Critica Sociale - Anno XI - n. 7 - 1 aprile 1901

CRI'l'ICASOCIALE Jll sopratutto in cose del pensiero, è inefficace, sterile, antipatica, incivile, cla <1uah111quc parte veuga. e a qualunque scopo sia dil'0tta. Essa, per causalità naturale, ottiene sempre l'effetto opposto: sospinge verso il frutto proibito. I liberali, che fecero la ri~ voluzione italiana, uscirono dalle scuole del clero e dei Governi assoluti. Non questo o quell'atto parziale nella scuola, ma tutta. l'anima dell'educatore, tutta la sua pcrsonalib\ viva e pensante, cui nessuna autorità nera o rossa o tricolore può con comandi o divieti modificare, costituisce la forza propulsiva, l'energia. centrale cli bono o cli male, di verità. o di errore. La scelta degli insegnanti è il grande, il vero, l'unico problema della. scuola di ogni grado. Scegliete bene o date assoluta Iibcrt:'i. e responsabilità. ])i nessuna dottrina è da paventare l'ingrnsso nol– PuniversW,, per retriva. o avanzata che sia. Il To– mismo, che dichiara una patologia della ri1gione umana tutta la. filosofh1 liberale moderna e predica il ritorno alle Somme teologiche del me9io evo· il .Darwinismo, che tutta la vita animale e \'egeblc spiega. colla legge della lolla, JJer l'esistenza.; il Marxismo, che nella legge della lolf(l, lli classe per l'acquisto o la conservazione della forza economica 1 d'onde necessariamente dipendono tutte le istituzioni sociali, trova la spicga:donc naturale e positiva del grande dramma della storia. umana; queste e altre teorie, che agitano la vita co_ntemporanca e fanno paura a quelli che s'illudono cli poter risolvere col silenzio i più gravi problemi, assumendo veste scie11- tifica, perdono ipso facto il ·virus rivoluzionario; di– ventano ... accademiche. Non altrimenti u11 rappre– sentante ·c1cipartiti più avanzn,ti che salisse il Qui– rinale, non ribelle, ma riformista, sarebbe e costitui– rebbe una nuova garanzia per l'evoluzione graduale e pacifica della. vita giuridica del paese. Ora 1 che lo novazioni nelle scienze matematiche, fisiche, mediche, filologiche, le quali non vengono in conflitto coi 1>rincipii foadamentali dello Stato, siano la forza dì una università, nessuno, per quanto affetto da misoneismo, osa pubblicamente e seria– mente negare. "Maper le sciem:e filosofiche, politiche e sociali si teme, mentre queste nell'organismo del- clcrle11Lc,fùlhh!I tc1>tÒIn Mlh\110,!I f1\\'0ro (ICllRJireghlcra ne.Ho8CUO!O c1ernenlllrl del Comune. or noi 11en8h11noc11e l'esem11lo non ea1z1 o che hl !JUCStlouo della pr(•glllem - (J\IRIORltnC.110 IR 81 Ò ratta R ~11- lnno - sia t11tt·u1tm (In ◄p1elln dOlln lll.1ertà, lntnnto, so di lll!crtil n101 11,"1rl11r;il, h1 ruCoirit li! lrmugurnro o frummczimrc le l(Mlonl coi jl'lltr O COI Cl"t/)1) (O JICrCllÒ ~ ver brC\'I seconrtl ~· 80 hl. 008(1 Ò leclt1\ O \.IUOnM? (: 1~rc11ò 11011COI 1'()8(1rlo~, C(lllS!lcrernl.Jbo 1(1 1\llertÌt d'Ol)l• 11lone non 11"lÌ1 degli Rlu1111\ ..!. dnto che In essi l)OS::111 èslstero mia QJ)t11Umt religiosa rra I sei o I dieci nnnl - mil. del genllorl e del ,llsoonll; o otrenderel>be, per COll\"Cr~o,la HOerlà rtel ligi\ (Il f1untgllo 11011 CMttOIICllO 11011 J)rOfé8SRIIIIAlOUIIRreligione, costretti O I\ J)l\r• tec11,nr(!, contro lor cose!cnr.a e costume, 11 11uc1111 cerlmonlR, o n \"(!dCrSI (lddlh1tl Ò S(;-0111\ll)ICflll eo1110 eretici, )h1 Ili (IIICSllono non \) 11uest11. 1.a JJreghtera è 11tto di culto, è fitto di redo rh,eh1t,1, è utto essenzhUmentc couresslon,uc: oomo 1111c, Il suo J)OStOnon è nella SCUOI!\del Comune, elio è 11, ICUOlll di tutti, J)Cr l"Rl)llrCll(\lmento delle dlse\11111101m1111esso thl tutti e neeessnrlo otl ullll 11, tutti, $lii turea, 1>11ddlstn,1utern1111,oattollc11. o 1mntelsta, la JJreglllera ò 111.Jem fl ehi In ,·uole, uclln cnsR, nella strndn, n('J tem11lo o nellit sollh11llne, l)Clhl 11e//(I8CIIQW obbUyatoria, COlletli.i:lfllleHte, llOII (l J)IÙ Ube,·a, Ò comiUHIRla, lnculcnta, 8U\JÌIM j JICI dlUCnzlenll o J)Or gli lndltrerentl - 11111\1\t\Q non d!