Critica Sociale - Anno XIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1903

CRITICA SOCIAL8 L25 ---------------- adulta: e i! prof. Rordiga, a pag. 206-207 della citata Economia ntrale, avverte che occorrono agricoltori pel Ila. Km!, Vigneto Intensivo napoletano 3 300 11 mediocre }JUg!iese 1 '/, 150 Uli1·eto intensivo 200 quindi ))el solo vigneto medioci·e, una popolazione rurale di densità. notevolmente inferiore a quella voluta dagli ugrumeti e dagli orti: ma sempre di 50 a 59 individui superiore alla densità. media attuale della popolazione agricola della Sicilia, anche nella ipotesi della valuta– :done ridotta alla sola superficie colti1•abile da.ll 'rso\a. Non vogliamo dilungarci dippil1. Lo scopo che, nelle, mie " escogitazioni scientifiche "' come _i prefati signori hanno itvuto la benignità di qualificare le mie ossen•a– zioni proprio solo critiche o da uri punto di vista pra– tico ben remoto dalle loro dottrine e dalle loro cogni– zioni, mi ha mosso a questo tedioso t.rattenimento, lo nggiungiamo pienamente ora permettendoci un invito ai signori Cabiati e lfornudi a calcolare, secondo l'indice di incremento demografico presentato dalla 1>opolazione sicula per il periodo 1881-1898 1 in che giorno dell'anno ... avremo in Sicilia od anche in metà. di essa quei 198 al.li• tanti agricoli per km 2 • che dovranno fornirn la ma.no d'opera adulta per coltivare gli agrumeti e gli orti 1 gli uliveti cd i vigneti, sulla cui creazione ocLampliamento è basata la abolizione del dazio sul frumento: abolizione che deve giungere al imo termino dello lire 1,60 il quin– tale, por l'anno di grazia - se non orrinmo i conti - 190i-I908. Quanto, poi 1 al cane di Goorge e relativa coda, mi è rimasto finora ignoto e, con mio gra,,o rammarico, sento che mi rim,ll'rà perpetuamente ignoto, quali arcano idio– sincrasie psichiche lo abbiano condotto alla memoria. dei signori Cabiati ed Einaudi. Ma J)er la teoria dei costi comparati, che essi invocano contro di mo por convincermi di un "grossolano errore economico ,,, benchè essa. ci entri in tutto questo come i not.i ca,•oli a merenda, perchè mai questi signori - per ontra,·e un momento nello i-copo della loro invoca– zione - pcrchè mai questi egregi signori non hanno avvertito almeno in una noticina del loro pregevole studio, che essi consigliavano alla Sicilia ed all'Italia Meridionale - in vista delle immancaUilì vittorie della vitico\tu1·11, dell'orticoltura 1 dell'arboricoltura speciali:.:• ;mta nostra, sul mercato interno e su quello mondiale, in vista e per scopo <lei ra~giungimento rapi.do del mas– ~imo benessere della cla'lse contadinesca sempl'o più nu– merofla in merito di quelle colture; in vi$ta della quo• tizzazione del latifondo e per ridurre a! silenzio i soste• nitori del dazio i::ul grano - di a.mpli:tre le !'luperftci attuali, occupate da Quelle colture, di un par d'ettari? Santa. pazien:i:a ! Se avessero messa quella noticina, sì che tutti ci si sarebbe intesi! ~J.a invece ... ?! li.o visto anche ch'essi ra•nmentano Ricardo e l'Ol)era sua. !!;eco: il parng-one che ossi vengono, così, fors'a.nco involontariamente, a fare dell'opera e <lr.lFinfluenza di Hicardo con la loro, mi pare un po' arclito: ardito, quasi quanto la .... coda del cane, ta quale fa il circuito di una grossa. città! E perchè, poi, a proposito di questo piccolo dissenso di criteri pratici, tirar fuori H.icardo._, Una volta gli scolastici tappavano la. bocca. a se stessi ecl ai loro aV\'er::;ari con quell'ipse di.cii, che rovinò la memoria di Aristotele: ora, per certi cultori di studi economici, che vi sia un ipse dixit ricardiano? O che il B b ote C no B1ar e nome di Hicardo