Critica Sociale - Anno XIV - n. 11 - 1 giugno 1904

CRITICASOCIALE 175 lontano II dan-dan di campana a martello 11 ; la vista di una vecchia porta, in un vicolo sordido, che i martelli e i picconi ~i preparano ad abbattere - tutto ciò è suf– ficiente, perchè il fatto esteriore costituisco lo spunto, hu il valore di un sassolino che ella ascolti cadere o miri destar vibrazioni nel gorgo della sua anima. Le più efficaci liriche sono anzi quelle di natura ancor più spiccatamente personale, quasi autobiografica. Le due, per esempio, dedicate alla memoria della sua piccola secondogonita 1 vissuta poche set.timaue soltanto Non odi? .... il frondoso giardiuo ò tutto un cantare di passeri, ò tutto un susurro di foglie nel fresco mattino.... g ancora, e sopratutto, le mirabili strofe di POmlJJ'a, con quel !IOave quadretto di paco domestica che si .schiudo sin dal primo verso: Sedinmo 1 tacendo, sul quoto bnlcone che gul\rdn il gi11rdi11O: io cucio e tu fingi di leggero; ti ~foca la bimba ,•ioino. Ma all'improvvi~o, visibihnente, misterio:-:amente 1 l'at– mosfera così pura si intorbida in afa greve di minaccia: .... l'n'ombrn ci scende su l'anima, non ani, non sappinmo che sin; . . . . . . temerario ò tentnro la morte, sia pur con uu detto. - Silenzio. - 1.'u stringi con braccia di ferro la bimba al tuo petto. Chi non lo ha dunque sentito, chi non lo riconosce, re~o con !:(Ot.Ulee sagace magistero d'arte, il brivido gelido, venuto di non si sa dove, che ci colpisce tal– volta in mezzo al cuore, in piena felicità, come il cupo fremer d'ali sul nostro capo, come Fombra proiettata sul no~tro sole, della eterna nemica in agguato? Nfa al grido di terribile sgomento della madre, cho si chiede: Che cosa faremmo, se l'nngolo di caaa non fosso piì1 qui? Ada Negri, il poeta, rispondo con una magnifica affer– mazione di 8è stessa, delle gagliardie tuttora indomite della sua fibra. Io, si, potrei vivere ancora, ella dice: .. canuta e disfnttn, mn vivere per vincer con torbida e forto SUJ)erbin il mio strazio, e costringerlo nel verso che sfida la morto: co1:1tri11gerlo tutto, con broui di cuore, cogli urli sup,·cmi, con talo irruenza di spasimi che il mondo ne soflrn o no tremi .... ... .Accanto a questi acconti fieri o mesti o strazianti, la psiche nuova, o, meglio, il nuovo atteggiamento psi– chico di Ada Negri si esplica però anche in voci di serenità schietta, prorompe pergino in gioconda letizia di canto. Vi è, per esempio, il ~oavissimo Ritorno di Bianca, sgorgato di così limpida e fregca. vena, vi ò il Sonetto d'iiwenw, e Pi·imute, o Acquai·ello, e Piccola casa: Piccola casa che da' tuoi bnlconi respiri il verde e ridi n Primavera, piccola casa o,·'Ella un dl non era, o,·'Ella schiuse i suoi lucenti occhioni.... tutta una gerie di II dolce:z;e"' come appunto si intito• lano, poemetti" inspirati alla calda intimità. degli affetti domestici, i;emplicissimi e per~onalissimi 1 ma riboccanti di tanto intenso sentire che li rende ciò malgrado, o forse appunto per questo, incantevoli e memorabili più di qualche strofa ,fi as~ai maggiori pretese. Essi non saranno fori;e gustali eia.I pubblico e dalla critica snobistica che vanno in cerca cli rumorose ori– ginalità esteriori, e non curano e non apprezzano quanfo dischiudo all'arte nuovi orizzonti nel mondo dei sonti– rnenti - non d'eccezione, non decadenti, non morbosi ma.~ani, schietti e profondi. In realtà, tali deliziosi piccoli quadri cli vita famigliare non si riconnettono ad alcun precedente della nostra tradizione letteraria. 'l'rovereb– bero invece non scarso riscontro in quella di altre nazioni, come Ffoghilterra, mono vincolata 1 meno <li noi schiava a determinate solenni classicità di contenuto e di forma A mantenere il culto per queste, contribuisco forse, noi nostro paese, lii tonaco sopravvivenza dei dialetti, e il fiorire delle muse vernacole, più natural– mente adatte ad accogliere simili sfoghi intimi, che la nostra passione di razza per le formo di grandiosità, o un poco anche la nostra inveterata lue accademica 1 ci fanno ritenere inferiori alla dignità inamidata della mu~a ufficiale e del linguaggio letterario. 'l 1 anto è vero che ben pochi esempi del genere potrebbero citarsene anche fra i moderni, fatta eccezione per qualche sperso ac– conto qua e là, ma di dolore, o non di gioia, come, nel titanico insieme dell'opera carclucciana, il gioiello di lagrime di Pianto antico. Anche un 1 altra breve lirica, isolata, ma significativa oltrechè bellissima, ricorda, nel recente volume della nostra 1>oetessa,certi predilott.i iitteggiamenti della lirica inglese, e specialmente, singolare a dirsi, il Browning in Evelyn JJope. Vi è la stessa fantastica evocazione di infinite esistenze future; vi è la stessa preoccupazione as~illante cli trasfondere, nello sognate, successive tra– sformazioni e reincarnazioui ciel proprio essere, la me– morin clell'inclividua.lità attualej lo stesso istinto di salvare dal definitivo naufragio, li, nel dolore, qui, nella gioia - li 1 un sentimento, qui, un momento di vita troppo perfetti per lasciarli cadere per sempre nella notte buia clol nulla. E, iu fondo, il movente del sogno è lo stesso: l'imperioso bisogno umano di aggrapparsi 1 per la parte migliore di sè, ad una qualche tavola di divina immortalità. u Io ti dò a serbare questa foglia: ve<li, io la chiudo dentro la tua soave gelida mano n, dice in Evelyn flope Puomo amante alla giovinetta morta prima d'amare i " cosi! ... Questo è il nostro segreto: dormi ora in pace - più tardi, ti sveglierai 1 e ti ric01·de,·ai, e in– tenderai. ,, E Ada Negri a sò :stessa, in Rico1'dati: nicordati, ricordnti, anirnn, il tempo, il luogo, il soguo ed il I.remore. Hicordati la rossa tunica ch'io ves1ivo, il motlutino cinguettio do lo rondini, il 11allore del cielo, In ,·oce di mia figlia nel ginrdi110. Ricordati, ricordati, nnimn !.... Cudrà questo mio corpo e~ile in polvo, e in nitre forme, in nitre \'ilo tu passemi. - l~n orc11turn ove, 11cr il mister cho il mondo an·olvc, o 1mima, rivivrai come forza di rut.tul'II, in un'ora d'aprile da un'obbro1.z11 di gioia sarà ,,inia, senza saper 1>erchò:dirà, tremando: - Oo,·e, come io provai questa dolcezzn un giorno? ... Jn qual giardjuo FICOnosciuto, e qunndo ?.

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