Critica Sociale - Anno X - n. 3 - 1 febbraio 1900

CRl'l'ICA SOCIALE i. Istituzione di bagni e la,·Rtoi pubblici; S. ('reazione di 11wwtorii J>Cr i b1un1Jini e gli 01•erai; 9. Henlzio di consultazione btiudlziaria gratuita 1>crle questioni interessanti gli opemi: 10. nctribuzione delle cariche municì11ali :\I tm,so 11iì1 atto dei salari operai. Qunnto alle altre orgcmiuRzioni sociali,;te, non cOn'ita. che Fii sifrn date 1ft pena ,ti u11 proµrnmma <1t11tlrsln~i. Tutto il sociali .:mo del Jlunicip\o di l'nri ,r.ri si è sin qui c:-trin-.('cato sbattezzando IO ,•ir che port.wnn nomi ,li santi e :.u',.-.idiando su Iarjta :-cola tutti i Raffaello {' i )lichelangelo scono-.ciuti di cui formicola hl b1tltt .w.,cde di )lontmartre. Su di un t,ilnnclo toti\lC che raggiunge lit cirr11enorme, compreso ciò che la città pag11, allo Stato, di :1r,o milioni, le eoutribmo:ioni dirette i,On rap1>resentatc tlnlln cifrn esi~ua dì 31 milioni, mentre il dazio consumo frutto, esso solo, '1.H milioni. 11 ,\luni('iJ)iO cli l'itrigl, lit cui nm111inistrazio11crai-to111\ o spoudorc('Oia non ftl onoro ni ,,;orlnlhti che \'i llicdono iu maggioranza, ha contì– nm\nu,nte bbogno di dentno 1 ed è noto come il ~lazio cou~umo si presti meglio di qualsia;;;( nitra ìmpoita il non filr Rtrillarc i contrilnH'nti. ~follo i-J)nzio di 18 1l11ni le i-Jte:,C del }lunicipio di 1•nriµ-isi llOno rnddopJ)inte. I --alari cle~li impic~nti e def1li operai 1li1>0ndentidal .\lu– nicipio furono elevati a cifre di privilegio. Jl :llunici11io ha crento una quantità di 0Jll"re pie, ili dubbia utilità, moutrc avrebbe potuto tentare nei limiti <lolla le1,t~e uun rHorma flscnle. Ila ratto cNto del beno ad nlcu11(' e1ttcgorie di operai, ma l'ha fatto n !tJle;;;edegli :-tes;;;i OllCrn\. Il eniO elci Comune di Parigi non ò isolnto. Giova dire francamente cho tutta l'otlera tlel socinli.:mo nl potere murti<'Ìllale si è risoluta, in Francia, in una certa estcn– ..,\one dcll'a-.sistenza ~oeiale, mrntre i.i trascurò comJ>le– tnmento In. creazione cli nuovi organi di tra-;formaziono sociale. Il )runicipio di P:nlgi lnscin. tutti i suoi scr\'izi comunali in mano n compagnie mono1>0li1.zatrici, che hanno imJ>O'-tocondizioni oncrosi.s;;;ime. I lamenti del pu!Jbllco, per quel che pagn o ))Cl modo nel q,uale è S(•rvlt.o, sono inflnit,i e quotldhu1i. Basti riconh\rc, per tutti, i ser\'iZi di trasporti interni o dello acque . .Nò H )lunicipio può 1,en!Snreseriamente 1uluna rirorma,a\'endo i11otecato la metà ciel suo bilancio per debiti onerosi in– contrati ))rima. Xegli nitri Comuni soclnlisti le cose non ,•nnuo coiì male, ma un confronto è impo;;;.:ibile rra es~i ed i Comuni inglesi amminhtrnti dai r11clicnli.A.ccenninmo a Roubnìx e<In Lilla. . .. 11C'onsiglio mnnicipnlo l-iOCil\listndi Houbaix, entrato i11funzioni nel 1892 1 si trovò Innanzi nlln questione ciel dazio-consumo, il quale fruttava annualmente al Comune circa a milioni di lire. I ('omunì in F'rnncia gotlono di un 1 a\1tonomhl anche minore eh(' in Italia, nè 1rn11110 il diritto di creare nuo,·e imJ>O'lte.Ora, l'abolizione del dazio corbumo nnebbc importato un deficit grnvi~imo, pari ni due terzi del IJilnncio (compJe;;;sh•nmcnte .'.J milioni). l)ov(' tro,,nre i mc1.zi J>CrSOJ>J)erirealle SJ>eseordinarie cd n quelle strnordinari(' 1 reclamate dalla esecuzione del JJrOgramma di Lione? JI Consiglio socialista di noubnix i11enrlcò una sua Commbsione di ri\ 1 edere la tariffa dn– zittrin, che spinwn il 31 dicomhre 1802. J,n Cornmissioue l}l'escntò, 1 1 8 luglio del 1893, UII eh\• bori\to disegno, nei cui coniò!ldornndo si legge,·n: ~ Noi avremmo voluto francamente entrare nella ,•ia della ~01,- 1>res ..ione ciel dazio consumo, s1>ecie sulle derrate ali• montari che son di consumo Jlopolnro; dolorosamente, in pre;;;cuza della nece,;;;ifa di equilibrare il bilancio, di cui il tlnziO-<"onsumo rapprcientt1 In ri-;orl)a 1>rinci1>ale,e tli a----ieurare il funzionamento di i--tituzioni che ci stanno a cuore: la refezione seolihlicn, per C~C'mpio, noi do– vemmo 1mcrittcare le ~opprC'.: ..ioni o ri<luzìoni che ci :-Ja– relil>c J)inciuto 1>roporvi.