate con una punta cli irredentismo nwhunC'ntc diss imulata; dopo a,·er pNmcsso al ministro 'l'ittoni cli afferma.re in Senato che occorre, per i rini della nostra politica estera, arcresccrr lo nc,~tro for1.r militari, l'on. Giolitti vor– rebbe orn trnttcuorc le impazienze elci militaristi e procrastinare lo richirsto di nuove spese per l'cscr• cito o per l'armata. )la il diavolo non è poi così gonzo da lasciarsi infinocchiare dallo abilitii dila– torie del capo del Governo. li discorso del generale PcclotLi in Senato è infatti la. pii1 chittra risposta al comunicalo ufficioso con ,·ui Giolitti, fiutando il vento clcltorale, ha voluto lissipare ogni minarci., di nuo,·o spese militari .. 11 ministro della guerra h1.1, in sostanza, affermato due cose. Anzitutto► che l'avc_r voluto consolid_arc il hi• lancio clcll.1 guerra non t' stata. opera pru<lentc, pO· len<lo le condi.doni della. politica estrra richiedere non sentite qui lo squillo della riscossa-~ un sttcrifizio mn~giorc. In seguito, discutendo della si– tuilzionc att.ualc, il ministro ha concesso che essa si 11rn11tiencancora così huona eia permetterci di non se~uire i111mcdialame11{(' l'cse111pio di maggiori arma– menti che ci viene dnll'estcro <' specialmente dal– l'Austria. Con le quuli parole l?!,("li ha voluto chiara– mente nffernull'e che, so egli ~i è arreso alle oppor– tunitit elettorali dell'on. ùiolitti 1 non per questo ha rinunciato cli rimanergli ai fianchi per frangere un'altra ,,oltu qu'-'I corn;olidamento del bi lancio mi• litare, contro cui lottano ,·iltorios;nncntc tut.ti i mi• nistri dclln gucrn.l. Del resto, se anche il Oiolitti volesse resistere alle preteso dei minh1tri militari, ht sua resistenza non potrebbe essere lungn. La. politica militare è stretb11nc11te congiunta alla politic11 estera. Quando l'Italia si era faua vassalla della Germania contro la Frnncia, tutta la nostra prcpttraziono militare ebbe per obbiettiYO la fron– tiera occiclcntalo e il Mediterraneo. Ora, invece che, con una lc,a-g-erezznspensierata, ::iiamo passati dagli amori con l'Austria ad una oslilitìL ehc mal si na– sconde, tutto lo sforzo militare nostro dcYe ,·olgersi verso la fronticrn orientale e l'Adriatico. J[a uno spostamento così radicnle non si compio che a rrczzo cli molti milionij cd il dilemma: o politica estera veramente pocifìc:1 o nuOYOspese 111ilitari 1 non tar– derà a. prc11dcro fra le suo inesorabili morse anche que:,to Governo così insigne nel prorrastinaro o nel non !'i solvere. Di più l'ordinamento attuale dell'esercito 11011 è f11tto pC'I'la::;dfl!'o in patl' 1111 )lini~toro. Xoi abbiamo nei quadri un C'S('l'Citonnnu.•rosis~imo, che vo:.diamo sia. quasi eguniC' a qu('llo delle :trandi nazioni di Europll, pur spcnd('ndo infinitamente meno. La fan– tasilt forvicla degli italiani hu. inventato, per dirla. con Giustino Fortunato, .. 1111 csen:ito a buon prezzo, come I'-' stoffe di lana e cotono .,. Ora è o,·idento che, appooa un bisogno nuovo si affaccia ed una lacuna bi pale$u, questo or~anismo dehole, anemico, f';1tto di vento, non può hastarc a sè stesso ed ha. hi~og-no di aiuti straorclinttri. Tutta la stt>ria recente dolio nostre speso militari ò unu. dimostrazione inconfuta• hilc di questo asserto. 1,:d allorn, qmrndo un ì\linistcro, come quello :1t– tuale1 non sa rinunciare ad u na politica estera pc• ricolosn, e non Ha decidt•r~i a riordina.re l'esercito in accordo con le disponihililil del hilancio, hl mitHiccia. dì nuo,·c spese ò immuncutc o indcprecabilc. Essa è più forte della volontà degli nomini, pcrchè viene clallC'cose. . • * Purtroppo noi non 1\l,biamo ancora in ltulh, delle forze domocrntil·hc così 111at11rc du poter sco11giurnrc il pericolo. l partiti di l•:str(•nm Sinistra sono un po' tutti in– quinati di irredc111hm10. Hl' anche hl loro 1>nrtc pili il111111i11ata ,, pii, riflt•~siva rifiul.t di spingere 11 Oo– ,,crno ad nnn politi('u di ostilità rer~o L\u~1rii1, IC'

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