Critica Sociale - Anno X - n. 10 - 16 maggio 1900

B 148 CRITICA SOCIALE UN'INSIDIA f.:, non voluta, crediamo, dn chi In pensò, In Jlroposta <lcll'on. linzzaro formulata nella. Anloloyia. l~gli OJlina che, a dirimere ogni lotta, la Camera sospemla le ri– forme al regolnmentochcpretorHIC1tJ>J>romtc 1 e affidi a unn ('ommissìone, composta dei presidenti scaduti ed in carica o dclrnttunle presidente della Oiunta pel regolamento, on. Sonnino, cli proporre riformo nuo,•c, eia discutersi e 1:Jlarsi (i-cri\'inmo in corsivo questa parola che fu ad arto sottaciuta da alcuni giornnli reazionari) entro un gioruo determinato. Non sappiamo che accoglienza possa a"ere simile Jlro– Jlostn, ,1ncchò gli urflciosi, cho un momento l'hanno ac– carczwtn., sembrano oggi ricusarla, o \'on. Lucchinl in– ROrsosdegnosamente nel suo discorso contro i compro– messi " scogitati chi,qualche nnimr~eclettica,,, accogliere i quali sarebbe, per la. Sinistra, un " tradimento ,•erso :--t' stes.<1a ii· Quanto all'Estrema 'inistra, non ))UÒ essere 1lu1Jbioil suo pensiero in JH'0110:,ifo. :-;ottonpparenz1Ldi sospcnsii:a, la pro1losta r,azzaro viene n mettere subito in vigore precis:unento quell'art.. 89•bis cho ò il rendente pi1'1arftlato della ghigliottina J>arlamen– tarc. Di piì1 1 :midandoci dalla J>Oclerosa trincea di legalità nella c1unle ci ha messo In truffa presidenziale, ci con– segna, mani e J)iecli legati, a un sinedrio cli vnlentuo– mini, quattro dei quali (Crispl, Sonnino, Colombo, Chi• naglia) reazionari accaniti, duo malflcli (Villa. e J}ian– chcri),duesoli fidati amici clilibertà (Coppino e Zanardelli). J quali tutti se poi, per inammissibile ipotesi, facessero ))roposte Mcettabili 1 questo naufragherebbero nel volere della maggioranza, restituente, cogli emendamenti dei suoi CamlJra.y-Digny, quelle proposte che pretendo di ,~,·ere già. una YOlta.approvate. i,; 11erc1uest-0così splendido affllrO si invoca la com– plicità o il ))Incito nostro. '.l'anto valeva che !'on. 1,az– zn1•0chiedesse il permesso della strage agli innocenti del Brefotrofio parteno11eoI li.LE ]~oo. POLEMICHETTE INFAMIGLIA Nulla ci l)arebbe più grato cito indugiarci a discutere coi nostri runici carissimi Salvatore Barzilai e Na11oleonc Colajanni. Il J>rimo, nella mv;sta J)OJMlare e nel discorso di noma, si dolse di noi che II vestiamo il cilicio, riempiamo l'aria. di lamenti n e diamo II a1>pare11za (li scoufltte alle conquiste effettive ,, (il ritiro del decreto-legge e dei JH'OV· vedimenti politici). J,'ors'anco ci aclditb fra. quegli aff1,– ciomulos delle corride che protcstnno, delusi, se non veg– ~ono squarciare la 1mncin n numerosi cabtdlos. L'altro, nella stessa Rivista, ci accwm di ,1a1tonismo e di aver dimenticato <1uelle " lezioni di cose ,, che sembravano averci fatto tanto 11rofltto. O corno mai - ci chiede - tanto pugnace fervore, tu, che sni che il paese non ci seguirebbe alle pugne, e che, quando pur nne·nne (nel 0$ 1 ad csem1>ìo)che qualche COf:a. cli risolutl\•o si minac• cl~,i~~iep~~~~c~i~r~1 1 n~1~ 10 ~~1::n~:~~ 1 ~~ii argomenti e ai pnrngoni (ahimè, sopratutto paragoni!) di cosl intellet– tunli o amabili censori. Scnonchò, allorquando questo noto ,•erranno in luce, i fafti nuovi a,•rnnno già distratto li~ pubblica attenzione dallo nostre i·crbali contese. A cho 11rò una. polemica retrospettiva? 'l'auto )lit't che i due critici, ))Or naturale impulso llO· lcmico, ci fan dire assai più che noi in realtà non di– cemmo. Di un nostro " dissenso dalla grande ma,:gio– ranza d<'ll'Estrema, J>alesato encrgi<"amcnte nelle ultime riunioni delln Sala Hossn n ò il primo Colajanni ad informare la gente. ~oi ne tacemmo n. disegno (nò chi noi sa11cssc JJcr altra via poto,·a indovinarlo rra le nostre è:I o righe) non solo 1>ersolidarietà doverosa., ma 1>erelemen· taro onestà. Quali che ressero e siano le nostre propen– sioni, noi non JlOtremmo, senza ciarlntanismo, recisamente affermare se la soluzione adottata dall'J~strema i.I3 aprile sin stata buona. o cattiva; In battaglia ò solo interrotta, gU orro1·i, se mai, riparabili o ammn:estratori; l'esito de• tlnith•o soltanto giudicherà l'insieme e gli episodi clell1~ lotta. Nè, se errori vi furono, noi intendiamo sccvrarcenc: chò essi risalirel>be;:o JJii'1indietro cli quelle ultimissimo sedute. Già