Critica Sociale - Anno XII - n.5-6 - 1 e 16 marzo 1902

68 CRJTICA SOCIALE J)rivati ovvero dal Comune o dallo Stato, va ammini– strata separatamente da ogni altra gestione - per modo che clni libri del Dare e dell'Ai:ert! emergano chiara– met1to i danni ed i vantaggi della impresa, e <lai loro cnJ>itoli della spesa e della entrati\ si possano desumere gli elementi ed i criterii delle modificazioni ccl innovn.- 1-:ioni meglio convenienti per Il buon nndamento geno– rnlo o di dettaglio dell'azienda stessa - erigiamo l'eser– cizio delle rerrovìe ad amministrnzione autonoma separata o indipendente da ogni altra gestione di Stato, come gif\ op)lortuno.mento si fece per l'esercizio delle poste e te– lcgrnfl. i,: solo col separare la gosliono dell'esercizio ferro– ,,inrio di, ogni altro servizio, che noi potremo rend~rci rogione del vero coefficiente di suo rendimento nell 1 in– tore~so della economia 111lzionalo o della sn.ldezzn del bilancio di Stato. Di ciò profondamenlo convinto, non posso a meno di rar voti 1>erchèaccanto al Ministero delle ]>oste o 'J'e– legrnfl sorga col 1905 il nuovo Mi11istero delle Sfl'ade Ferrate. !}impianto del "llinistero dello Strade Ji'orratc accanto a quello delle Poste e Telegrafi sarh. l'arra più sicura, IR- fede meglio giurata. che il Ooverno poLr:ì dare alla 1Hl1.ione, non solo in merito alla attuazione graduale, ferma. o costante del JH'Ogramma di nazionalizzare e mu– ulci))alb:zare tutti i servizi 1>ubblicintlzionali e comunali, mR- formerà altrcsì pegno indubbio che n suo tempo, maturata la educaziouo evolutiva dello maggioranze sociali, a lato cli quei due Ministeri sorgerà il Ministero tielle Prir:atire industriali: il quale, assieme alla fnbbri– cn:done dei tabacchi 1 assorba e concentri in sè gra– dualmente anche la produzione delle polveri, degli spi• riti 1 degli zolfanelli, degli zuccheri e cli ogni altra eonsimilo merce di generalo consumazione. f?uomo di Stat-0,ad ogni momento di $Ila azione, non dovo mai dimenticare che il fino della Umanilù è la so– stituzione del bilancio collettivo dello na.:doni al bi• laucio i11dividuale delle Società. ))rivato in qualsia.si go• stione ehe implichi servizio e consumo pu bblico per la. vita sociale quotidia'na dei popoli. A usos,o r.,o~n:1,1,1so. Abbiamo inserito volentieri l'arth;olo di Ausonio L,ome.llino nella. speranzn. che osso valga a suscitare alfine, nel partito, quella discussione nutrit.a, che in– vano tentammo iniziare l'anno scorso cogli studi, pur tanto n1>1>rezzatidai competenti, di Attilio Ctt.biati e Luigi l~inandi: e ci si~ lecito sper11reche In. crescente ur~onziL dell'a rgomento o l'interesse vastissimo che <lcstorono il minaccia.to sciopero o le trattiitive col Governo coad iuveranno il nostro intento. Detto ciò, ò appena bisogno di soggiungere che sullfl. tesi specifica sostenuta da Ausonio Lomelli110 donemmo fare per ora qualche l'iserva.. La tesi del– l'esercizio di Stato delle fcrro,•ic, sebbene sostenuta st.ronuamente dal Nofri, il quale la concretò anche in un ordine elci giorno presentato alla Camera collo firme cli parecchi altri deputati socialisti, non può dirsi che sia definitivamente pacifica nel nostro pllr• tito. Quanto a, noi, non sopremmo applicare, a questo tcnrn specinlo, criteri molto diver1:1i eia. quelli cito adottiamo nel tema dei KOrvizipubblici in genernlc. Pl'm1iamo cioè che J'osercizio di Stato - finchù lo ~tuto rimane essenzialmente borghese e borghese• mente fiscale - ò hen aJtm cosn <Inun esJ)erimento, t-ifl pure iniziale, di socialismo, e, nei r:11)porti ciel personale, cela trop1>0 spesso il pericolo di riuscire uno spegnitoio delle forze redentrici dell'organizza– zione Oj)eraia, addossando ai lnvoratori una tirannia 81b1otE'r~Gino B1arro padronale rinforzata. e più che raddoppiata, pel fatto che u padrone economico si trova fuso e confuso nel padrone politico. Se è vero che troppe volte, spe· cialmente