Critica Sociale - Anno X - n. 18 - 16 settembre 1900

286 CRITICA SOCIALE trattasi di fenomeni politici o non semplicemente amministroth•i, o che la formulazione ct·una. teorica Jloliticl\ dclln municipalizzazione è indis1lCnsabilc per poter spic:;-aro le diverse e concrete municipalizza– zioni rhCI v<'diamo reclumnte od attuate nei diversi lJunicipi. Noi PRJJJ)inmo così che il calcolo edonisrico 1 che fa l'imprC'ntlitoro politico per municipalizzare deve c:iscrc riferito a questJ. o a quella classe che Ò al potere, a questa o a quell'altra circostanza che domina in un nmbicntr. 11perchè dcUa convenienza economica di una municipalizzazione ()Otrà quindi derivare nncho dnlln. speciale posizione politic,1 in cui viene n. trovnrsi un Municipio. La convenienza a municipalizzaro dorivcr,\ unchc da cause essenzial– mente ccono111ichc,e varicr1\ col modificarsi cli queste cnusc. Il rircrrr11·0 l!l. co11vc11icnza strettam ente eco– nomica ò oòrnpito della teol'iCa economica cle1la.mu– nicipalizznziono; cò111plto della teorica politica s arà i11vcrc quello di rircrcnro lo cnuso politiche che possono splci;nro le varie m1111icipalizzazioni. ÙIOVANNI MO~TEMAHTINI. AL l'ROSSmO NUMEltO: Lo Stato ai diritto <li G1rsEPr>: R>:ss1. Tranvie munictpa.li in Inghilterra. di All'~ICll'AI.IEt. FEMMINI MO IL. FEMMINISMO So consideriamo In pili fondamentale delle rivendica– zioni del fcmmlni.smo, che consiste nell'inrncarc anche per la donna il diritto di conquistare la. indiJ>endenza economica 1>nrtecil)nndo allo S\'ariate attivWL dcll 1 intrn- 11resa sociale, subito cl salterà agli occhi questo fatto: che gli avvor:;;nri ctcll'uguaglianzn dei diritti tra i sessi, meutrc appuntano tutto lo loro resistenze contro le aspi– razioni clolla donna 11\ hlvoro intellettuale, mostrano di nccottare li ratto tlclln. donun operaia. Ora, se ò, come essi affermo.no, in nomo della fragile Sllll natura o della sua missione nella vita, che si clC\'C intel'dire nlln. donna ogni ntth•ità sociale 1n·odnttiva, Jlerchò codo-,tl reazionari non lovuno mai una. voce <li Jlrotcstn contro Il fatto di migliain di donne strappato al rocolnre domestico dai duri lavori della terra, della miniera, clell'OJ>lftcio? Come mai non li comnmovc In sorte di questo crenturc, ratto per la dolcezza, la grazia, il riJlO/'>O fecondo; di quc,ti fianchi preziosi e fragili, de– po~itari dcll'umanit~ futura 1 cho si estenuano e si defor– mano in larnri ,•irill? Una vnloro .. ,, sl'.'rittrlcc, 1-'r'>··,, co,l i.piegava la ra– gione di c1uc,;;tal11co111,eguc11za: le donne llelro1Jiflcio e dei cnmtll sono organi1mi che l'ii logorano, e.sseri cui la !1lti<'a <' lo srruttnmonto tolgono In r.,coltà <li J)en.sare; questo dunque non sono tomibili; ma le donne che a,Jli– rnno allo prore-;sionl intellettuali Rono cervelli che pen– sano, \'aie n diro 11011 rrouti che ammisorite si piegano, ma spiriti che ingnglinrditi sorgono a di.~cuterc, a com– lJattero, n giudiraro; sono coscienze e sono volontà: questo quindi sono pt'.'ricoloso; in una parola non si con– tonde alhi <lonnn. Il l:woro 1 In. fatica, mt~ si contendo :v;;prnmcnto lnv co In. conoscouztL dei diritti in chi lavora e fatica. Nulla di Jlit'1Yero; m!