Critica Sociale - Anno XII - n. 1 - 1 gennaio 1902

CRITICA SOCIALE crar.ia dei J\funicipii; - questi ed altrottali pro– blemi noi poniamo dinanzi a noi e dinanzi agli amici. Se coloriremo questo diseg-no, anche in parte sol– tnnto, la Critir(t assumer:'t nel nuovo anno un ca– rattere prutico, quale non ebbe finora in uguale misura. Sarà. un lavoro sprecato (giìl ce l'han eletto) poi rivoluzionari .della frase, poi deisti so– ciali, cui b1Lsta.la meta, non irnportf~ come si ttr– rivi. J.>crnoi è il la,•oro socialista piit degno, o vo– luto dall'ora. Così, d'anno in anno, muta colle cose il còmpito nostro ; l'anima rimano la stessa. Calando dalle vette al piano, claJl'astratto al concreto, dall'indi– stinto Al distinto, dnl presagio all'azione, entriamo vieppiìt nella vita. l!urc, fra le larghe divina;doni d'un tempo o le aJJpliCtlzioni minute che impone il l)rcsentc, passa un filo che tutto congiunge. 1:: 111. fede operosa nell,L redenzione delle classi proletarie, proseguita col piì:1 as8oluto rispetto cli ciò che ne sembra C8sorc il vero. Sia questo, alla fine, l'epitaffio, come oggi è rau• gurio. }'11,ll'PO 'l'UHA'l'I. I POLTRONI Sono miglhtì11, sono nrnggiora.111.u.Ogni volta. che inciampi un com1lagno, 11 cosciente ,, o II simpatiz. zante ,, cho sia 1 odi la. medesima nenia sulle cli• scorclie e sugli scandali del partito. Pochissimi si rendono conto clelle questioni, e dei motivi di ne• cessità o di opportunità. che le generarono; qu:,si tutti s'im1nmtano in una pregiudizifllc, come direbbe un leguleio. La pregiudiziale è che non si devono mai e poi mai, per nessuna ragione o pretesto, sol· levare questioni. Ogni questione nuova è fatica, e ruomo cosciente - lo ha eletto anche il compngno La• fargue - ha diritto i:tH'ozio. Questo, nel l'ora che volge, è lo stato psicologico del partito socialista italiano. I più sono misoneisti e sentono disgusto per ogni dibattito, ancho pura• mente dottrinale. Ugm1lo stato d'animo hanno gli altri " 1>artiti popolari ,,. Jn ogni fatto nuovo si vedo un elemento turba– tore, un'insidia, all'unit:\ del partito j in ogni per– som~, che sollc"i un clul>bio o appunti una. critica intorno a un atto o a. una parola, segnata, tra. lo pratiche ordinarie delh, vita, nel lunario soci.llista in mezzo ai santi ed ai martid, si sos1>etta. un ne• mico, un iconoclasta. Si sta in continua apprensione per la disciplina dell'ordino e si chiudo uscio e fine– stre, per ripararci dai colpi d'aria. e porchò non iscappi dentro un piccolo !,utero. 'tiamo uniti e rinunziamo alla ragione per la. JJreghiera.: ndoriamo II l'ldca.,, e viva. il" Socialismo"! Si vn pii1 oltre. Dopo le geremiitdi, il buon com• pagno vi confida a quattr'occhi il voto che coltiva. timidamente nel forellino intimo, e qualche giorofllc Jiopohtrcsco luL spilfcrnto il segreto con <1uesto so– :spiro: - Oh tornasse il Pclloux ! - JI cilicio sì, il libero esame mai. 'l'uttociò, novantanove volte su cento, ò J>easato e detto in piena. buona fede, 1>er amore di parte; e ci dimostrn, se ancora cc ne fosso bisogno, che la. vita morale e intellettuale delle classi e degP indi• \'iclui C', nC'llc sue lince prime, co~ì solidamente fog. n giata cl11llecondizioni esterne che, anche col muta• mento di queste, quella continua. qualche tempo come la scia se~nata dulia nave. Perchè lo stato di CO· scienza ch'è n ei Jlartiti po1>olari risponde a fotti oramai qrn1.si compiutnmente supernti. Si vednno, ad esempio, le pr incipali manifestazioni della moltitu• dine socinlista: si teme che Je discordie cle!Pog~i rompi:tno la disciplina.. rigida, che