Critica Sociale - Anno XIII - n. 17 - 1 settembre 1903

CRITICA~SOCIALE 263 modernità, i moderati sentono, di fronte all'incognito d'una prova radicale, anche timida, una innegabile paura, e non sanno a sè stessi dissimularne l'im– portanza, specfo perchè la veggono incoraggiata dalla parte migliore del partito socialista e dalle piit vitali organizzazioni operaie. E, non sapendo clissimuJar– sela, si accontentano, con vecchio atteggiamento da struzzo, di non parlarne agli altri, di fingere igno– ritnza per mantenerli ignoranti. f;d è curioso in proposito l'osservare - e sarà. anche più curioso ai due autori in questione - come non solo i moderati e i socialisti intransigenti di tutte le tinte e i repubblicani pregiudiziaiuoli siano d'accordo nel temere e nell'ostacolare un Governo radicale, facendo anche dei complimenti al Sonnino ed esaltandone la capacità tecnica, ma essi sono di accordo sotto molti aspetti nella politica. economica. In più d'un punto Arturo Labriola e E'erri furono elogiati dal 0-io,·nale ll'Jtalia di Roma; e d'altra parte un giornale a questo molto affine, nell'esaminare t·uJtirna comunicazione di )folton King, ne dissentiva pN· quanto concerne l'alleviamento delle imposte iudirette e la riforma tributaria, facendo cousistere tutto il suo riformismo nella pura aspettazione della conversione. I membri della lloyal Society for Sla– tisticat Researches, che pare non dividessero l'otti• rnismo di .13olton King cd accentuavano nei loro di– scorsi l'importanza dei rimedt già eia lui indicati nel suo Jibro, hanno così una nuova prova della pervi• ca?ia conservatrice pur della borghesia pill progredita cl'l.talia, a cui sembra audacia rivoluzionaria ciò che non è se non elementare politica di conservazione. 'l'anto può ancora la politica personale e di cOterie negli stessi partiti più evoluti ed avanzati d'Italia! .Anzi l'aver sorvolato su questo carattere personali• stico della nostra politica, in cui le masse non bril– Jano ancora che per un quasi non mai smentito assenteismo, ò forse uno dei lievi difetti di questo interessantissimo esame della nostra vita di partito condotto da stranieri. [n un futuro articolo ci proponiamo di esaminare il lavoro di preparazione del Congresso. Dopo le voci e i consigli delle cose e degli studiosi d'oltr'A1pe 1 vedremo come al loro còmpito si sono preparati i rappresentanti della nuova democrazia in questione. ANG'ELO CRESPI. UNGRANDE PROBLEMA SOCIALE LEABITAZIONI IGIENICHE E A BUON MERCATO Una parentesi. Vesame sommario e rapido delle più notevoli e celebrate soluzioni del problema delle case operaie - e un esame piil minuto ci condurrebhe a.ne stesse constatazioni - ci porta a concludere che tutti gli ingegnosi sistemi tentati non hanno servito che alle categorie operaie pHLelevate e qui udi a una frazione piccolissima della chtsse lavoratrice. Ma qui sorgono alcune domande: A. che è dovuto questo naufragio delle più animose iniziative private? Si può rispondere: innanzi tutto alla. spropor1,ione tra il contributo finanziario che si chiedeva o si doveva chiedere ai lavoratori e la loro media. potenzialità economica. Ancora: questa sproporzione è in qualche difetto particolare clo1lcsingole iniziative o in una necessità ferrea, padrona irremovibile delle migliori inten– zioni? Sinceramente, un esame spassionato induce a ri– tenere che a111iniziativa privata non si potrebbe chie– dere di pili. Se nlcuni