chiarimmo la II J)Sicologia ii <:he 0 1 indusse tutti nella tentazione delle lusinghe dOJ)Ole dimissioni presidenziali e ci acchetò J)er In. rielezione e per le trat– tative sul \'Orbale col traditore Palberti: che fu il primo bottone male allacciato. Omio il nostro consiglio, forse, ru tardo; Q bugiardo, o almeno conruso, l'antivedere. Comunque, fummo e siam lungi dal menomare impor– tanza alla solidarietà cli R.ltte le Sinistre nell'esodo so– lerrno clall'aula.. l"i"una cambialo a due firme, delle qunli rrn qualche giorno saggeremo il ,•alorc. Nò 11resumemmo, da 1111 diverso nostro contegno, una "ittoria immediata. Fo1·sone uscivamo rott-i, nel senso flgurnto e noi proprio. Nou ci pareva un gran malo. Non scrh,emmo, come suppone Colajanni, che tutto rnrmcggìo dei provvedimenti politici fo:,5e,fln dall'iuizio, un diabolico tr:rnello cl<:;llamaggioranza per carpire il re~olamento. Scrivemmo che, lo circostanze aiutando, no ))rOftttò. Partì 1>crtrovare le luclie e sCOJJersel'America. E che America! Po,·er'a noi se la lasciamo approdare. Qui Harzilaì 1mò protestnro <1uantovuole: non ci smuovo dal nostro JHmto.Sforzammo, un 110 1 ad arte, la nota ciel pessimismo per reagire all:L corrente illusionista che moYeva a grida <li vittoria, ch'eran sarcasmi. E il II ci– licio " non fu tutto invano: In. corrnnte, per ,•entura nostm, s'ò sbaldanzita. Dica pure l'nmico Barzilai (qui gli evvivci entusiastici 11011 gli 11oto, 1 ano mnncnre) che in• tanto decreti e provveclimenti sono,1Jer oggi, scomparsi; o infine si vive e si lotta giorno per giorno. Insisto: ,,ittoria non fu. La. 110.rola. \'era è ancora del manircsto: " PEstrema Sinistra non si proclama nò vin• citrice, nè vinta. n ì.\ligliorò, uscendo dall'aula, la propria. J)Osturn.strategie.'\? Discuti bilo: ma ,•ittoria no. Questo, delln nostra vittoria, è oggi l'argomento dei nemici, che, dopo aver gridato alla nostra nutosconfltta, oggi, mutato registro, ,·engono a dirci: a che minacciato tumulti? non aveste, col ritiro dei provvedimenti, tutto quello cui mi• ravate? (Ossia: siete l'incit9ri). Mn, perchò ò dei nemici, non può essere i I nostro nrgomcnto. :Nè grande, nè 1>iccinn 1 nò mediocre vittoria, se - mi ripeto - ci han reso il borselliuo dopo averci sottratta la chiave del forziere. Ma il peggio (fpli parlano i ratti) è che il borsellino cc lo resero vuoto. :Mentre, ftnchò il decretone si disse in ,,igore, era. blandamente applicato e dimenticato il pili SJ)esso; non mai fu così Yivo come dacchò un decreto reale ne certificava il decesso. Scor– riamo le gazzette: ogni giorno riunioni molestate, vietate, <lisciolte. Chiedete dell'associnzionc ai compositori Yene• zinni; li accusano di contra,•venzione al decreto ... che non c'ò più! Dacchò parve metter giit la s11ada 1 la rea– zione raddo)) pib di bnlclanza.. Ed è naturale. Se, fluchò il decreto a., •eva.da passare in legge, conYenh,a disanuaro i nemici col mostra rlo mite o bcnm 1 olo, oggi c'è im•eco da rassicurare gli amici, impensieriti <lell'nppareuto ri– m111zia.C'è eia dir· loro: coraigio ! senza legge, contro I!~ lc~gc, siete serviti Msai meglio. " Ala. intanto non c'è la leggo coonestntrice. n .Argo– meuto eccellente; solo minaccia di arrivare in ritardo. Fu buono tìnchè la tribunll parlamentare em libera allo J)rotcstc. Oggi gli pende sul capo In. ghigliottina. nesi.itcnzn? Tutti d'accordo. Lo è, malignano, persino ;i~)l~~~1~tf:,~~i~? s~~~:) 1 ~~\~ 1 ~~ 1~:c1~~7i~o:~~l~eu1~!~~::~~s~r~~ l\la. il lcm1>0,il modo, ooco il 1H1nto.Xon si tratta, no) del hel gesto, del colpo di sccnn. Si trntta della. sostanza. l,a questione, cacciata dalla porta il 3 riprile, ritorna tale e qunlo il 15 maggio. Colli~ rci-ih,tonza iionerica o 11011 q11aliflcata 1 1'11micoJJarzilai può polemizzare a perdifiato colla 'l't"ilmna, che gli chiedo: come mai, l'npoloiia dell:~ ritirata di ieri per promettere In resistenza domani? !.'nitro rimbecca: appunto, ci si ritirb Jler prendere la rin– corsa all'assalto. J~ hanno entrambi ragione. .Ancora un rigo a Napoleone Colajanui. 1~ungi 1 dici, dt~ noi il maligno sospetto che alla. Camera si ,·olesse rn1>· J)rcsentare a buon mercato la ))arte dell'eroe! Jl sospetto non è tanto maligno. lu Italia. si ,,uolc un po' la rivolu-

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