•~ l.,c moditlcazioni proposte :,i ri,oh•ovnno in un tlumento di :?:?i mila franchi, da. un lato, e in una riduzioue di iH mila rrnnchi, dall'altro, eioè in un aumento di H,0.000 frnnchi. Inutile dire ehr ,rii aumenti si rifNh·ano n og~('tti r<'Jrntnti di cono;umo di \u;;;;;;oe le riduzioni ..i rirerh•nno n o:,.,getti di con• :-umo JlOpolare. ('o .. ì il pollame, che :-otto la ,•ce1'11in tunmlnlstrazionc nve,•n. rruttnto sr,oo fran('hi, con la re• ,•isio1ll' delle tariffe ne gitt.ò i009 j le oi-trichl', che nel IHO:? fruttaYano :?04~ rranchi 1 nel 189~ no cla,,ano 3if:IO. Quanto alle nlfrl' riforme, il )lunicipio cli noubaix iseri.:.,e in bilancio In sommn <li :l000 frnnehi i>er bll/,\'lli l,(l'fltuitl ogli in<ligeut.i, e so\'rflt,utto 1,i .llfo,·zòdi attuar<' In rofl'zione scola .:tien. Htab\l\ la rt'trihuzionP, ntl un ta•i:..ominimo, delle cariche muniei1,ali 1 ""iluppò la be– nC'tlrenza n favore dei Jlo,•erl, ntth·ò In riduzione dC\I(' oro 111 lavoro acl 8 per tutti gli im11iegnti f'd 011erni di- 11e1Hlcntidal )lunicil}iO, 11111 non potè e;itt'111lere la riforma fl1,.l'li OJlerai di1>endenti daErli 111,pnltatori di O))ere muni– ri1>ali, ))erchè il 11refetto annullò la elau,;ola corrispon– clenfo. Creò infine una "città d('lle ,,cdo\'t> ., , cioè nlle.-,lì :J:J ea8C l\ disposizione di VNlove cli OJ)Cl'llicon ligll, i qunli fo;;;-,ero,ner l'età, inenpn,·i nl la,·oro. Obbligò gli Ulllei cloll'as.:i<;tenza pubblica a soccorrere anche le tJrO– :-;tituto-maclri, le qu:1\i 11rimncrnno eschi-,e da ogni aiuto, e,1 nttuò In, hticiz1.azione tlegli i:-titutl cli heneficenza. Fcrmiomoci un i.-,tante ~ulla rC'fezione :-colastica. Of1~i giorno, 12 .;cuole materno e 11 :,cuole primarie ~odono a Houl.inix il hc•ncflcio della rf'(ezione. Dal 2:1dicembri" 1892 al :11 ngo-;to 1893 :-;idi ..trihuirono 161.l;s:! Jln5ti, i <1uali importarono la sJ)e.:a ~e~uente: Alimenti I.. :?0.~$1,i:1 PN,onalC' ., i.120 1 82 Utcn:-ili r,.f:.-,:?,1:! cio(\ in tutto, :1:J.G:)4 lire e G9 reute.:imi. r,o svilu111>0 cli quC'sto sen•izio fo con.si1lere,•olr. Tutta l'annata 189:! co-.tò al .'lunicipio i:J.(;00 franehi; nel 189:l il ~rvizio ,·enne e:-te..o e la SJ>e.:.:n crebbe a 9:?.000 lire; nel 189-1:-u))crò le t:?0.000. Ogni ragazzo riceve ogui giorno, in media: :?:,<'Cntilitri cli buon brodo, 30 grnmmi ,li earne 1 100 di J}Atatt', 60 di legumi 1 40 di JlRlle e I decilitro di hlrra. I rAgazzi, i t'Ui parenti sono con ... iderati agiati, ottengono lo stes<;o J}asto JJCr rn o 20 centesimi) a seconda ,1e11 1 ot~. Il Municipio di nonbnix eurò JlOihl distribuzione d<'IIC' ,•r;iti nl fanciulli poveri. l)urant<' il 189:, distribuì: 700 cappucci 800 pantaloui 2 W0 mnglle di lana -1600 paia cli calze f:1200pnia di '-CllrJ)Ctte 2860 cami('IO :?000grembinl i. In tutto: li.9i0 o~etti 1 rnp1,re'<t-ntantl una somma di :?:!.i80 franchi. Bisogna agt,tiungere che 11ueste distril>u– :doni si fncev11.110 n.ncho dolio scuoio clericali, che J)er tnl guisa facevano ,•ittoriosnmonte Il\ conoorrenztl nlle' scuole di Stato. J\ 11unici))iO1'0Cinli;;tn,dnndo una grande e.,tc1blone a <t uesto servizio, strn1>J>Ò alle congregazioni religiose molti ragazzi, che la miieria avrebbe i-11i nto nd andare là dO\'C pote,·nno s))erare qualche piccolo aiuto. Le scuole clericali hnnno ,•i-.to, infi\tti, con'iidere•

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