Critica Sociale - Anno XII - n. 8 - 16 aprile 1902

124 CRITICA SOCIALE la loro eccezionale abilità. Ciò che una Unione può fare si è di limitare la dornanda. cli braccia in quella. industria e ci-i incaricare i suoi esperti,segretari di scoprire l'esalta causa di quel cambiamento della, do– manda. Se la dùn inuzione non è dovuta <1, una sem– plice tem1101·anea, depressio11e clelt'i11austria, in r1e11erale, se, cioè, si tratta, tli w1<t sostituzione <li un nuovo vro– cessoal tecchio, di un prodotto all'altro, che co11ti- 1merù, 1.l vrlmo dovere dell' U11io11e è lU fare nolo ai suol memb1·i ect al pubbUco, che è bene che gli operai abhamlonino quelt1i.mlusti·ia ecerchino lawro ·in un'altra <li//èrente, e alle famiglie degU opera·i iU non insegnare quel dato mestiere al loro figUuoli. ,, ( 1 ) Un esempio di ciò l'ha dato alcuni mesi fa. il Sin– dacato dei tipografi francesi, mandando una circolare alle Borse dal lavoro ed ai maestri elementari perchè avvisino le famiglie operaie cli non m,111clare i fi. gliuoli a imparare l'arte tipografica., essendo in essa, })Cr l'introduzione delle macchine da comporre, per– mcmentemente climinuito il numero delle braccia oc• correnti. 1◄:d è neJla indagine delle cause della decadenza di quella data industria., che appttre tutta ht neces• sih\ di nozioni estese economiche nei segretari delle Unioni. Occorre infatti ricercnrc accuratamente le condi,,_ioni in cui l'articolo sostituito si produce, e, nel caso cli conconenza estera, le condizioni di tutta l'esportazione del paese. Nel mercato internazionale le ripercussioni cla una industria all'altra sono così molteplici e così delicate, che le condizioni cli un'industria possono dipendere cìft quelle delle altre dell'interno e clell'e·stcro, indi– pendentemente dai prezzi delle merci prodotte in quella. data industria. l'uò essere che la decadenza cli un'industria cli· penda indirettamente dalle condi?,ioni favorevoli in cui si trova un'industria diversissima dell'interno che paga male i suoi operai, e che esercita una influenza sul movimento cli importazione ctl espor• tazionc cli generi diversissimi all'estero favorendo certe industrie straniere e danneggiando quel.la data industria. paesana. Ad esempio, i coltellinai di Shef• fìelcl, che lavorano in casa con salari di fame per lunghe ore, senza costose precauz.ìoni sanitarie, pos· sono preservare la loro iudustrin dalla concorrenza delle lame francesi o tedesche su.I mercato inglese. Ma l'effetto cli questa esenzione è quello cliYolgere le importazioni nazionali verso altri prodotti. Così i fratelli e i cugini dei coltellinai cli Sheffielcl, che gua• clagnauo alti salari nelle Yetrerie e nelle ferriere dello Yorkshire, possono vedere aumentare la disoccu• pazione nella loro industria per il persistente influsso del vetro tedesco e del fefl'O belga, e ignoreranno perfettamente che le fluttuazioni della loro industria. sono connesse e coll'espansione e contrazione del· l'csport.azione clel J.,nncashirc da un lato, e col buon mercato della produzione dei coltelli di Shcffield dal• l'altro ('). Di qui la necessib't per i vetrai e i minatori dello Yorkshirc di agire sull'Unione dei coltellinai perchò estenda ht propria organizzazione e chieda migliori condizioni per i suoi membri, in modo da limitare o eliminare il hworo domestico in quella inclu!:!tria .. Ne <leriva che la .Normacomune nel.lo condizioni cli lavoro, applicata ft un'industria.) viene ad influire inevitabilmente su altre diversissime. E'à eccodunque apparire evidente l'ineluttabile 11c-– cessitù, in cni si trovano oggi le classi lavoratl"ici, cli conoscere le comlizioni del mercato non solo lqcale, ma, anche nazionale e i11ten1azio11ale, p r la propria eper le altre industrie. (Continua). Ai,ESSANDRO ' CIIIA VI. {1) Wt1.m, h1d11sfrial Democnuu, 1mg. 19♦. {t) W•:BB,01iern cltnfa. L'organizzazione ec omica deimezzadri E DEI PICCOLI PROPRIETARI (Do.Ili\ Relaziono nl Congresso nnzlonnle del hworntorl dolln terl'n tenuto-.! 