Critica Sociale - Anno VII - n. 9 -1 maggio 1897

CRITICA SOCIALE 143 L' « anarchia rAlativa » di Merlino non è che una democrazia sincera, rispettosa delle minoranze, un Governo la cui polizia non sia nè brutale nè so– praffattrice - per volere le quali cose non occorre essere anarchici. nè tampoco socialisti: basta avere quel rispetto della libertà, che in altri tempi seni i la miglior parie della stessa borghesia, e che trovò in un libriccino di Stuart Mili una cosi geniale espres~ione. Senonché, mentre questo ideale gli anarchici si limitano a predicarlo - e magari a screditarlo - i socialisti hanno anche trovato la via di condurlo all'eftettuazione. Essi infatti non veggono nel Governo, come han l'aria di fare 1,tli anarchici che in questo si acco– stano molto ai repubblicani, un ente a sè, una specie di demiurgo politico, che trovi in sè stesso le forze, le ragioni di essere e cli funzionare come funziona: ma vedono in esso, qual ce lo dà il re– gime capitalista, la risultante necessaria di una sooratfazione di classe. Perciò non addentano il ba– stOne che li percuote, ma s'incaricano di additare la mano che Io manovra. Di qui quella forma e quella tattica della « lotta di classe • che agli anarchici d'ogni scuola e colore pare erronea od insufficiente. E con questo tronchiamo i commenti e chiu– diamo la discussione. Reputammo sempre oziose le dispute sullo « Stato futuro» collettivista. l<"'igurarsi poi sullo • Stato futuro • anarchista ! • LA CRITICA. LA MEZZADRIA NELL'UMBRIA Il. Dopo il rapido sguardo dato noll'articolo precedente al contratto di mezzadria, il quale subisce limitazioni e variazioni infinite da padrone a padrone, pur rima– nendo come responemmo nelle lince rondamentali, ci dovremo ora. occupare successivamente dell'abitazione, della famiglia, del grado d'intellettualità di questi mez, zadri: questioni che, quantunque tutte di g1·ande inte– resse, dovremo appena appena sfiorare, volendo conci– liare il prezioso spazio della Critica con l'ampia tratln– zione elle vogliamo dare al problema dell'alimentazione, che è l'anima. della questione su cui s'imperniano tutti i ratti della. biologia.. In un sistema. come questo, in cui per il prodotto son necessari tro fattori: la. terra che ò posseduta dal padrone, il ln.voro delle braccia che è fatto dal cont1L– dino e la f0rzn. bruta. cho ò data dalle bestie, si com– prende racilmento di quante cure o atlenzioni siano circondate questo ultime a preferenza del primo, per la ragiono semplicissima che le bestie quadrupedi co– stano parecchie centinaia di lire, mentre che di quelle b1)>edi v'ha. tale e tanta. esuberanza che non c'è proprio bisogno di comperarne. Ond'ò che la. prima cosa da cui siete colpiti, quando, dopo parecchie o!'e di faticoso ca\'alcare, voi arriva.te ad un·abitazione di mezzadri del monte, è questa: che al pianterreno trovate ambienti sufficientemente spaziosi, aerati e relativamente bene tenuti dove abitano le bestie uomini, e al piano supe– riore stamberghe diroccate, piene di fumo, col tetto coperto da lastre che lasciano qua. e là spiragli attra– verso cui il vento e il nevischio fischiano da tutte le parti e nelle quali abitano gli uomini bestie. Le stallo, separate da.I piano superiore da un sem– plice pavimento di rozze tavole mnl connesse, mandano su esalazioni e miasmi d'ogni genere, mentre il letamaio, addossato ai muri esterni, avvolge l'intera casa in un e ar vapore caldo o nauseabondo. In queste case ,,iene a riposare il mezzadro dopo la lungn giol'llata di lavoro, in queste case crescono i suoi figli, ai quali lo Stato borghese impartirà. pil) tardi