Critica Sociale - Anno VII - n. 20 - 16 ottobre 1897

CRITICA SOCIALE 319 i mali ti·onchi: la clifendon d'a1·mi violenza, e brutta ipocrisia di larve. Avanti! Ognuno con suoi polsi e ingegno, con scui·i e faci ! Campo a ogni possa! Va per infiniti gracli agli umili i sommi congiungendo, 1>e1· ogni grado sue vfrtù spiegando semp1·e Naluta. Nè già 1·epente su. da' piani arati, ma con trapasso di bei colli e azzw·ri monti s'ergon le candide superne creste delt'Alpi. . .. O Afar,v, o di pensic1· si at·dila velia che d'ogni lato agli occhi ne so1·rnonli, qual ne' passati e net presente spazio frradi'asti, tmma alt'7.unane società il Iavaro scuoprendo, ed esso schiavo, esso asservito, con vicenda falal esso comp,·ato sempn da pochi! E quale alt'avvenir meta segnasti, esso additanclo fatalmente a sua, pel' apra sua, ,·edenzi'on condotto, il griclo alzanclo bronzeo, suscitator: « Lavoratori ·« d'ogni paese unitevi! Di p1·oni « su vi drizzate! » Onde trav(wso i monti e gli ocer(ni le mnane folle un frem,ilo trascorse, che, in cento lidi da quel di rideste, quale di padre onorano l'effigie tua leonina. E voi, lunghesso il generoso solco, a nuove tw·be 1·iecheggiate il grido; mrove falangi fonnansi; i gran uio,·ni già l'aria sente. . .. O compagni, me pur sovra un'altezza dominatrice poi·:ano talora le voci dai p1·ofondi evi raccolte, gli alti entusiasmi. Di là nel vel cli mobili vapori scop,•esi un'altra sterminata plaga: è dell'umano anelito perr.11ne all'Infinito la scena iridescente: indi da m,iUe campam'li lontani e minareti, templi, pagode e sinagoghe un inno trepido esala nelt'a:.zurrina immensità. O sospesa, r,·a Vita e Morte, e Mihimo ed Immenso, su stupendi misteri anima umana! O 1·ede1ttori; dPlte istesse dell'alma estasi somme fatto hanno obbietto di dominio in terra, sgabello ai forti. E a quei che, tra i vessilli vostri fiammanti, B1b1otem G u !01·baldacchini a labm·i spingendo, preco1'1'e1·vivorrien, scimmie tardive, dell'anima i gove1·ni lascerete? Non voi l'umana religione, che a ogni bibbia attinge. · che ad ogni cor nel palpito det mondo la prima bibbia addita, e ai veri eccelsi lieta si sposa, ai lor di vecchie fole ùigombl'i credi contrappo,·reta i O nuova lMa! O nuove di rndenzione ebbl'ezze ! O pioniari ! Avanti, avanti! Che? Muti e foschi? E cori·ugaf.i al suolo gli occhi tenete? La terrena impresa, cui vi donaste, sQllevarli ai cieli non vi consente? « D'alate cose invan si 1>arla » - o è questo che rispondete~ - « a chi perenne impelte « la 1wepote11le1·abie del ventre « a la bestemmia « e l'almg ottunde Cimproba fatica; « cui, sol 1·etaggio, il mu.çcoloso braccio, « J spregiato retaggio e malsicuro, « merce in me1·cato « Pane ed onore a':logni opera umana: « uguali tutti net lavoro. - Sia « arra di piU sublime 01·dine questa « giustizia p1·imll. « Questa i: la nostra 1·cli,qione: a questa « le vene e l'alme. Non distt·arci ! Grande « n'J abbastanza tal meta. E nel finito « è l'Infinito ». O inflessibile, fert•ea coorte, cui nè tei·1·01·clivergon,· Nè suutimi lusi1tghe dalla sua strada fatale, o della sac1·a cillà. fu.tura le marmoree basi e l'ardug travi a stabilir chiamala, s'agiti un cUne sor.r1eranle m.::>:i istoriate, e di f!'ontoni intaglierà. gli oz:m·ri, se di sè lieta, libera, sicura, nuove vedl'à dell'alma estasi e voti nell'Infinito, a voi la prima glo1·ia, i primi a voi bron;i e famedi. Avanti intanto! F'osca e a·a,·mi e larve 01·,·ibile è la selva. Avanti, avanti, con scw·i e luci e con sarl'ale schiere, con impeti e ma,•tfri. Immenso è il /l,ullo che ci solleva. 0ll1'e i marosi, nostro è l'avvenire! A. D. Il modo più spiccio per abbonarsi consiste nel mandare cartolina vaglia da L. 8 all'Ufficio della CRITICA SOCIALE, Portici Galleria, 23, Mi– lano (scrivere chiaro l'indirizzo del mittente e indicare se si tratta di nuovo abbonato o di semplice rinnovazione).

RkJQdWJsaXNoZXIy