Critica Sociale - Anno VIII - n. 4 - 16 febbraio 1899

62 CRITICA SOCIALE le modificazioni già avvenute ci dimostrano) che i mutamenti si compiano nell'assetto economico. Così, riguardo all'obbligo della verginità fuori del matrimonio (che l'autore crede finirà coll'jm– porsi anche ai maschi), è facile rispondere che, se esso è sorto per la causa economica che pill sopra, riferendo uu'opinione dello stesso 'l'illier, abbiamo esposta, esso si attenuerà e forse sparirà, quando la preoccupazione delle « conseguenze •, gravi di peso economico,non avrà, in un nuovo assetto so– ciale, più ragione di essere. Quanto alle unioni libere, cioè non sanzionate dallo Stato, l'autore ammette che finiranno col pre– valere; ma (si noti) soltanto se trionferà l'indivi– dualismo contro il socialismo, perchè con quest'ul– timo sistema« a un primo periodo d'assoluta libertà di matl'imonio, ammessa in reazione allo stato di cose attuale, succederà prestissimo un altro periodo d1 severa regolamentazione » (pag. 208). Ora, per giudicare di ciò che faranno • i teorici del socialismo », non abbiamo finora che le loro parole e i loro scritti. È dunque per lo meno cu- 1·iosoche, mentre i socialisti alfermano che nel loro sistema le unioni matrimoniali saranno libere e non regolamentate dallo Stato, da questa afferma– zione si voglia trarre la illazione che la verità sar~ precisamente l'opposto. Che se l'autore fosse stato condotto a quella convinzione dall'esame di tutto il complesso del sistema dei« teorici del socialismo», indipeudentemeote dalle loro considerazioni riguar– danti in modo particolare l'assetto famigliare futuro, noi obbietteremmo che non si sa vedere come il recare in proprietà comune i mezzi di produzione, e sia pure, se si vuole, il regolarizzare pill sti·et– tarnente l'amministrazione delle cose, abbia. a fare colla libertà di matrimonio. L'autore qui si è la– sciato inretire da un vecchio pregiudizio, e ha ab• bandonato per esso quel 1·igol'OsO iuduttivismo che è una delle qualità più apprezzabili della sua mente. Del resto, se si volesse ragionare sulla evoluzione futura del matrimonio, coll'ipotesi che rimanga fermo il presente assetto economico, si arrive– rebbe a risultati che potrebbero parere paradossali. Per esempio, l'autore pensa che l'evoluzione si compia "- nel senso d'un intervento, più frequente che nel passato, dell'amore nella conclusione del matrimonio • (pag. 312) e che quindi in avvenire il matrimonio non si compirà più se non « tra esseri già uniti dall'amore •· Orbene; è facile di– mostrare che, restando fermo il presente ordina– mento economico, accadrà precisamente l'opposto. Non solo, infatti, tutti sanno che nella g,·ande mag– gioranza dei casi sono soltanto considerazioni eco– nomiche (la dote, da parte dell'uomo; la posizione, da parte della donna) che spingono al matrimonio, all'infuori dell'amore; non solo, come ha dimostrato il Ferrero ('), questa tendenza si accentua là dove si intensificano gli effetti del capitalismo; ma noi abbiamo anche una prova recente che l'attuale so– cietà si sforza, con un preordinato sistema di odu· cazione, di fissare nella mentalità della specie la necessità che il matrimonio avvenga senza amore. Questa pl'ova l'abbiamo nel libro educativo della signol'a Morandi, testè denunciato da Goliardo sul- 1' A'Vanti .' in cui, come tutti ricordano, si offre, come modello alle ragazze, una fanciulla che si sposa senza amore, anzi C'Jn ripulsione, per asse– stare le finanze del padre. Nessuna documentazione più bella che, permanendo il presente ordinamento economico, l'amore non entrerà più che come ec– cezione tra i motivi che determinano al matrimonio; (•) Cfr. Jlen,uut.o: I mat,-tmontl vartgt11i: nell"Jllu.ftra:tone Ita– liana del U giugno 1696. nessuna attestazione più limpida che solo colla sparizione del capitalismo l'amore riprendera invece quella parte predominante che gli spetta nella unione sessuale. . .. Checchè ne sia, è certo intanto un bene che si succedano libri come i due che abbiamo esaminato, i qaali rimettono in discussione quella « pietra angolare • dell'attuale societa che è la famiglia. Questo remuem,ent à'iddes giova, non foss'altro, a scuotere i concetti tradizionali, i quali, quanto meno sono discussi, e anche quanto meuo St, ne parla per sostenerli (giacchè iu quest'ultimo caso sem– brano non poter neppure essere me.ssi in dubbio), tanto pi(, restano santi. Anche ciò aiuterà a pre– parare il momento in cui, colla lotta di classe, cesserà, come dice il Gambarotta, la • lotta dei sessi» e in cui finirà, insieme all'anarchia economica, quella che il 'l'illier chiama • anarchia sessuale ». GIUSEPPE R~~SI. CARLO MARX ELAQUESTIONE D'ORIENT (I) tt. Il libro sulla « Questione Orienta.le•, composto com'è di corrispondenze e di articoli di fondo di giornale, non può essere un lavoro teorico. Ma, d'altra parte, ap– punto perchò trattasi di ratti che si svolgono sotto gli occhi dell"Autore, le cui previsioni son quindi esposte a ricevere una smentita. dall'oggi al domani, in un libro di simil gonore il metodo seguito da esso può dirsi sottoposto alla. prova. del ruoco. In questi scritti, come negli altri suoi hwori, sempre quando trattasi di spiegare un avvenimento politico, il Marx parte dalla composizione delle varie classi so– cia.li , o dr,i loro rapporti reciproci. Così, ad esempio, gl'interessi dolio diverse classi, in Francia ed in lnghil– wrra, ci spiegano i sentimenti nutriti dai duo paesi rispetto a.Ila.guerra d"Oriente. Colla borghesia francese la guerra ora. decisamente impopolare, perchò questa classe, dal 2 dicembre in poi, era stata. in opposizione diretta. a.ll' lmperatore. Gl'interessi del commercio inglese nel Levante ora.no invece minacciati dallo pretensioni della Russia sui Dardanelli, e so questa si tosse annessi i paesi danubiani, esporta.tori di grano, l'alimentazione doll"lnghilterra. sarebbe dipesa i11teramento da essa o dagli Sta.ti Uniti d'America., e cos1 questi due paesi sarebbero divenuti i regolatori del commercio interna– zionale del grano. Cosi, all'aggressione della Russia contro la Turchia, l'odio nazionale scoppiò i e non vi ru forse mai guerta più popola.re di quella allora dichiarata. Ma. la necessità. di 1 •a.ddoppiu.ro l 'income-tax richiamò la borghesia inglese a. consigli meno bellicosi. La cosa è diversa con lo masse agricole. In Francia, Napoleone, portato da. loro a.I trono, è costretto, per mantener vivo fra loro lo spirito bonapartista, ad esen– tarle dai pesi della. guerra i in Inghilterr(~, le imposte dirette non colpiscono i piccoli fittaiuoli e gli operai, o parecchi aani di guerra clevon passare prima che le imposte indirette si faccian da. loro avvertire forte– mente i in ambedue i paesi, poi, il numero dei giovani tolti ai lavori agricoli fa. elevare il salario, quindi il (1) c. Muu:;: TI~ Haste,·n Questton; a reprint or Letlers wril– ten t8113·56 dealing with the e\'ents or the Crlmean war. - London 1897,Swan Sonnenschein el Co., Paternoster Square. (Un volume di pag. 656,con due carte geografiche).

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