Critica Sociale - Anno X - n. 17 - 1 settembre 1900

B 266 CRITICA SOCIALE elettorale assurdo) non sostenuta dal consentimento popolare, anzi minata dall'av,•ersione sorda delle masse analfabete - ma non per questo idiote - di quegli stessi Collegi, dai quali Ja maggiornnza viene. rrutto questo è vero. Ma è anche vero che le Abbe (Jarime e le battaglie ostruzioniste non avvengono ogni giorno; non si clànno ogni giorno degli avveni– menti, che per·mettano ai partiti democratici cli im– porre la loro volontà alla maggioranza legale, uè un paese può continuare per tutta J'eternib\. ad esau– rjrsi in lotte violente fra una minoranza legale debole padrona ciel Governo, e una maggioranztL reale forte esclusa dal Governo. Noi lavoro legislativo 11ormalc 1 nella pratica amministrativa giornaliera, un Ministero può infischiarsi allegramente di tutte le magnifiche elezioni settentrionali, sicuro com'è che negli appelli nominali tanto vale il voto di Alberto Agnello Casale quanto quello di :F'ilippo 'l'urati; o dicci elezioni iuaffiose della SiciJia occidentale vogliono dire dieci YOti, mentre una elezione moralissima. di i\[ilano o cli l'orino vuol dire semplicemente un voto. Per tal modo il Governo centrale può permettersi tutti gli arbitrii e tutte le prepotenze: l'importante ò che non faccia corbel.lerie troppo grosse e non provochi gravi resistenze nell'opinione pul,blica. A patto cli a,,ere <1uestc cautele, un ministro potrà. sciogliere tutti i Consigli comunali del Nord: i dc~ putati del Sud gli voteranno la fiducia . .8 d'altra parte i1 medesimo ministro 1>otrà.commettere nel Sud Je maggiori prepotenie, potrà distribuire porti d'armi ai camorristi e ai maffiosi, potrà. lasciare le amministrazioni in mano cli sindaci delinquenti e di assessori 1aclri, potd~ fare le elezioni con Ja, 1>illspu· clorata corruzione possibile; al momento del 1·eade rationem accorreranno in aiuto ciel ministro a rin– forzare la deputazione meridionale i deputati mode– rati del Nord; e se le plebi meridionali, prive della facoltà di manifestare legalmente e alfabeticamente la loro stanchezza, si ribellano alla fame e bruciano qualche ca.sotto daziario gridando: vivct- il rei, ! sol~ da.ti settentrionali, che non conoscono il !\[ezmclì e lo disprezzano, son lì pronti a reprimere; e i depu– tati moderati del Nord ad approvare. _[moderati del Nord hanno bisogno elci camorristi del Sud per 01>– primete i partiti democratici del Nord; i camorristi de] Sucl hanno bisogno dei moderati del Nord per opprimere Je plebi del 'ud. Supponete ora che nell'Italia meridionale vi sia il suffragio universale; supponete che l'esercito, inca– ricato di difendere l'ordine pubblico nel Sud, sia formato cli contadini meridionali, anzi, che ogni con– tadino debba difendere l'ordine nello stesso paese in cui è elettore; supponete che gli interessi locali vengano discussi non a Homa in Utlici che nessuno conosce, con criteri di cui nessuno sa nulJa, ma ,,engano trattati nel Comune o nella ]legione inte– ressata. e suscitino J'attenz.ione cli tutti e tutti sieno invitati acl occuparsene per via del re{erenclmn; date insomma all'Ita.lia meridionale una costituzione fe– derale. l~ poi sappiatemi dire a che si ridurrà. dopo qualche anno il potere politico dei latifondisti. Pochi cli numero, ignoranti e disadatti a qualunque serio lavoro, absenteisti e sconosciuti da tutti i loro sot– toposti, privi della stessa forzi~ materiale - ultima. difesa delle classi conservatrici - dovrebbero presto o trasformarsi o perire. U proletariato si eduche– rebbe ben presto all'amministrazione locale, spintovi dal suo interesse immediato; la piccola borghesja specialmente professionista, che oggi gravita intorno alla classe Jatifomlist~\ dispensatrice dei favori del– l'onnipotente Governo centrale, assumerebbe imme– diatamente un atteggiamento autonomo; la. ricchezza ciel paese, non pÌll emigrante al Nord in forze\ del– l'accentramento amministrati,•o, rimarrebbe nel paese, ,,i provocherebl)o le necessarie trasf'ol'lnazioni agri- cole e industriali; l'aumento generale del benessere renderebbe