Critica Sociale - Anno XIII - n. 1 - 1 gennaio 1903

CRITICA SOCIALE Vicc,•crsn, i socialisti del Nord de,·ono ricordarsi sem))re che, so le loro regioni in questi ultimi duo anni di ,•ita italiana han guadagnato qualcosa, esiste anche un'altrn. Italia - con rispetto parlando - meridionale, che ò rimasta f\ denti asciutti. E su questa Italia meridioM nale si ò precipitato l'on. Sonnino ad n.cca1iarra1·siper una seconda \'Olta la classe latirondista con l'abbuono llcll'imposta fondiaria, come se l'era già. accaparrata una prima ,•oltn al tempo d(llltt dittatura crispina coll'nu• mento del dazio sul grano. So essi quindi continueranno ad ammirare cd a pnlJ)cggiare le loro organizzazioni economiche, giocherellando col salo zrurnrdclliano, tra– scurando la questione meridionale, oppure dichiarando, con la IJenta placidità dei IJen pasciuti e dei soddisfatti, che In questione meridionale non si può risolvere con l'aziono del Ooverno mn dev'essere l'opera di là dn ve– nire di quei poltroni dei meridionali stessi, credilo pure, caro Turati, o si arrà il caso di una rcci1>roca elisione fra il socialismo del Kord e quello del Surt 1 OJJpure - forse questa ò l'opinione pii1 probabile - abbandonati soli a comlJatterc in un 11nesedifllcilo o arretrato, senza nessuna 1rnrola utile davvero al Mezzogiorno da contt·np– porre alla 1mrola sonniniana, noi saremo sopraffatti, ci sbanderemo, ci metteremo a scrh,crc libri di materia– lismo storico concentrato nel n1oto 1 grideremo in man– canza d'altro: • vira la repubblica di ,•in Baguttn ! m <li,•entcrcmo magari so1111iniani,insomma, snremo fluiti. 1-:insieme con noi sarete finiti anche voi e le vostre organizzazioni economiche, o felici compagni del .Nord, perchò i baroni sudici, allenti coi moderati nordici, sotto la guida dell'on. Sonnino, clivoreran110 ,•oi dopo aver bevuto noi. Dunque? Dunque in questo tenilJilo anno, in cui sca– dono i trnttati di commercio, scadono le con,·euzioni ferroviario, si maturano le elezioni genernli 1 approfittate della libertà zanarclellesca, ma approftttntene non tanto per continuare a ingrassare le organizzazioni econo– miche, ma per ,•olgero lo vostre rorze all'assalt.o della questiono meridionale, cho è la piì1 esigente di tutte, che è questiono castra 1>il1 che nostra; pcrchò noi, caro Turati, non ablJiam nulla da perdere, purtroppo, ma ,•oi siete sull'orlo dell'abisso: o \'Oi tirate su noi, o noi ti• riamo giù ,•o!. J.,a corda del Slllrntnggio può essere costituitE\ dnl programma, che tu ti sci compiaciuto di riprodurre, facendo su di esso le pìi1 ampio riserve':' Senza ,·olcr rare della modestia fuori lnogo, io dichiaro che non ho da\'vero tanta fiducia nelle mie elucubrazioni personnli da giudicarmi rivelatore del verbo meridionale: è quello, che l'Avw1li ! con mia meraYiglia e quasi paura dichiarò di approvare, un gruJi))O d'idee dlscutllJili: discutiamo, respingiamo, moditlchlnmo 1 fabbrichiamo tX uoro, ma ricordiamoci che, se le pro1loste dell'on. Sonnino Yanno flerissimnmeute combattuto perchò volto a consolidarn la proprietà latirondiarln, che si srascln e si deve sra– sciare, le idee del Ministero attualo invece vanno sem• plicemento dis))rezzale o tutt"al pH1preso in burletta; ricordiamoci che il problema meridionale è sempre un probln11a <1; pl'oprietlt: non si tratta di socinlizzare I la- 1.ifondiper creare la JJrOJ)rietàcollettirn Jlroletarin, com'ò naturnle che siate portati a J>ensare, por ragioni dothi• nnrie e per suggestione del vostro ambiente economico, voi <lei Nord: si tratta ~11 sollecitare la espro1>rinzione naturale per opera del piccoli coltivatori, pronti a Jml– lulnre dallo strato amorfo del proletariato appena so ne presentino le condizioni; e le condizioni non J>ossono esser croato che dallo