Critica Sociale - Anno XI - n. 23 - 1 dicembre 1901

Cl\TTICA SOCIA u; 3G3 mcrrio ò ristretta quasi solamente al mare Jatino al piccolo Mediterraneo, e si svolge in modo unifor:ne dalla più vecchia antichità, sotto l'azione del sea JJOtrtr, il qu11lc dirige, sisz-noreg:ria,mono1>0liz1.a il commercio. D11i Fenici quasi pacifici - una ecce– zione J>erchò non ebbero rh•ali - il commerciò passò ai detentori della 1>0tenza marittima Cartanfoesi Greci, Romani, più tardi a Pisa, OcnO\"; io ul'timo à Yenezia. ' ln quel tempi la tlotta militare ebbe pel com– mercio la 1>iÌìgrande im1>orta11za.Non si tolleravano competitori nel commercio marittimo, scarso e for– tunoao ( 1 ). Il J>iccolomure, la m,xigazione quasi csclusivamcnlo costicrn, renclenmo inevitabili i con• tatti e facilitnvano le ,i:C'losie . .Parern, non dovesse nò potesse esistere nel Me<litermneo che un sol~ 1uidrone, o In teoria economica e politica del mare chiuso nncquo 1rnturnlmonte 110I Mediterraneo e fu crodutn dfli Venczifuii una clollc fonti maggiori di loro grnndczzn. Mtl il monopolio del commercio e la. navig11ziono costicrn. <licdoro origine e occasione all1t pirlltcri11, In qunlo n. sua volta aggiunse importanza alle flotte militari nnchc all'infuori delle ri,•alità pel ,,eaJXJu·er. f pirnti infestarono, sempre più audaci, tutte le coste del )fcditcrranco. barchi e r azzie di– vennero frequenti. Lo navi annonarie non a.ve'"ano libertà di navigazione e do'"ovano raccogliersi in fl?tte,_ n d~termi_nnti periodi dell'anno, pei lunghi v111s.rg1 1 nei qualt erano scortato dai legni da n-uerra. Così foce,•ano i Venezhrni nelle loro traversat: ,,orso il Levante e i mari del Nord. Così "'rande fu in quelle epoche il bisogno della tutela m~rittima che le stes.;e navi destinate alht guerra sen·iva,~o al commercio, ed era s1>essoguerriero e commerciante una stessa persona. La murina militare ebbe allora la pii, grande importanza. , Uurò ll lungo nel Mcditerrnneo Ja pirateria, favo• r1ta fino ai tempi pii, vicini a noi dalla potenza tur– chesca, questo tra.vuso di bestiulitù. reli,riosa. Ma le condizioni generali e fondnmontali del ~mmercio di gii) erano s~ate cumhiate dll, due fatti di un'impor• c.rnz,i mo1icl111le, li, scoperta dell'America e la nuova via delle lnclio oriont11li o cli tutta l'Asia. orientnle. (~uell~ duo scoport{\ dovuto nl genio latino, allarga• rono 1111monsa111011tc l'orizzonto del commercio .. l.i'at– . tivib\ si spiusc fuori dal Mediterraneo e dai mari del Nord, a.ttrR.vcrso 1td altri muri sterminati. E fu l'am– piezza sconfinala dei mari, 1>il1che "'li sforzi den-Ji Olandesi o di Orozio, quella che fec: introdurre "1a teoria della libertà del mare. Codesta grande con<1uista diede la prima spinta efflc~ce ~Ila 1>roduzionc d~_Uaricchezza o fece pro– grcd1ro 11 mondo molto 1nu di tutte le conquiste ro– mane; diminul la J>otcnza malefica del militarismo e rese im1>ossibilo il rinno,·arsi di un esoso Impero r~!nano, dando all'attività umnna. uno sfogo molto 1>111 s:;-randoo proficuo di quello che non fosse stato l'~zione militaristo. J-: un altro benefizio albeggiò, a m!o parere, da quelle SCOJ)crte,e fu il pensiero che gh appetiti ingordi deµ-li uomini possono incontrare un ostacolo insormontabile nella necessitàdelle cose molto ,•olte, in ultima nuali:;i, favorevole in en-unl~ 11_1isur~i n forti e ai deboli. Per allora quella ;eces• s1tà 81 nffernrn.,•a nella libertà dei mari dovuta alla ampiezza dri mnri medesimi. ID seguit~ la necessiti\ <~eliocoso si nnclr1\ afl"ermnnclo nel commercio paci· flco, pcrchò og11u110 vi dovr1\ scorgere la principnl snlvog-uorditt cloll'interosso proprio· e tanto pili la 1>ncocommcrcinto SflrlÌ. imposta d; necessità. delle cose, qtnrnto pili grnnde, in pnrngono del passato si ò f1.