Critica Sociale - Anno VIII - n. 17 - 16 ottobre 1899

268 CR ITIC.l SOCIALE i nuovi eletti nei Consigli comunali si impaludassero nella melma. attaccaticcia delle amministrazioni locali, dimenticando, per le preoMupazioni del bilancio, i loro programmi riformistici. Ma. uscir fuori da.i lacci della legge, iniziare un'agitazione larga cd intensa, affron– tare la. lotta col potere centrale, non può essere l'o– pera. di un partito solo e ehe ha. soltanto conquistate interamente poche borgate. O l'agitazione polrà. farsi simultaneamente in tutti i Comuni radicali, repubbli· cani e socialisti, o sarà destinata a rimanere sterile ed innocua. Avverlimento questo a. tutti coloro che, per timore di nuovi contatti coi partiti affini, preferirebbero il vivacchiare sonnolento delle amministrazioni socia– liste, riguardose tra la paura di uno scioglimento e la inetflc&.ciadi un'agitazione anti0scale che non andrebbe al di là delle solite vaghe geremiadi quotidiane. i. b. LA TEORIA DELLA MISERIA CRESCENTE IV. Già. le considerazioni sin qui svolte ci autorizzereb· bero per sè sole &parlare di diJrusione del!&.miseria, dell'asservimento, della degradazione, dellosrruttamento. Ma la rrase di cui ci occupiamo può.intendersi altresl in un terzo signiftcato. Finora ci occupammo solta.uto della classe dei sala– riati; Marx però, nei pare.grafi sulle tendenze dell'ac– cumulazione capitalistica, parla anche d'altre classi del popolo. D&to che i proletari si trovano in condizioni di miseria e d'asservimento, la miseria e l'asservimento di tutto il popolo dovrebbero crescere nella stessa pro• porzione dell'aumento del proletariato in confronto alle altre classi popolari i e il r11.tto ·ch'esso aumenta in ogni luogo è in.,ppugnabile. Ma l'aumentato numero dei proletari nel popolo non è esso medesimo, alla sua volta, se non un sintomo; è però insieme una nuova causa di crescente miseria nelle altre classi popolari. La quale nasce in parte dalla proletarizzazione e dal!& degradazione di queste, estendendone poi sempre più gli etrelti sino a spingerle sotto il livello della loro esistenza normale, grazie alla concorrenza. del loro la– voro nella grande industria. Nelle regioni conquistate èli fresco dall'industria ca– pitalistica e nelle regioni confinanti - presa. la parola. e regione> nel signiftca.to economico e geografico - quest'influenza del capitalismo romentatrice di miseria. si manifesta. con· particolare energia. ed intensità, in guisa da produrre non soltanto miseria sociale, ma profonda miseria tisica, vera e propria rame, privazione del necessario, completo esaurimento. È questo un fenomeno conosciuto od altresl gene– ralmente riconosciuto i ma l'economia borghese si dà. pur qui il conforto ch'e1:1so non sia se non transitorio, che non rappresenti se non uno stadio di transizione, al quale sussegua l'elevamento delle oppresse classi popolari. Per particolari regioni ed industrie ciò è vero, ma non vale per la societ_,àcapitalistica complessi vamente. Un elevamento al di sopra della. miseria fisica si veri• fica certamente o tosto o tardi in parecchi ceti di salariati; ma il sistema. capitalistico di produzione tro• vasi in permanente progresso e va conquistando con– tinuamente nuovi rami d'industria e nuove regioni, i cui padroni indipendenti di piccole industrie precipi– tano nel proletariato e nella miseria; e siffatto processo non può arrestarsi se non insieme al sistema ·stesso di produzione, alla cui esistenza appunto è ·condizione Bl rt e essenziale il costante allargamento del sue campo d'azione. L'economia borghese si consola. poi nel constatare la diff'usiono anche attualmente della piccola industria. Il che è vero in tatto ma, nonchè ·contraddire, suffraga anzi la e teoria dell'immiserimento >. Appunto i pic– coli merciai, i piccoli esercenti, i piccoli proprietari, vanno sempre più immiserendo e, j,ur elevandosi meno rapidamente che non nella borghesia, il tenore di vita dei salariati è superiore, almeno in certi ceti, a quello dei possessori di piccole industrie. Le individualità in apparenza indipendenti, isolate, vanno mano mano ceS• sando dal tormaro l'anello di congiunzione tra. bor• ghesia e proletariato, per divenirlo tra salariati e pez– zenti ; ed è ad esse, non già a proletari, che dà vita. lo sfogo sempre più abbondante della sovra-popolazione. Cosl si rinnova costantemente la piccola industria, tro– vando nuove reclute, per quanti vuoti possa portare nelle sue 0le la bancarotta sempre più disastrosa. Essa non si eclissa, è vero, si esaurisce. Ma più rapido, più evidente , più incontrastabile che non nella piccola industria, è l'aumento della mi– seria nei paesi recentemente aperti al regime capita– listico. Si potrà torse pensa.re che naturalmente debba poco interessare agli operai tedeschi, inglesi, trance.si, americani il conoscere ciò che avviene all'estero, dacchè essi sono uomini-modello dal punto di vista dell'etica economica, provvisti cioè d'un egoismo sano e miope. Che be. loro da importare se la rame e la miseria a.u• mentano in Italia, nelle provincie sia.ve ed ungheresi dell'Austria, nei paesi balcanici, in Russia., in China, nelle Indie orientali 1 Dal momento che le loro proprie condizioni migliorano, qual motivo hanno di lagnarsi della società capitalistica 1 Senoncbè questi ramosi e uomini pratici » e e mo• . re.listi > dimenticano che non v'ha paese, ove non siano plaghe trascurate dalla grande industria capitalistica, che ranno mostra dell'immiserimento più esteso. Se l'Irlanda abbia. ormai cessa.lo dal trovarsi in tali con– dizioni rispetto all'Inghilterra, è molto discutibile; la continua diminuzione della sua popolazione non lo prova. La Germania ha ancora la sua Slesia, l'America i suoi Stati del sud. Ma d'altra parte la solidarietà in ternazionale del proletariato non è punto una vuota congettura. Più profonda la miseria. in alcune regioni, più elevalo il tenore di vita uelle altre, più sviluppati I mezzi di comunicazione, tanto maggiore è l'emigra.• zione delle masse immiserite verso i paesi ove il tenore di vita è superiore. Regna la miseria tra le plebi ita– liane, slave, polacche1 Ed ecco ch'esse se ne tanno esportatrici in p&esi di maggior civiltà, ove la resi– stenza contro le tendenze degradanti del capitale è più sviluppa.ta , - e questa civiltà combattono, e indeboli– scono questa. resistenza. ... Come vedesi, Il problema. dell'immiserimento nonchè semplice, è assai complesso. L'immiserimento assume le forme più disparate o ciascuna di queste ha atteg– giamenti particolari, tutte però banno per ultimo ri– sultato l'acuimento degli antagonismi sociali e della lotta proletaria. contro il giogo del capitalismo. Notammo come il sistema capitalistico di produzione crei là, ove abbraccia un nuovo ramo d'industria op– pure un nuovo paese, una enorme quantità di miseria /ì&ica. Nei rami d'industria. o nei paesi ov'esso ha rag• giunto un alto grado di sviluppo, le resistenze contro l'immiserimento /bico riescono sempre, particolarmente

RkJQdWJsaXNoZXIy