l'ist1·u:.io11egratui1a, perchè possano esplicare tutta la loro individualità. che tanto brutalmente resterebbe compressa nella eguaglianza e nella monotonia d'un regime socialista! Infatti le scuole rarissime, sparse qua e là. in territori immensi, restano quasi interamente deserte, tanto por l'assoluta mancan1.a lii strade praticab li nella stagione cattiva, quanto e più porchò i bambini sono adibiti al pascolo delle bestie minute; di modo che il r·isultato è quasi nullo quando si consideri che, nel solo territorio di Gubbio, sopra 2Z.757 abitanti, ben 20J\29 sono analfabeti; è rnro che queste cifre spaventevoli risultano dal penultimo cen– simento, ma. è anche vero che in quel numero sono cziandio compresi gli abitanti clella città e paesi vicin( Una legge costante ccl uniforme domina dunque ine– sorabilmente tutta la vita del mezzadro, poi quale anche i rapporti sessuali sono sotto la sanzione del padrone, che regola il numero e il mo,•imento della famiglia colonica precisamente come quello delle bestie nelle stalle, onde al colono sarà 1>ermessoo no di prendere moglie, alla. stesS<\ maniera. cho si comprerà. o no uno. vucea od un buo a seconda d<'I bisogno. Cosi i reati contro natura si rendono frequenti, gl'incesti flcquen– tissimi, e le sln.tistiche, su una modia annua di otto– cento nati, ci danno trecento figli illegittimi; intanto il proprietario, che tutto questo ~a a meraviglia, sbraita scandali1.z1\to al club che l'irriverenza dei socialisti giunge persino ad attaccare le snnto bnsi su cui posa l'attuale santissima famiglii\l Di cho ibridismo proto– zoico vegetale e nnimalc dovrà. dunque risultare questo po,•cro essere umano, figlio di pellagroso, pasto di pa– rassiti, nato rachitico, cresciuto stremato dai disagi e dalle (litiche, senza conforti materiali, senza soddisrtt– zioni morali, cosi isolato rra i suoi monti che non può neanche risentire lo influenze dell'ambiente esterno, perchè non ha contatti di sorta, perchè, vigendo in queste famiglie in tutto il suo "igoro la forma. patriar– cale, è il solo capo di casa quello che si reca in città. che ha. relaziono col padrone, che va alle fiere e nl mercati a comprare e a vendere t Che pascolo di pen– sieri darà. al suo atrofico cervello, e in che proporzione potrit. egli dare \'albumina alle cellule nervose, la llbrina ai muscoli, lu. calce alle ossa., ecc., per reintegrare, in una parola, tutta la. sostanza. che hnn perduto i suoi ::renitori e tuLtn quella che egli perdo in gran copia. nella. sua faticosa giornala1 Se, com6 vuole Vierordt, l'uomo per consennro il suo equilibrio nuh·itivo hn. bisogno di 120 grammi di albumina, oltre i 90 di adipe, i 32 di sali minerali, ecc, il nostro contadino bisogne– rebbe che rinno\'asse il miracolo ùl Gesù Cristo al monte Tabor per soddisrare semplicemente questi im- 11rescinùibili bisogni dell'organismo col suo bilancio di L. 488,30 in una famiglia di sei persone. Badate bene che io attingo queste notizia da fonti ufllciali e precisamente dalle statistiche del Ministero <l'agl'icoltura, industria e commercio, o vi trovo anello L. 780 annue poi• una famiglia lii sci perRone di piccoli colti\'atori di Girgenti, L. 675 por una famiglia.di bifolchi di quattro indi"idui nel piano di Reggio Emilia, e L. 365,70 per cinque agricoltori di Belluno; dimodochè, mentre i nostri contadini del monte spendono per cia– scuno L. 81,•18all'anno, quelli di Belluno ne spendono 73,14. Per J>OCO si sappia quanto infelici e lacrimevoli sianç, I~ copdizioni dei conta~ini della. e~treµia ltalia- 1

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