Critica Sociale - Anno VII - n. 21 - 1 novembre 1897

CRI'l'ICA SOCIALE 325 una vera e pi·opria ,·eclusione; si crea. un sistema di lavoro forzalo industriale ed agricolo, con vitto e ve– stiario in nalura, con casermaggio, con separazione not– turna.; e si minaccia lo stabilimento di lavoro nella colonia africana .. (') L'Ufficio centrale del Senato ne era impressionalo per modo da far voti « che mi11imi si riducano i casi d'invio in uno stabilimento di lavoro» C), Pio desiderio!'Poiché la disseminazione dei coatti1 che pure la legge consente, nei Comuni del Regno non può avere seria effettuazione. I11nanzi tutto (la prova fu già fatta) perçhè i Comuni li accolgono mal vo– lontieri: poi, come ben avve1·te la Mario, perchè non v'è Comune del regno ove non vi siano disoccupati incensurati e libe1·i; i quali saran sempre prescelli dagli imprenditori ai coatti od ai vigilati. Onde non v'è speranza che questi trovino quell'occupazione stabile, che è loro prescritta sotto pena di rinvio agli stabilimenti di lavol'o: e meglio varrebbe ri · sparmiare la spesa del duplice tragitto. Anche il massimo di durata non è che una frase. Non punendosi un fatto, ma una con<li– zione morale, come ben la legge confessa (') - condi;;ione ·morate di cui praticamente sono giudici o testimoni unici i birri - questa si compeneLra nella vita stessa deJla vittima: l'assegnazione può rinnovar3i sinchò questa abbia respiro. E, anche senza uopo di 1·innovazione rormale, basta il gioco sapiente delle liberazioni condizionali date e revo– cate. o degli arresti per vere o supposte trasgres– sioni, il cui tempo non è computato nella condanna (art. 17 e 18), perché questa venga protratta all'in– finito. [l ladrone, il parricida hanno all'espiazione un termine fisso. Il coatto, no. Tale la legge « raddolcita • dell'Opinione. . .. Perchè simili menzogne possano spacciarsi im– punemente, il divieto del dibatUto pubblico era ne– cessario. Or• è appunto porchò il nuovo progetto segna un grande migliora.monto della leggo vigente o perchò non è a(Tatto arme politica, che il Governo ha proibito quei Comizii che non avevano alcuna ,·agionedi essei·e. Adu• narsi, protestare, inveire per suscitare fuori di luogo o fuori di posto un"agitazione fitti:ia cont1·0un pericolo che non esiste, non dovevasi pel'1nelle1·e. (') Questa la teoria costituzio11ale, nuova di trinca, dell'onesto Marchese e della compiacente Opinione. A questo han ridotto lo Statuto questi malandrini. li Governo, giudice e parte, decide esso q uali agitazioni legali hanno ragione di essere, qua.li sono fittizie: e impedisce colla violenza que lle che attraversino le sue turpitudini. Va là, Pitonessa, sei degna del tuo sacerdote! (1) Tornata del Senalo, 9 aprile. t'J Relazione dell'UtTlcio centrale. FILIPPO '!'URATI. ( 1 ) Art. !t. - Quando aia dimostralo (f) che l'aageg11a1011erdura '" quella CONDltlONE MORALF. CM ha dato luogo all'a1.uçnazto11t, In durata del domicillo conuo può essere prolratta, ecc. ('J Opinione, !t7 oltobre. il Comitato Federale delle Camere del Lavoro d'Italia. invita quanli hanno bisogno noli.zie od aiuti ,·elativi a Societàod istituzioni ope1·aieope1· le tuU01·a costituende Camere di lavo1·0, cli 1·ivolgeni ad esso: via. dello Terme IO, Firenze. ~18 O RIVISTA INTERNAZIONALE Un proemio non inutile, Londra, 2!? ottobre. Mi sono accordato col direttore della O,•itica per prfr sontare in una. rapida. rivista, di numero in numero, ai loLtori un quadro della vita, o, como dicono i giornali quotidiani, della. situazione internazionale; di seguire insomma, il moglio che si può di fronte ai fatti improv– ,•isi, ancora frammentari ed incerti del momento, I~ correnti sempre più complesse ed intricate della storia. in cui noi viviamo. Ed oggi, prima. di cominciare, in– tendo di spiegare in breve gli scopi che io 1 e con mO il giornale, ci siamo prefissi in questo lavoro, e le ten.' den1.osecondo le quali sarà condotto. All'ultima generazione italiana, che entra adesso, o ò già in parto enll'ata, nella vita, non ò certo mancata la cultura. Si può anzi dire che, so le due generazioni che In. precedettero furono rispettivamente, l'una igno– rante, idealista ed o.ttìva, rallra scettica, materialisio'. o gaudente; la generazione ultima è caratteristicamente studiosa e pensosa; ha insomma passato mollo <lei suò bel tempo vertlo nella solitudine fredda della contem– plazione intellettuale. Ma, per cause che sarebbe ditncile analizzare in questo momento, questo grande bagno di cultura. ha avuto un carattere specialissimo: tutta questa studiositil, tutta questa. meditazione è stata pre– valentemente generale ed astratta. I giovani italiani si sono assimilati forse meglio di chiunque altro, o con un appetito non mai stanco, Dai·win e Spcnccr, Marx e Taine, perfino Max Nordau e Kietzcho quando tutto il resto era consumato. Si è assimilato largamente, pro~ fondamento tutto questo teorelicismo, badando assai più, int eressandosi assai più allo conclusioni geniali in esso elabora.te che non ai fatti e ai dati da cui venivan o tratte: lasciandosi aliucinore la mento su in alto dai brillanti pinnacoli d'oro delle sintesi supromO ma personali, o dimenticando lo basi terrene su cui queste erano appoggiate. E, nel tentato sviluppo ulte: riore di questa sociologia. che paro ormai diventata la prima. preoccupazione intelletlualo italiana, questa gio• ventù pensosa o studiosa, ma. un po· pigra, un po' troppo amante dei ,,oluttuosi divani delle astrrizioni, in cui lo sforzo del pensare è raddolcito dalla voluttà del sognare, ha. seguito le medesime tendenze: ha. pro– ceduto cioè ad osservare, a studiare, a. dogmatizzare, partendo già. da queste sintesi ultime di alcuni grandi pensatori, come da. premesse ininvalidabili: dimenti– cando che per In. scienza. moderna lo uniche premesso sicure, ferme, incrollabili, sono i fa.tti. Così nove decimi dei giovani, che han seguito lutti i capricciosi meandri e sono penetrati negli angoli più riposti della sociologia teoretica, non posseggono la menoma conoscenza. di quei fatti; ad esempio: lo sviluppo industriale inglese, la colonizzazione africana, o il commercio dell'estremo oriente, che pur sono i fattori capitali della storia. mo– derna. Il loro cervello ò tutto splendente dei ti.ori luminosi dello. sintesi filosofica, destinati a sfiorire, perire o modificarsi: ed è poverissimo della rozza ma– teria primitiva dei fatti, elle non viene meno e non muta mai. E così il socialismo si ò affacciato in Italia colle sue splendide formule generali, la. cui verità. è spesso troppo alt.a, troppo universale a. tempi cd a paesi diversi e lontani, per poter do.re materia all'azione pratica immediata di un dete rminato paese in un mo– mento determinato. C-!ii non ricordo. lo interminabili

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