pili sana la. vita politica, meno aspra e feroce la lotta per l'esistenza.i in pochi anni il )lez– zogiorno diventerebbe nella vita italinna un ma– gnifico element.o di progresso. La Sicilia- scrive\'a. il Sonnino nel 1876 1 e noi aggiun– giamo: Pltalia meridionale - lasciata a sè troverebbe il ri– medio: stanno a. dimostrarlo mo\l.i fatti pa1·ticolMie ce ne assicurano l'intelligenza e l'energia della su,t popo– lazione e l'immensa. ricchezza delle Rue risorse. Una trasformazione sociale accadrebbe necessariamente, siil. col prudente concorso della classe 1.lgiata 1 Riaper effetto di 1.rnaviolenta rivoluzione. ~la noi, italinni delle a.ltre provincie, impeclendoche tutto ciÌ) avvenga, abbiamo le– galizzato l'op1>ressioneesistente; ed a.ssicuriamo l'impu– nità. [11J'oppressore. Nelle società ll\Oderne ogni tiranniit della legalità ù contenuta dal fimore di una. reazioHc a.ll' infuori delle vie legali. Orbene, in Sicilia (e si puè, clil'e nell 1 ltalia mcridion:tle), colle 110:-.tre istituzioni, mo– dellate spesso sopra un formalismo liberale anzi che in• fonnr~tca. un vero spirito di libertì1,noi abbiamo fornito un mezzo alla classe opprimente J)er meglio rh·cstirc di forme legali l'oppressione dì ratto, che g-i:\ prima. esiste\'a, co!Pa.ccapa.rrarsi tutti i poteri mediante l'uso e l'abuso della forza 1 che tutta è in mano smL;ed ora le prestiamo mn.n forte per Msicmarla ('Ile, a. qua.\unque CC'ces-;o SJ)ill~f\ la sua. OJ)JU'essione, noi non permetteremo alcuna specie di reazione illegale, mentre dl reazione legale non \'e ne può essere, poichò la legalilù Pha in mano la classe che domina. · Dunque l'intervento negli affari mel'idionali degli " italiani delle altre provincie,, - cioè l'uniti\ am– ministrativa e militare - assicura l'impunità agli oppressori, legalizza .la oppressione, impedisce ogni reazione legale degli oppressi, schiaccia ogni reazione illegale; le masse mcriclio,lali abbandonate a sè stesse - cioè liberato dalla. camicia cli forza dell'unità. e autonome in una costituzione federale - trovereb– hero legalmente o illegalmente un rimedio. i\lc1 1 se nel Sud i IHtifondisti si troverebbero per htl modo privi del ::iosteg·nodei moderati e dei sol– dati nordici di fronte alle masse, illJO stesso modo nel Nord i moderati si troverebbol'O soli e senza di– fesa cli fronte ai parr.iti democratici. Se Ja democra– tica Lomhardia avesse un Parlamento rcg'ionale, per– f'ottameutc autonon10 nella sfera delle sue attribuzioni, incaricato di trattare tutti gli affari regionali - f'cr- 1·ovie,viabilit.ì, acque, distribuzione e riscossione delle imposte, no111i11a degli impiegati civili, di tutti gli ufficiali dell'eHercito re~io1rnle 1 salvo gli ufficiali su– periori, istruzione, ordine pubblico, giustizia, ccc. - che CO$a avvenebbe allora dei modera.ti Jombarcli? rn un,~ settimana non ne resterebbe pilt neanche il seme. Accentrate la vita amministrntiva a Roma e i rea– zionari conquistano immediatamente la maggioranza. legale; rondeteht autonoma. nelle circa t.renta regioni italiane e in molte regioni Ja reazione sarà. sgominata. a un tratto> nelle altre sarà. per essa il principio deJ\a fine. · Certo, anche dopo questo frazionamento della vita. amministrativa, settentrionali e meridionali continue– rebbero ad incontrarsi nel Parlament.o centrale, di– fensore della. uniti\ politica. del paese, rappresentante della. nazionalihì italiana. cli fronte alle altre nazio- 1111lità. )fa in quali diverse condizioni gli italiani si incontrerebbero! non pili dovrebbero lottare fra loro ))CL' sottrarsi vicenclovolmcnte la rnaggiol' quota. pos– sibile di bilancio nazionale; non piì1 il partito domi– nante potl'Cbbe ctist.ribuir favori a questi e a quelli corrompendo gli avversari meno coscienziosi con Ja. concessione cli impieghi, di strade, di bonifiche, cli premi ingiusti e immorali; non pilt i deputati venderebbero il loro voto a politiche militari e inter~ nazionali rovinose poi paese in compenso del trnsloco di un Delegato o dello sciog-limento cli un Consiglio

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