\'Cl\tl SCUOia <Il 8\IJ)CrStJr.lono :_ Ò h>ocrlSlfl O tl- ram1lde. ~on \'"Ò ,,uludl 1110µ0ad ol.Jtettnrc 11ll',1r;;ome11to, un ))O' trito, che floicue: essere cloò ht com11rosslono e11us1\ di re111.lo110 n. \"t1ntagg10 dell"ltlen oom\.lnttula; Argomento \"l'.!rO In 1111ostosenso o In 11ucstn mieuri\: clio l'Idea, che IHl radici nelh\ sclenr.a e nelle es1.;enr.o 1lel– l'Mn\.lle11te, e111)era, 11, IUUfCOMldi1re, og11I con111reestone. Preso flllR lt:ttOrfl, l'nrgomento del Credflro 11orterel.Jl10nlla conseg11cnz11, cl10 I liberi JJensntorl dOnCb\JOro tarsi e~sl stessi pro11ug11aiorl del\'!Slru– r.l011('r('llglosa Ol!l!llg11tor1n.Qui !'assurtlo @\'Olas~ stesso. (XQt(I dello CtllTICA). te 1 CJ 10 B1ar e l'Ateneo hanno una funzione nou meno importante delle altre. I profèssanti nuove dottrine sociali e politiche, ove abbiano, com'è preciso dovere, compostezza cli pen– siero e rigore cli metodo scientifico, assumano atteg• giamento e norma claJla dignità. del luogo, rifuggano dal dileggiare cose o istituti, che altri onorano; esamiaino ogni quistione sotto tutti gli aspetti, mi– rando alla. obbiettività scientifica e non alh1 semplice persuasione, come è costume nella stampa quotidiana, nelle assemblee 1>ubbliche 1 nei parlamenti; e quindi non portino tra. la gioventit un movimento pertur• batore di affetti, ma. inducano l'abito della riflessione scientifica profonda. e serena sui grandi problemi dell'ora presento; questi profe&santi, se non sono nelle università, bisogna. portarveli. Bssi esercitano tra i giovani una. funzione educativa. etico-sochdo altamente efficace, integrando o correggendo le ine– vitabili fugaci impres~ioni del giornale, le superficiali discussioni ciel circolo, le passionali opinioni dcli" giopnata. ,li giov~ne d\yenterà pç>iliberale o reazio– nario, socialista o clericale, conservatore o racl.icale; ma lo diventerà. per forza interiore, per ponderazione scientifica, per esame critico inclh·iduale esercitato nel cozzo fecondo di opposte dottrine e concezioni (I). L'obbedienza abitudinaria o tradizionale non può trasformare lo studente in cultore della scienza, nò trarre dal giovane il cittadino libero) indipendente dalle faiioni e socialmente utile. I~ necessario egli si renda famigliari tutte le grandi idee direttrici della scienza e della società odierna e che i I male o il falso dell'una sia corretto dal bene e dal vero dell'altra.. Se alcuna delle nuove idee non ha fondiL· mento scientifico; se chi la professa non ha serietà. di pensiero, misura cli se11timento 1 decenza cli forma e osservanza cltdisciplina interiore ed esteriore, state sicuri che la giovenUt stessa troverà il rimedio. li nuovo indirizzo cadrà nel vuoto; J'inscgn::mte 1 che lo rappresenta, noll'isolarncnto. 'l!'n certo con questi criterii che il credente mini– stro M.amiani nel JSGO innalzò alla. cattedra cli storia della filosofia a Milano Ausonio Franchi, il cui pro– gramma in religione era il razionalismo, in filosofia Io scetticismo critico, in politica. la democrazia. radi– cale; e che il Baccelli nel 1882 nominò motti J)ro1n-io a Padova 11Ardigò. . .. I tumulti quasi periodici, onde dalla gioventit stu– diosa viene turbata la funzione clcll'università, sono un grande male della nostra vita. pubblica. Ma è nrnlé che nasce dalla. brevità della esperienza nazio– naJè, l)er cui non siamo ancora riusciti a stabilire uno scambio vivo di rapporti tra l'insegnamento superiore e la vita pubblica. La nostra legislazione e i nostri metodi di Governo non 1>rondono abituale a.limento e norma dai progressi della scienza; ma dalle impressioni del momento, talvolta in contracl– clir.ione vivente e permanente coi principii fondamen– tali di uno Stato moderno. ;\ nche le cattedre universitarie maggiormente de– stinato all'alta coltura morale e spirituale della ·na• :done, dedicano troppa parte dell'a.ttivitlL loro a qui– stioncelle e quisquilie: una su1>erficialc varhinte di un autore pitt o meno classico - quanti mattoni stanno nel Colosseo - una cattiva canzone cli un menestrello provenzale - ·quante federe, cuffie, len– zuola h.\. tal dolce sposa elci '500 abbia recato per corredo al tale amato consorte - quante amiche avesse il Foscolo a Pavia, e con quale andasse a (') i: 11erelò cho J>CnSllllnOdel>bR esclutlersl, dftllft scuola dol fan– clu\11, 1a suggestione meccfLn1ca <1e11apreghler11. (SOl<I dtlla CI\ITICA),

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