debba scn•ire, oramai, come quello cli certe deità che i boxer inrnca\'ano 1 a tcrril.iilc Yoce e con orrendi sberleffi ed epilettiche contorsioni, per spa. Yentare le tru1)pe delle granrli potenze d'l•:uropa, andate in Cina J)er la miglior tutela. dei loro interessi? Il resto del vamphlet, gratuitamente aggressivo, della coppia autrice, non merita risposta. lJn tal metodo di polemica rammenta molto Uene le conclusioni del Si~hele in certi suoi notissimi studi su certi e:tati psicologici della folla. Ricorda, anche, un proverbio greco. Son tre sole parole che 1 forse, io non rammento pili bene: M· cole 1 tuttavia: tpy?.6s ~x1x.xl i~"Xp-rX'lw;. E. MASÈ-DAIU. Ci giunge, montro sinmo in macohirrn. (16 aprilo), 1'11.nnunoio dolla morto di GIOVANNI BOVIO. Non c'ò tornpo fl diro dognnmonto rii lui. I~ il vivo impro,'• viso rimpianto, cho ci ns1mlo lo spirito, ci congola sulla penna 1rncho questo bre,·i 1>arolo. Sahttiamo l'or11.torn "insigne, il J)OnMtore sereno, il parla– rnonhu-o ascoltnto o ,·onorato, l'uomo che, nella mento di filo– S)fo nntioo, nccolse, con flff'ettuosll giustizia, tutti anche i pili giovani o audi1ci ideoli. Salutiamo soprntubo l'artlsw, <l11ll'i11tuito \'ig-ilùo rnsto, che for~o, oontl'o fa comnnmis opi11io, fu, in Bovio, maggioro do! politioo o dolio scionzinto. Militi <li diversa. logiono, chininmo co111moi:1~i, sullo s1)ala11Mto tumulo, la nostra 1J ,ndict'n. FRA LIBRI E RIVISTE .11-nconil<tvolemic<i sul 1·iform·is11w - La, 1·eplica, di Jarwòs. La vivace e con1ialo polemica. iniziata coi <Ìueartleoll riprodotti nP,\ln. Critica ultima cl>be,come a.nnunciamnlo, ulteriore svolgimento. Mette conto di riassunicr1ie <là.Ila Petife Uépublique i termini essenziali. Jaurès rende giustizia a Millcrancl e lo difendo dalle accuse fantast.iche od eccessive. di~~ :·1~;ttif1~~!a1~ri::n (f:e://,~ot!:f~~tr~rnv:~ta":~ 1 : O 1 I~ " trasformazione della proprietà fino r. diventare un prolung:unento natui-a.lo e necessario della. personalità. rii ogni uomo ,,, non domanda J)ii1 ht trasformazione della proprietà caJ)italista in proJ)rietà. socia.le . Qual è, infatti, il solo mez:i:o di efltendere a tutti la proprietà.? 1~;quello cli dal'le forma sociale là dove essa si è dissociata dal lavoro ed ha assunto un carattere capitalista.. i \lillera.nd prende nnzi la parola " ipotesi II nel i::uo grande senso scientifico. li colletth•ismo è, secondo lui, l'idea direttiv,t ilwincibilmente suggerita a.Ile menti il• luminate dal movimento dei fatti sociali. Questa ipotesi serve cli regola. all'a.iione, alla sola condi:i:ione di non degenerare in un sistema. immol.iilo 1 e di essere conti• nuamente controllata. e riveduta dai fatti, limitata in esten11ione dalle stesse variazioni delle cose. Questo ò ill\'CCOil poricol'> che si annida nello scritto di Millerand: di non aver rilevato al.ibastanz.t i puoti di contatto della " ipotesi collP.ttivista ,, con la realfa odierna. Cosi egli dimenticò di notare il grande fenomeno dei t,·usts, lo sforzo del sistema ca1)itali.~ta per organi:i:znre e disciplinare la p1·0duzione eliminando l'anarchia. della concorrenzn, nel che ò anche la giustificazione speri– mentale del socialismo collettivista. Qua.uto pili si domanda. ai proletarii di rinunci11.realle vane e fanta;itiche costruzioni, alle illusorie anticipa• zioni della. città futm·a, per attaccarsi alla renltà. 1 tanto piì1 couvicne constatare con esempi precisi ed evirlenti che la stes;ia realtà. si muO\'0 nel senso del nostro ideale e ne prepara l'avvento. :Mancano del pari nel programma di ~lillerand le ri– fornrn teurlenti a trasformare fino da oggi In pro1)rietà~

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