111Bologna). Di fronte all 1i't1finita Yarietlì. di culture agricole, esiste in Jtalia, per necessaria. COl'l'elazionc,un'infinita ,•arieti\ di condizioni e di rapporti fra i lavoratori che ,,j sono addotti. Questi, ft seconda clclle ,•arie Jocalifa e elci vari sistemi cli sfruttamento della terra, si dividono in una serie numerosissima di categorie, per ciascuna delle c i ua.li mutano i carftttc1·i della prestazione d'opera e del com– penso. H fenomeno è poi aggrnvato dal fatto, che lo stesso persone p~ssono llassarc colla massima fa.cilità. dall'turn, categoria all'nltrn, essendo presso che uguale la capacità. tecnica richiesta 1rnr tutte - cosiccbè quasi sempre nel corso dell'anno un lavoratore si applica a svariatissime formo di lavoro. Jn questa confusione granclissima, mezzadri e piccoli proprietari rivestono una importanza rilevante e J)Cr la loro SJJcciflca funzione e per la loro estrema faciiit,ù. ad n.ssumcre, per una parte dell'anno piì1 o men lunga., una qualsiasi fra le moltissime qualità. di lavoratoro a sn.• lario. ln modo indullbio mezzadria e piccola proprieh\ rap• presentano forme di possesso s,•iluppate in tutta Jtalia, preponcleranti o quasi esclusive in talune regioni, acces– sorio in tnlune altre. Vogliamo qui anzitutto indagare se in coteste due Cfite– gorie cli lavoratori sussista la earntteristictl, di lavoratori salariati o, meglio, sfruttati, e inrli quale forma cli nsso• cia1.ione serva meglio a climinuiro IO sfruttamento cui sono soggette. Converrà quindi vedere se queste formo di associazione delibano essere collegate e armonizznte colle organizzazioni degli altri ln.voratori della terra., o se per caso qualche divergenrn <l'interessi non le ponga in insuperabile antagonismo. r. Mezzadri. J',; appenft nel!essario al!cennare che ci occuperemo di quei mezzadri che realmente lavornno il fondo tenuto a mezzadria, e uon di (Juelli che lo ranno lavorare da sotto• JlOsti, senza partecipare alle 101·0 fatiche. Questi ultimi non possono appartenere nel organiz,mzioni di lavora.tori, clacchè sono piuttosto degli sfruttatori del lavoro altrui. Ciò premesso, il contratto che lega al lll'Oprietario il mezzadro lavoratore è, nel suo cnrn.ttere fondamentale, ben noto ad ognuno. Si tratta di uun cointeressenza nel– l'azienda agrieola. 1 pe~ la quale un contraente ap1)orta il proprio lavoro e l'altro il ca.pitale-terra, e sopporta.no in comune le spese. Corris))ettivo <lelln. cointeressenza si ò la percezione di una quota del prodotto per 1>arte <li ciascuno elci contraenti. Le quote cli concorso s\ nelle spese, come nel la percezione del prodotto, rispetto al mezzadro, sono rnriabilissime; nel t)ii1 dei casi la partecipazione a.I J)rodotto non raJJpresentn la metà, mn il terzo O(lanche solta.11toil qnarto, o s1icsso sfa in 1n·oporzione im•crsa alla comparteci1>azionc nella. spesa. Si aggiungn. il cumulo di prestazioni s1ieciali e J)erso• unii che, sotto forma di nppendizi 1 cli onoranze o d'altro, il mezzadro dee prestare al padrone, senz,\ l\lcun cor– rispettivo e come omaggjo a.I diritto di J>ropriotà. Anche qui ò massima. la varietà nelle 1>rcteso padronali, che 1 da. semplici imposizioni negative ·limitanti il ca.mpodCll(J.

RkJQdWJsaXNoZXIy