Critica Sociale - Anno XIV - n. 11 - 1 giugno 1904

CRITICASOOIALE 173 non riconosca essere compito dello Stato di concorrere con quoto complementari all'aumento del fondo disoccnpa- 1,ionc delle Leghe, quote che dovranno pngarsi al Comi– tato Centrale, oppure ai Consigli locali delle Leghe stesse. 11 Il roudo per la disoccupazione sarà formato 1,er metit dal sussidio dolio Stato e dei Comuni, e per Paltrn moti\ dalle quoto dolio Unioni professionali. L'UrHcio governativo di as,;icurazione poi fisserà, a seconda dolio richiesto e dei IJisogni dì ogni singolo mestiere, l'am• montare di quelle cont1·ibuzioni che sarnnno riscosse presso gli imprenditori collo stesso sistema che si ado– J>Cra per le imposte. 1i Il Congresso raccomnuda a tutte le Leghe di i!iti· tuirc i sussidi per la disoccupazione, afflnchò in tal modo si prepari la strada ad un'organictl e sistematica. assi– curazione col mezzo delle sovvenzioni governative o co– munali. ., Il de1>utato socialista al Heichstag germanico, .\lol– kenbuhr, vorrebbe utlliuare per l'assicurazione contro la disoccupazione lo amministrazioni giìt esistenti per l'assicurazione contro l'ilwalidità o la vecchiaia. Calco• lancio la media dei disoccupati in Germania a 366.000, il costo dell'assicurnziono sarebbe di 280 milioni di marchi, compresi 60 milioni per spese di amministrazione, ma i diversi bilanci delle istituzioni 1>er Passistenza dei di• soccupati sarebbero notevolmente alleggeriti. Ad Amburgo una Cooperativa, <le\•iando dalla rotta dello cooperath•e borghesi così potenti in Germania, si ò risolutamente orientata nel senso dell'assicurazione contro la disoccupazione. Questo primo esperimento data dal 1902. ln generato questo sistema cli assicurazione ba~ato sopratutto sui contributi degli interessati, e sul• l'opera dell 1 organizzazione di mestiere, si presenta come assai più fecondo di utili risultati che non le Case di lavoro. (I.A, fh1e ai p,·o"~,mo 1111111n·o). Al,t:SSASDno SCIIIA\'J. "MATERNITÀ " Ada Xegri e un poeta essenzialmente donna. Già nel ·94, al primo apparire di Fatalità, formidabile grido di insurrezione 1 sfida di campana a martello lan– ciata, in faccia nl mondo con fiero atto di sdegno, ciò che rivoluzionò il pubblico, ciò che apparve, e fu ve– ramente, una rivelazione, fu proprio questo essenziale carattere della sua arte: la femminilìtil. Ma una fem– minilità. nuova, violentemente 1>erturbatrice, quasi fos~p l'incarnazione dell'anima della donna moderna, eniglllll ancora indecifrato. Femm.inililà, in arle ora stato sino allora pressochò sinonimo di amore f,a donna signifi. cava la sposa, l'amante o la madre. Fatalità per la prima volta rivelava la Vergine, muta sino a quel punto, e ignorata. \'i f., in ogni 1>agina, in ogni fibm di quell'organismo poetico, un fremito di indomita for-1.a guerriera; vi i.· quella combattività iulles'libile 1 senza languori e ~enza stanchezze, aspra. ed acerba, che la antica sapieuza degli elioni rinchiuso nei miti delle sue iddio batta– gliere, rivali di ~[arto, pill possenti <liVenere e di Giu• none: la faretrata Diana dal lucido arco, Pallade Atena !)recinta di corazza e d'elmetto - simboli di invitta ver• ginità. Simile ad altre vergini ancora, a quelle fanciulle ~lave che par un ideale ancor oggi si immolano e ca• dono con in1repida fermezza, anche questa giO\'inetta latina balzò nella mischia per la hnona guerra, geLtan– dovi, come quello il rosso sangue delle lor vene, la sua corrusca lampeggiante anima sle~sa, in versi che ave– vano clangor d'armi, e sapore o sudor di battaglia. In Tempeste, torbido libro cli tran.!lizione 1 già la nota è cambiala. "' .E ver son forte ,i- Con queste parole cs~o incomincia. E nelPalTormazione stessa, che in Fatalità ~arebbe appar~a superHua 1 vi ò l'eco d'un dubbio re– presso a forza ...... lhmedicimi o mttdre. i,: por to eola che combatto, cho spero e che roeisto ... Vi ò una ferita in questo cuore. Vi e un'intaccatura certo, vi è uno squarcio nella fulgida lucente armatura. 1<1amore,in~idiatore eterno, ne è causa. E~<=oha pre~o l'anima giovinelta 1 la ha rapita in sogni d'estasi e di delizia, la ha piegata. a molli seduzioni di tenerezza. Ricordate la leggenda della Pulcella d'Orleaos? .lnvin• cibile, !òlinchèvotata solo a una cama ma quando il maligno piccolo iddio la seduce, e~so fuga Palato stormo dolle vittorie - vergini sorelle - e le appresta con la disfatta le fiamme del rogo. Cosi, in Tempeste, Ada Negri è ancora la poete ..-;a della ribellione. Ma acconti nuovi cli angoscioso ijgo. mento, gemiti d'impotenza e timori di soccombere pas• !'R.llO nella sua voce. A deliranti canti di passione si lll01ll'Olanoaneliti ,li oscure ansie. Amando, ella sente di venir meno a qual cosa e a qualcuno: forse a -;Ò stessa? Nell'estasi della passione, nella dolcezza del bacio, ella vede pa-isarsi dinanzi torme bieche, torve fantasmagorie di dolore 1 che sembrano imprecare " 'J1n pur verrai?., E il suo grido ~i rompe in cupe dii:;:-10- nanze o si alza in convulse frenesie, in nostalgie acute verso un bene non mai prima agognato: O tll che dormi nella oolte fonda De l'increato e nel mister del sogno, Per questo ben che sona gli altri 11.gogno. f>erquestn mia di te sete 1>rofond11., Svel11.ti ! - nl bncio e 11\ frutto 11uola il fiore QuBndo tl In terra Primavera 8('('111lc. Jn un'ansia di te l'alma s'accende Gridaudo ai fati: Amore, amore, amore. . . . Con sorrisi misti di lagrime e lagrime alternale a sorrisi: gli anni recarono alla giovane poetessa lom– barda il dono indicibilmente prezioso, invocato in coi-i nrdenti parole. Dopo il non breve silenzio, la s\la voce .!lialza ancora, e il nuovo volume si chiama: Mateniitfì. li nuovo elemento entrato nella sua vita si riflette nella sua arte con quella assoluta limpidezza di i;ince• rità che ne CO!ilituiRCeforse il pili prezioso titolo di gloria. Ed esso ne accentua la evoluzione. S'nprono in me ,·iole oscure di SOf{ni, ardenti flore d'un inen.ntato maggio. Porto io forso uu messaggio d'amore:'..,. Di pnco un senso 1>io per OJ,:"ni venn. io sento. Sono io forse strumento di Dio:'... ella si chiedo, tremando di in~o-.peltata dolcezza, al 1>rimoschiudersi ciel germe entro il :mo grembo. \'i i• infatti un 1 onda, anche fisica, di soa\'ità 1 un'elaboraziont! istintiva di ~erenità, in ogni maternità fisiologica, che Roggioga la tempra più ribelle. La leonessa, sorprest\

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