~~to e si nndrlÌ. fltcondo il commercio medesiJ;10, e_ ))Ili lll\nlCrosl o vitali saranno i legami coi quali s1 allnccrnno clf1 quello gli interessi di tutte le na- ( 1) I \'cnell•nl turono •rrltthtu •1~llllmc11tc dAlle croelflte, B zioni. Sarà. tutto il contrario delle teorie nate nel Mediterraneo, lo quali spingevano le nazioni alla spoliazione scambie,•ole. Invece il danno arrecato collo armi al commercio altrui sarà un danno che diminuisco il commercio proJ>rio .... J>ernecessitù delle cos,. • .. Ma, proseguendo a richiamare alla memoria la storia ,inlerr~tta, parecchie provo si raccolgono della evoluz1011e rntervenuta col tempo nell'importanza dello marinerie militari. Dopo I~ grandi_ sco1~c~te geografiche, 'che aggiun• s~ro 111,1r1 o cout1ncnt1 immensi ai commerci, i quali divennero mondiali, Pnziono marittima. fu esercitata. da portoghesi, spngnoli, olandesi, francesi e irwlcsi. liA. spartizione aci 1w,J11i territori non si fece :enziL guerre, il 11101/QJ)O/io d alcune colfivazioni e il mono J>Olio del co,mncrcio dello ris1>cttivc colonie dicdel'O luogo nd altrn o lun~ho e lmnguinose contese. R tnnta era nnoho allora Popportu11itù in certi mari cli esercitare lo JJi1·(1/eria, e così sca~so il senso mo 1 - rnlo internnzionale, da indurre <1trnlchcpotenza, come l'Olanda, e non fu la. sola, a commettere non rare Of>erazioni cli ladroneg,:rio na,•ale, onde restarono fi•· 1110s0 lo 1>rede fatto sopra Portoghesi e Spa"'noli da quella nazione. Codesti fatti si svolsero dalla 0 seconda. metà del X\' secolo al 1810 1 o certo essi contribui• rono a mantenere importanza alle flotte militari t.~nto_1>i~1 qu11nto le grnndi colonie e le Jun~he na~ ,•1gaz101udalla madre-patrin dovevano naturalmente aumcntllrc i bisogni della difesa coloniale e dei com– merci che progredivano. Se~on~hè,. in quello stesso tempo e dopo fino ai nostn g1orn1, e 1n questi con verti"'iuosa vicenda altri f:1ttl si mRtumrono, i quali mocfoìcarono la so~ :~::;:~ 81 ~ 1 ~;~~1~ettodello cose, per chi le guardi si>as• J,11 spnrtiziono territoriale nell'Oltremare ebbe tutto il tempo cli consolidarsi o ne sorsero nuovi Stati in– dipon~lenti, di grandezza superiori all'l~uropa, le Amc_r,oho del Nord e lici Sud e 'tati semi inclipcn• denti non mo110 sterminati il Canadà e l'Australasia · tut.ti nttualmento ricchi o 'in i:rrnnclepro"'resso e "ik tnn to_ ~i,•ili !1uanto Pl•:ui-opa. l•: molti al'tri poss;Ji . menti 1n .Asrn, OceaniR. o Africa si consolidarono nello mani di chi li avo,•11. occu1>nti poi primo o con• quisti1ti. Questi fatti furono favorevoli alla pace perchò determinarono uno stato legale e dovettero' J)Cr hl loro stabilitit, influire nelle contingenze future.' Le guerre per la svartizio11e coloniale cessarono do1~ il 1810 fra nazioni civili. ( 1 ) :\ra. non cessarono ma, le SJ)artizioni di nuovi tcrritorii rimasti all'in– f!1o~idella sfera ~i civilti\ europea, che anzi si mol• hphcarono, do1>011I O,nell'Oceania, nell'Asia e nel· l'Africa in is1>ccie 1 il cui immenso continente Yenne diviso in 1>0ssedimenti, protettorati e inHuenze fra potenze militari o non militari. Sorsero diver"'en,zo nel grande tramestio, nel corso di 90 anni, m1.i°tutlo fu~ono ris_olutc,.non con la ~uerra coloniale, come nei vecchi tempi, mtl colla. ·teorici degli accomodamenti, I~ quale ha prevuh10, con esempio luminoso, anche ris petto alla China negli ultimi trambusti. Jl Mahan, un soldn.to filosofo g,là citato da 1110 nel N. 21 di qucstn. Hivistn 1 avverto pure l'azione costante della. ~uovn teoria, nlla quale egli attribuisco una grande unportanza nella risoluzione dei conflitti ma le as• sognn. un'ori~lno clivcrsf~ drt quella che a' me sembJ.a pili in roluzione ai fatti nuovi e alla loro azione ( 1) Uni\ IOIAae 116obbo In ti) lllllll, (IHCIII\deg\l amerlt'ADI eoulro rii IJlllgnou, mR Cllll ò dovnla lllla aollcvnlone degli Indigeni, 11011 ancorll domata, o IOll\lfllll alla (l'uerra attuale del boeri co11lro gli lngletl. Tutto o du4' guerre di lndlpcndenu non coloniali.

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