Critica Sociale - Anno XIII - n. 17 - 1 settembre 1903

Critica Sociale f?IVIST.11 QU/Nj)/C/N.RLE DEL SOCI.IIUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia a/l'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria V, E. 23 Anno Xlii - N. 17. Non si ve,ule a nr,me1·i se1xn·aU. MIiano,1° settembre 1903. SOMMARIO Attualità. AZiOllt optl'{ila: me,1trt sia pt,· co,wocm·sl U tll'llllO CONdgtiO del /.(I• tJOrO (~'ll.lPPO TURATI), Poltmlcl,. dOQ011(11' (lYAXOF. BOXO)U). ''°"' d'Oll,.,,Hpe: tuti'lmmbu1tza del COIIUt'UIO r(fdlcalt (Doti. AN· 01'.LO C11;1;<11'lj. U11gr(Hldt probltlll(I 80clC11t: l,t (lbltaz/.Q,il lgle11kllt Il bltOII mtrc<ilo. - U11apart11ted. - l,t t1Q/11.:lo11l: L'a:1011t 11/lflllci.palt i 1° !,(I l1tltlll tgltmlc(i; 2° Lll 1mmiclp(1Uzzllzlo11t. - Co11c111s,M1t (D0tl0I' O!Ui,10 OASALIXI). Studi 80Clologlcl. LA>lla di t:llllft p,·ofea,on1t1: Htll'l111111ine11za del Conq,•utw m1zkmalf dl Oremo,m (.c. !f.) Flloeofta, letteratura e varietà. La ·tuoso(la di cw·10 Caflmaeo {x. 11.) L'eq1dvoeo dll lall110 {Prof. A.U)IASOO TARTARISI). AZIONE OPERAIA (Mentre sta per convocarsi il primo Consiglio del Lavoro) Leonida Bissolati, in uno cli <1uei suoi magnifici articoli, nitidi e densi, che ci rifanno la bocca clnlla rumorosa sguaiataggine in che da troppi si fa, oggi consistere la propaganda socialista, metteva in luce - nel 'l'empo di una settimana fa - il significato o l'importanza, estremamente sintomatici, della cir– colare ministeriale, annunciante " alle organizzazioni dei lavoratori dello industrio, dei porti, delle miniere, dei campi ,, come siasi istituito e cominci f\. funiio• nare l'Ufficio del lavoro governativo, o stimolante lo organizzazioni stesst:J a recarvi contributo di colla– lJorazione volonterosa. ]I Bissolati notava egregia– mente il contrasto che esiste, a brevissima distanza cli tempo, fra la persecuzione ond'ora fatto segno lìno a icl'i il proletariato organizzato, e l'estimazione in cui oggi ò tenuto dallo stesso ente Governo, e ravvisava in ciò il seg"no ed il frutto di quella po– litica socialista, di affermazione, di penetrazione e di costruzione, che dallo retroguardie tarcliye e defi– cienti ciel nostro partito venne denunziata come po– Jitica di nddomesticamento e di dedizione. Sopratutto rilevava u lo stil novo 11 di quel documento, nel quale inutilmente si cernherebbe il solito Jinguaggio melenso di classi dominanti che prendono, di fronte al proletariato, Patteggiamento della protezione fi– lantropica e paterna, mentre risuona in esso l11. so– bria parola di chi dice semplicemente agli operai: ecco qua. un nuovo strumento; ò por voi; sappiate e vogliate usarne. 'l'utto ciò ò perfettamente esatto o notato assai opportunamente; e ci vuoJo una enorme cecità o un assoluto partito preso per non avvertirlo anche in– tuitivamente, senza bisogno cli glosse e di illusti·a• zioni. Scnonchè, di fronte alla co11vocuzio11eclic ò G o B CO fatta, pel 14 andante mese, del Consiglio superiore del lavoro e di fronte ai principali temi inscritti nel suo ordine ciel giorno - 1-iforma,del 1·egolame11to; quesiti suWa1mlicazione della legge sul lavoro delle clonnee (lei fanciulli; progra,,nmct<leilavori - a noi avvenivn cli domandarci: Jo strumento c'è, ccl ò -vir– tualmente poderoso; ma. dove sono le mani adatto a brandirlo ed a maneggiarlo? Questo piccolo germe, che ha nome Ufficio ciel lavoro, potrt, bene, via via svilup1>ilnclosi, cliventnre 1111 vero o proprio u Mini• stero del lavoro ,, 1 ad opera del quale u la grande tutela e la grande educazione ,, - come nomagnosi vaticinavR. che dovesse essere Io Stato - delle classi lavoratrici si esercitino con crescente efficacia, e per mezzo ciel quale le questioni e i conflitti, che si agitano oscuramento nel campo ciel lavoro salariato, emergano in luce meridiana e trovino soluzioni sempre meglio adeguate. Ma non vi è egli il peri– colo che, per contrario, codesto nuovo organo di ri– levazioni e di provvedimenti sociali non si atrofizzi a mano a mano o, peggio ancora, non dh•enti - contro il pensiero che ne presiedette le origini - lo strumento hurocratico di un Consesso meramente a.ccaclomico, e quindi una delusione di pH1e una apparento conferma del pessimismo sistematico e negatore, per cui dallo Stato - Comitato di difesa degli interessi del ca1>italismo - nulla mai possano o clebhano attendere le classi lavoratrici? Nò questo dubbio ci assale perchò sia, com'è in– fatti, nel Consiglio superiore del lavoro, trnppo pre– valente di numero la ra.ppresentanza degli interessi borghesi, o perchò dol Scuato reazionario sia stata biffata. l'elezione, che di alcuni consiglieri clo,•ea farsi dirottamente dalle Camere del lavoro o clnllo Federazioni dei lavoratori della terra e ciel mare. !~'essere minoranza non ha mai impedito - tanto meno potrebbe impedirlo in un Consesso consultivo - cli spingere innanzi le soluzioni che si raccoman• dano a interessi e a bisogni reali, e, quanto alle rappresentanze genuine delle organizzazioni di resi– stenza, il Governo s'è impegnato, e tenne la parola, acl accoglierne le designazioni e R. foro come so la legge non fosse stata deturpata. Non senza cagione - sebbene a torto marcio - strillano i clericali perchò le loro Leghe - quelle, sì, veramente ad· domesticate - vennero escluse dal Consiglio, e le nomine clell 1 elemento operaio vennero fatte dal Go• Yerno 1\. beneficio delle autentiche organizzazioni di clasge, non asservite ad altre caste, non intinte cli pece dogmatica e confessionale. II dubbio tormentatore deriva in noi da ben cli· Yerse cagioni. Oli è che, mentre le questioni urgono, e l'esperimento cli <1uesti ultimi tre anni di libertà cli coalizione ha adunato llll enorme cumulo di ma– teriale grezzo per l1esamc e la cliscussione, e seb– bene qua e là Municipii, e il Governo del paese, e gli stessi partiti che, contendendosi il potere nella Camern, civettano 1>il'1 o meno coi lavoratori orga• aizzati, si mostrino - non iml>Orta per che occulti moventi - p1·opensi o vogliosi di accogliere proposte ccl impulsi pl'oleb~rii 1 che Vltlgano, non foss 1 altro, a

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