\ io dolJl.lo rile,•arc, a questo ])roposito, un'nltrn. ,,eritiì. elementare, e cioè che la con– correnza fra. i se~sl ò una necessità, ineluttabile dell'at- Vediamo inrnUi. ('he cosa dice il femminismo? Da Oirnrdin, cho sosteneva (') c<1~ereassai raro che l'egua– glianza fra l'uomo o la donna non si stabilisca da sò stessa, quando e-iii unl,cono le loro quattro spalle per JlOrtarc il fnr,lello del lavoro giornaliero, a Engcls, che subordinnn~ l'emancipazione della donna alla. sua entrata. nell'industria, a Hebcl, che affrettandosi a codificare la teori1l del nm03tro arriva ttno ad elaborare un rego– lamento del lavoro delle donne nella societù. futura, l'idea madre cho scml)rO pili s'impone è questa: l'emau– ci1x1ziouedella tlomm uon ;, 1,ossibile che col rayyiuugi– meulo (lf>ifrt s1ut fu lipewleu.n ecMomica (li fronte al– l'uomo('). Di qui In ronnuln.:" lii.loro accesso della donna a tutto lo fun:f.ioni, 1i tutti i ln.vori retribuiti ,,, rh•endicaziono cho On\mtti sta. scritta 11oi caltiei·s femministi di tutti i paesi. Ora io mi J>Crmctto cli dcmmciarc, a costo di suscitare un coro <li proteste, la fnllacia fondamentale che si nn• sconcio sotto questa formula semplicista, accolta ormai d'li rcmminlstl come una ,,crità indiscutibile. Jntcndiamocl: io ,·edo eho codesta rivendicazione ò della Jli1'1 stretta giustizia, tanto che i fautori della li– bertà delle clonne non la llro1rngneranno mai abbas_tanza; io riconosco anche tutta la razionalità. della formula, Jlerchè, ~e liberi!\ non J>UÒ con.seguirsi senza lavoro, ò necessario conseniirc Il mezzo se si yuole il fine. Ala io <'Onte8to che, net conseguimento delFindipon– dcnn economica della donnA. di fronte alruomoi stia la soluzione della questione muliebre. ... Quando noi Jlnrliamo <lolla (Juestione della donna., noi non po,slnmo n\•erc in mente un pugno di JlriYilegiate, ma In donna. ln.vorntrice: contadina, opera.in, piccola. borghese. Orn, ~upposto per un Istante - gia.cchè l'ipotesi ò irrealizzabile - cho ogni donna nella società attualo trovi sempre tanto lavoro da IJastn.re a sè stessa, noi l'anemo, ò \'Cl'O, sottratta alln. dipendenza dall'uomo - la cui ))rotczionc elio. non può attualmente assicurarsi che n. J)rezzo delhL lil.lertà - ma 1>er assoggettarla. alla leg!{C tirnunica del salario. f.: quello che nccnde. Il mnr1wiglioso progres.,:;o della tecnica. indu..:;triale ,•a, giorno per giorno, coll 1 ince.ssnntc introduzione della macchina, SJlosscssando l'uomo della sola su))eriorità. lndi.scntibile cho hn sulla donna: la rorza fisica. La macchina caccia l'uomo dall1offici.nn e mette al Ruo podo la donna. e il ranciullo. Per tal mo<lo In donna, quest"e~<iere sociale J)er eccel– lenza., che In sol'.'iet:\ dovrebbe circondare di ogni sollc– citudinc, ò CO'ltrctta per vl\•ere a. sopprimere od alterare la sua runzrono sociale illCciflcn, la. pili nobile e la più utile: alla produzione ella dc,·c sacrittcare la riprodu~ zione. So vuol trovar po,to in questa società i11cli\'i<lua– listn1 es..cnzinlmcnto rutta per Puomo, ùe\'e farsi uomo a Slttl volta." .1.\'oi la. vcdinmo,scrivc Valletto (3), costretta a sopprimoro ltl sua funziono Rossun.le, ad alterare le suo bollo rncoltìt corobrnli femminili per nppronclcre l'arte m1lscolina o le scienze mo.scoline, a immobilizzare tutto lo rlsor.~o della sua originA-lifa psichica per model– larsi su\11\ fo!'mula l'irilo. E"!sa non può emanciparsi eho cessando <l'essere clounn. I femministi, che I)Oll31\UO dì t;o"nre la soluzione della t.uah_• 1Si1Stem11 di produ1.ionc. Questa semplice osservazione ( 1 ) l.'l1tJ1mM rl 11, frmmr; 1t(,1ionse ù J)umzu. /juggeritami dnll'incon-;eguenza degli a""er-.ari dell'cman~ la~.,.:•;~:... ~~i!,~:~'.·""''' "" 11 "<wrr: " 1111111 "P<>' 1 " d,u·,,omo <t)r~•.,~ 0 cip:tzioue 111ulic1Jre,ac,1ui-.la uu \'alore iua:.JJCttalo. I \JI .-.w1-.11.-,mrt .,,.,,w11~mr.

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