Stato, coordinnu<lo a questo scopo n i :,istemi tribul.art, doganali, rerro,•iari: cioò do,·ete crearle voi, JJnrtìti democratici del Nord, che avete nelle mani la forza 1>ollticn 1 ra.cendo del problema1neridionale centro dello ,·ostro idee 1 pinttnrorma. dell'agitazione JJOliticn giornaliora 1 programma dello future elezioni generali. Ma tutto questo ò possibile? Io, caro Turati, ~J>ero, spero molto, tanto più cho mi paro sia meglio sperare magari molto, che diventare sonnininni o, Jleggio ancora, mettersi a scri\•ere dei trattati di nll\terinlismo storico concentrato nel vuoto. l\la è innegabile che in Jtalin i democratici non leggono, i repubblicani non capiscono, i socialisti, travolti dalle argomentazioni economiche, non hanno il tem))o nò di leggere nè di capire, o ben poche nel Nord sono le menti che del J)roblema meridionale di– scutono uscendo fuori dalla rastidiosn rratellnnza reto– rica o smettendo quell'aria di suftlciom:a e di protezione a cui dà un colorito supremnmcnto umoristico la 11iì1 puerile o su1>ina ignoranza. ~la do,·e alcune auime no– bili han già <'Ompreso,11erchènon dovrebbero compren– dere gli altri? Perchò non doncbboro comprendere tutti? Perchè non dovreste tutti conunuoven•i ))Or Il 1mese" dei pidocchi, dei mninli e dei deputati del Centro"' \'isto o considerato che la reazione, sconquassata al di là del 'J'evere, si riorganizza e 1ne1Jara lo IJandiere al di qua, e che qui bisogna venire a snidarla non solo JJer snh•aro Il Sud, ma anche per salvare la democrazia del Nord? Jl1:1tUllSCRll'TOII. .f: verissimo: togliendoci per un momento il passo e pro,·cncndo le su1>posto nostre obbiezioni, Herum Scriptor ei ha alleviato il còmpito o abbreviata lit via. La suf\. replica anticipata toglie og-ni possibile equivoco circa la legittimità dcll'nttcggiamento po– litico dei socialisti del Nord, e, tnglianclo nettamente tra lo sue ideo o quelle, per esempio, del 'l'itsca, che consigfowa a (Jrcscindcrc da ogni contingenza parlamentare anche a costo cli aiutare la riscossa dei sonnininni, rende superttuo qualcuno dei quesiti con cui chiudemmo la nostra prima risposta. ( 1 ). Quunto alle proposto del suo amico 1.'reStelle, che l'.Arnnti ! sottoscrive"a a due mani, Uerum Scrivtor le confessa discutibili e, in com1>lesso, vi insiste de– bolmente: e ciò ne svoglia da una. conrutazione mi• nuziosa, nella quale, ci pare, anemmo avuto buon gioco. :Porchò non sarebbe difficile dimostrare come, ad ottenere riforme così complicate, connesse nl gioco di tanti interessi o di tanti fattori economici, quali sono il credito ugrario a. base democratica, h~ riduzione dei dazii dognnali, i trnlhtti di com111ercio favorenti le piccolo culture meridionali, la conver· sione della renditll 1 ccc., la pro11uguncla verbale e l'azione parlamentorn delle minoranze abbiano una azione, che può essere molto clamorosa, ma negli elfetti ò insensibile. )la Rerum &ri1>tor batte su un punto: biso~na che i socialisti del Xorcl si convincano dcll"urg,,mz:1 cli disfare le camorre amministrative del Mezzogiorno favorendo le loculi inizintive risantttricii aiutando il disfacimento e la naturale espropriazione della 1>ro– prietà latifondista, mercò l'opera dei liberi coltiva– tori, già pronti a prenderne il posto. - Pronti? - Xell'Ai:a11fi _t ciel 13 dicembre (Guerrn, al latifondo) 'l're Stelle lumeggiava anche meglio il pensiero cli Jfentm Scriptor. " Sarebbe - scrl\•eva - un,immensa. fortuna 1>er l'Italia, se tosse proutci una classe di piccoli coltivatori forniti cli piccoli ca1>itali che com– prasse per poco o nulla le terre della nobiltà; sarebbe la fine della classe latironclista e il risorgimento del Mezzogiorno. " - &trebbe: molte coso sarebbero .... se

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