hanno fatto del pi-oblema delle case operaie una spi3culazione come un'altra, è anche a vero che mo1ti si sono accontentati di un interesse modicissimo, hanno lavorato di lima per ridurre al minimo il prezzo cli costruz:ione e quindi anche il prezzo di affitto e di vendita, e non sono tuttavia riusciti a raggiungere un prezzo accessibile ai più. La verità. è che esiste un contrasto ,•ivo ed insa– nabile tra economia ecl igiene. Ogni concessione a questa ultima imperiosa dea ò un colpo mortale che si reca a1la sua rivale. La salubrità costa, come ogni altro privilegio. Ma è possibile mettere d'accordo economia ed igiene? In altre parole è possibile abbassare uote• volmente il costo cli costruzione, che la pratica ha dimostrato - finora - troppo elevato? ( 1 ) Che occorre per avere un alloggio operaio suffi– cientemente sano? Rispondiamo colle parole del· l'ing. Cacheux ( 2 ), uno degli uomini che diedero in Francia maggioro impulso al problema delle case operaie. Teoricamente - egli scrive - l'alloggio completo dell 'opera.io dovrebbe comporsi di una grande camera ove si riunirebbe la famiglia, di un numero di stanze da letto sufficiente per separare i sessi 1 d'una cucina, di un gabinetto, e di qualche altro annesso. La camera comune (living room degli inglesi, Stube dei tedeschi) deve avere la superficie di 4 x 4 metri, le camere da letto di 3 x 4, la cucina di 2 x 3, il gabinetto di J,20 xo,so. E piit innanzi determina il prezzo di un alloggio così fatto: Su1>poniamoun alloggio composto di una camera. co• mune, di due camere da letto, di una cucina, di un cesso; esso avr1\ una. superficie di circa 50 metri qua– drati. Perciò il prezzo di costo sarà a Parigi 6000 franchi. Il prezzo lordo di affitto sari\ fissato al 6 ¾i cioè a 360 franchi, e il reddito netto a 216 franchi, poicbò bi– sognerebbe detrarre dal reddito lordo il 40 ¾ circa in conto tasse e quota d'ammortamento. 11 reddito netto sarà. del 3,60 °lo(')· l?acciamo pure tutte le proporzioni che vogliamo tra Parigi e le maggiori città d'ItaJia, economizziamo da ogni lato, ma sarà difficile potersi allontanare dalle 200 lire annue di affitto, cifra - per noi - troppo alta. Uno scrittore italiano, appassionato cultore cli questi studi, l'ing. Donalo Spataro, viene a conclu– sioni non dissimili. l!igli osserva: Per costruzioni nelle grandi citfa non si può, nelle conJizioni pili economiche di acquisto di terreni, di fabbriC!lzione, di beneficio del capita.le , sottostare a un fitto di lire 5 JJer mq. di alloggio. Pei nostri regolamenti di igiene ogni abitazione deve avere acqua in casa, cesso individuale, cucina e camera d'una cubicità. di 20 mc. per persona. Nelle condizioni piì, cattive possiamo ima– gina.re : una cameretta di 2,50 x 3,50 = mq. 8,75 una. cucinetta di 2 1 00 x 2,00 4,~ una latrina di 0,80 x 1 1 50 = ,, 1,20 corridoi 1 passaggi e muri 5,05 mq. 19 a L. 5 = L. 95 all'anno ,, S al mese. mq. 19,- t 1) o. B. nel co,·1·•u·e dtlla sera del 9 novembre 1902,esaminando la 1n·lnHt 1mrte di questo uostro modesto studio, chleòeva ap11nnto In dlmostrllzlone di questo punto en111tnh.i:p11ò W ,111mtdpaUz,;(lzio11e o{frb·e m, costo a, costn1z1-011eL11fer,ore aU't,ddat,va 1w,vata? Qui è 1 anche per 1101,la base del problema. l,a risposta. è data JllÙ oltre (t) Ing. C,1.C1n:ux: La costruzl-011e<lei/e a/.lUa::umt operate. ( 1) 1ng. CACIIIWX j loco Clt.

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