in altri tempi fu rag-ion cli \'ittoria; si lamenta che alcuni, - gli" in• tellcttuali 111 •- abbiano smesso rintonazionc violenta, che fu norma di parte e necessitò. cli battaglia in giorni pnr non lontani: timore e lamonto che erano sante ragioni quando ogni libertà ci veniva contesa, e che oggi stanno a significare, come Ilo eletto, uno stato di coscienza arretrato. Si sa che la sventura (ller i partiti democr11tici la maggioro sventura è la reazione) clona agli 11ssociati un sentimento di soli• darìetà che arriva alle forme pii1 mistiche, e un dc• siclerio ardente di lotta il quale non esclude i modi piì.1 arrischiati. Questo patrimonio inteJlettuale e mo• raie è grande nel popolo italiauo, che lo ereditava già. cospicuo dalle generazioni che combatterono per l'unità della patria e che lo accrebbe cli suo nella guerra ben presto impegnata. contro la reazione no• strana. Onde si capisco il senso cli sgomento entrato nelle nostre file a ca.usa.clclle interne discordie dai piLL non s'intende come si possa sostenere l'urto nemico senza gli clementi pa~sinnali che ci sorrc~scro fino al giorno cli ieri, senza ruso prc\'ulentc delle i:trmi pili volte vit.toriosc. Così un garibaldino) caduto sui colli cli Culatafìmi, rivi"onclo oggi, non capirebbe una battaglia senza rassalto con la bnionetta. Da questa disposizione d'animo dei nostri compa• gnj clerh•tmo le forme del culto socialista, per lo quali, come nelle ,,occhio commedie non piìi tollerate nemmanco nei teatri diurni, le classi borghesi sono macchiate di tutti i vizi della terra e le proletarie sono cundide come agnelli pasquali. [ nostri devono essere tutti buoni e tutti hravi. Ne volete conoscere unn nuo,•11cli zecca': I socialisti catanesi chiedono alht Direzione ciel partito la scomunica. dell'AMuti .' perchè un collaboratore di questo osò duhitarc, i11 una rcccnsio11c letteraria, lici gnuuli meriti poetici del II compagno,, l{apisardi, per anteporgli Oiosuù Carducci " autore clell'ocle alla. reginll. r· Quale in• giuria alle sacre carte! In molti, in troppi, il senso di adorazione, oltre· chè per i dommi, per i santi, è cosl vivamente cilt• tolicfl 1 che non si tollerano accuse nù osservuzioni. J~ i santi devono farsi adorare e non dire parola in danno cli qualcuno dei loro; e so alcuno, ribclJan• dosi, vuole meno preghiere e un maggior uso ciel cenello, s'invoca. l'outoritÌI. d' Iddio onnipotente - '" il Socialismo superiore a~li uomini, ccc." - e si riprende l'ufficio e la, preghierfl. Le qu11licose ci chiariscono che i sentimenti, altrn volta vivi e forti pcrchè nati nel fervore della lotta, nelle e per le condizioni del momento, sono, fuori del loro ambiente naturale, mutati i tempi, in istato continuo cli degenerazione e di fcrmcnbizione, e CO· stit.uiscono, in un partito giovane ò rapido <1ual è il socialista) un ostacolo ,,1 pro~rcclirc: sono l'inerzia intcllcttunle; sono i vecchi di C:.lSa che i giovimi devono provvedere cli vitto e che brontolano ogui ;:.riorno perchè i bimbi cre8cono male e non hanno i riguardi per la vecchiaiti e il timor di Dio come :. ai nostri tempi ,,. Epperò noi ci couforliamo ogni volbt sorge una disputa, anche se nel nitri sembri 11110 scanclalu, pcr– chè vediamo una minoranza tra i nostri cleliberntu a. rinnovare tutto quello che nel nostro armamen• tarìo di parte non ò piì1 conforme alle nuovo con• dizioni sociali e perchè questo fatto ci prova che il pArtito socialista non si chiuderà, come accadde a. qualcun altro, nelle anlichc as!::!ocinzioni per inorzir~

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