Critica Sociale - Anno VII - n. 19 - 1 ottobre 1897

292 CRITICA SOCIALE stituzionale, e ne nota anzitutto il carattere equi– voco, proprio a tutte le cose ]osche ed ipocrite; carattere che lo rende, oltreché scuola di reati e d'immoralità, « pericolosissimo per le libertà sta– tutarie». Il domicilio coatto è una pena vera e propria: cosi l'ha defìnito la Commissione speciale senatoria presieduta dal senatore Canonico. Or come può essere pena, si domanda il De Benedetti, se non esiste ,~eato? e come si concilia col carattere di pena, quello, che pur gli si attribuisce, di istituzione lemJ)oranea? Esso dovrebbe colpire gli individui pericolosi, induriti al male. Ma chi è così digiuno di antropologia criminale da credere che individui siffatti si emendino con qualche anno di 1·elegazione? Un dilemma s'impone: o la persona ha commesso un delitto, e una buona polizia deve ·saperne sco– prire le prove; o non l'ha commesso, e si teme che possa commettel'lo, e la polizia deve saperlo ~~,~~a 1 :a 'i~ 1 J~il!:~ t z:~ti~ij~ !!1f~fi,~~le;t:~~~ chiaro che il domicilio coatto non è che « la di– mostrazione evidente dell'impotenza della polizia nostra, così nella sua funzione preventiva come iu quella giudiziaria»; non è che « il mezzo per togliere d'i'rnbw·azzo la polizia». L'assurdo balza ancor più evidente quando si pensa che le relazioni che intendono a coonestare il provvedimento non rifiniscono di parlarci di individui rolli ad ogni delitto, di individui che vivono di delitti. Or, come costoro non sono assi– curati alla giustizia? Forse che il vigente codice penale non colpisce, e gravemente, l'associazione a delinquere in tutte le sue forme, anche di mafiosi, camonisti e, se occorre, anarchici pe1•icolosi? Che se invece non si tratta che di futuri possibili de– liuquenti. come impensiel'frsi di individui i quali non abbiano mai avuto tanta energia criminosa da passare dal pensiero all'azione? Ma il De Benedetti è troppo onesto per non avver– tire subito che cotesta preoccupazione di prevenire la delinqueuza non è che una lustra: che lo scopo vero della legge proposta, invano lo si dissimula, è la preveuzione e la repressione dei partiti estremi. Questo scopo lo può essa raggiungerei O agli altri nomignoli, con cui fu infamata, debto aggiungersi pur quello di legge impotente ed idiota 1 La risposta la dia egli stesso colle sue proprie parole. Anello por noi che, pur ammettendo la più ampia li• bertà. di pensiero, non posSi,lOlOessere sospetti di sim· patia per le teorie sovversive - è doloroso cloYcrlo riconoscere - tutto questo lavorio che si fa. intorno al domicil:o coatto è preordinato a munirsi principalmente cli un'arma contro questo categorie di persone. Basta leggere i progetti di legge, le relazioni che li precedono, le discussioni avvenuto al Senato, e inda– gare a fondo le statistiche del domicilio coatto, per avere chiari$Sima questa persuasione: col domicilio coatto il Governo spera munirsi di un'arma potente contro gli anarchici o i socialisti. Infatti, oltre le categorie di persone sospettate capaci di rea.ti comuni, di cui abbiamo discorso sinora, la leggo dà facoltà. di assegnare al domicilio coa.Uo: Art. 3 (del progetto ministeriale): b) coloro che con alti p1·eparatori abbiano manifestaro it deliberato pro– posito di allentare atl'o1·dinamento della famiglia o della proprietà, o di sovve1'tire i principi sui quali è fondato 1 l'ol'dinamento sociale. Non rileveremo il barocchismo di forma di quest'ar- 1 ticolo del progetto mini::;tcrialo, e l'assoluta. indetermi- . natezza dei concetti. Chiederemo quali siano o possano · B101otec:.=i lJ1no ti1arco essere, nella fantasia del proponente, gli atti preparato1·l con cui si voglia. attentare all'ordinamento della fami– glia 1 Per quanto ci si lambicchi il cervello, non po– trebbe essere che un progetto di legge cho abolisce il matrimonio .... Ma a questo punto io personalmente rab• brividisco: uno dei primi ad essere colpiti sarei proprio io, che con proposito deliberato ho per tanti anni, e non ho smesso ancora., compiuto più che alti prepa– ratori contro l'ordine della famiglia; radunando nei miei uffici quella. terribile setta di congiura.ti pericolosi, armati. ... di argomenti gravissimi per propui:mare e pre• parare il sovvertimento dell'ordine dello famiglie, mercè la legge del divo1·zio! La. Commissione speciale presieduta dal senatore Ca– nonico (e composta dai sonatori Guala. e Beltrani-Scalia} modificò cosi l'arlicolo: Art. 3. Possono altresì esser~ condannati a.domicilio coatto coloro che abbiano ri})ortato condanna per uno dei delitti preveduti ecc. Coloro, infine, che abbiano con alti p1·epm·at01·tmo• strato il deliberato p1'opositodi attenta1·e, con vie di fatto, agli ordinamenti sociali. Ma l'Utncio centrale propose così l'n.rticolo: Art. 3. possono altresì essel'e assegna.ti a domicilio coatto, quando siano pericolosi alla sicurezza. pubblica: a) Coloro che sono ammoniti o vigilati; b) Coloro che con alti preparatori abbiano manife– stato il deliberatoproposito di attentare, con vie cli fallo, alt'ot·dinamento della famiglia e della p1·op1·ietà,o cli sovve1'lfre i principi sui quali è fondato Co1·dinamento sociale. Ma quest'articolo, che sollevò nel Senato le autore– voli opposizioni dei senatori Pierantoni, Parenzo o Pa• ternostro, fu [1.pprovato nella. sua ultima. forma così: Colo1·0che con atti pnparalori abbianomanifestato it detìbe1·atop1·oposilo di allentare, con vie di /''allo, al– l'ordinamento della famiglia o delta prop1·ietà. · Come si vede, dal progetto ministeriale al testo ap– provato dal Senato corro una differenza non lieYe, come tra. questi due o la proposta della Commissiono speciale. Poi progetto ministeriale, oltro il proposito <liatten taro all'ordinamento della famiglia e della proprietà,, si prevedeva qu·e110di sovvci'tiro i principì ro·ndamentali dell'ordinamento sociale; e il mini$trO Costa, per spie– gare la necessità. di quest'ultima aggiunta., la quale dalla Commissione speciale era stata tolta, osservava che i principi sui quali è fondato l'ordinamento sociale non sono solo quelli di fa.miglia. e di proprietà Da ciò può arguirsi anche come fossero chiari i pr·in• cipi cui s'ispirava il Senato nella discussione ed appro– vazione della legge! . .. Ma. non basta. Questo famoso articolo, pel (]Uale a ragione i socia.listi hanno iniziata un·agitazione in tutta l'Italia, perchè, poi modo con cui sarà applicato, si pre• sterà. alla più illiberale ed inopportuna persecuzione del pensiero socialista., se dovesse essere applicato così come fu inteso dal Senato stesso per bocca do! re• latore, on. Majora.na, non l1'overebbemai luogo ad appli– cazione! li ministro Costa., nella discussione in Senato, chie– deva « che cosa. intendesse l'Utlicio centrale con lo parole: con vie di fatto. Forse alluse all'attuazione della teoria: se è cosi, temeva la frase non rendesse intero il pensiero. » E il relatore, on. Ma.jorana-, spiega.va: 4: L'intento di

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