in materia cli servizi pubblici importanti, il potere politico ò Il pronto a.prestare man forte al padrone industriale (la militarizzazione ne fu un esempio), ò anche vero che talvolta dal dualismo fra l'uno e l'altro i hworatori possono derivare qualche profìtto: e ciò a.vve1rne anche noi recente caso ita– liano. Nel quale il personale ferroviario potè trarre dall'esercizio privato una certa, sebbene non intera nò costante, libertà di organizzazione, e valersene come forza politica contro le Societ:'L conquistando da1>1>rimaquell'arme formidabile che fu l'inchiesta. Gagliardo, e pili tardi, munito di <1ucshi,si valse dello Stato por ottenere ciò che Je ,'ocietà non erano di– sposto a concedere, costit.uendo inoltre, col fatto stesso dolio tra.ttative, un prcceclont o dfd q uale l'orga.nizza– ,-,ione esce immeosa,rnente av "alora.bt. Il criterio adunque per de cidere s e sia preferibile l'esercizio di Stato o il privato, è eminentemente re– lativo tti tempi, ai luoghi, alla natura reale delle coso in cui l'espressione astratta Staio si concreta, o il problema è suscettivo di soluzioni cli\'erse col mu– tare dello circostanze sopra accennate. Quello che semhrn definitivamente cond11n11ilto, dal punto di vista. dell'interesse generale, è il sistema misto quale esiste presso di noi, che riesce a congiungere ed a sommare (come lR. (},.;fica ha altra volta dimostrato) i difetti essenziidi dei due opposti sistemi. Dal punto cli vista dell'interesse del personale ò lecito J)Oianche, fra i due sistemi, essere, come il loi:mondario marchese, di parere contrario. Esercizio privt~to o esercizio pub– hlico, quello che preme ai lavoratori delle ferrovie è godere di certe garanzie, lo quali non sono incorn– ))fltihili nò con un sistema nè coll'altro. 'l'ali garanzie dovrebbero essere piì1ampie e sicure quando si addivenisse all'eaercizio governativo esclu– sivo e diretto, il quale porterebbe per conseguenza • di r<'nclere assai meno facile il ricorso all'ultima ratio dello sciopero. E, a comp,.msllre quest-a deminutio taJ>itis del ferroviere di fronte al diritto comune, do\'rCbhero essere di doppio ordino: g11ranzie o van– taggi economici, al quale proposito fu affacciata l'idea della partecipazione agli utili, che renderebbe lo sciopero immediatamente dannoso ai redditi elci fer– rovieri medesimi e li interesserebbe viemmeglio al buon andamento ciel servizio; partecipazione agli utili però alla quale clovrebb'csscrc tolto, con oppor– tuni correttivi negJi orari e turni di servizio, il ca– rattere cli stimolo all'eccessivo autosfruttamento del lavoro, che è proprio del lavoro a cottimo, e il peri– colo ch'essa susciti uno spirito cli odioso· controllo fra. lavoratore e lavoratore, fonte di spionaggi immo– rnli, cli attriti e dì malcontento, donnosi in ultima (urnlisi anche all'andnmento rcgolnre dei servizio; e inoltre garanzie o vantaggi d'ordine giuridico, rnercò Consigli d'arbitrato e opportune rappresentanze delle vnrio categorie del personaJe nella Direzione dei sin– goli servizi e istituti forro,,iari. Per qu"sta. via. - sem1>re rimanendo viva e vii;ile hi gran forza deci– siva. della organizzazione degli interessati - ci si nccostcrebbe a quell'idealo dell'esercizio cooporAtivo delle ferr ovie che, nella sua. forma. 1>iì1 aemplice, va– ghcggia.ta cli, taluni, e sia. puro col lasciare allo ,'lato una. spec ie cli dominio eminente sull'esercizio, ci sembrft. rasentare l'utopia. Checchò sia di tutto ciò, è tempo cho su tuli que– stioni il personale 1110clci:!i1110 fttccin udire la sua, voce o il p11rtito socialista si formi e nrnnifesti 11n'opinio110 concret11. 1\ nche sulla prO()OSta <li 1111 )fiuisltm delle Sfradr Fe.rratl' non farebbero difetto lo obbiezioni. Se co11. sentiamo nel concetto di Aw1:011io Lomelliuo che l'evo. Ju1.ione sociale tenda a sostituire gli esercizi collettivi

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