Critica Sociale - Anno VII - n. 9 -1 maggio 1897

144 CRITICA SOCIALE che ormai sono diventale proverbiali, in quosta quasi eguaglianza Ji bilanci sarebbe già. sufllcientemente di– mostrata la tanto vantata agiatezza do' nostri mezzadri; ma noi, l'argomento lo merita, sai·emo coslretti a di– scendere anche a più minuti particolari. Esclusi del tutto i legumi, questa carne del povero, come li chiama Moleschott, oltre che di pochissimi erbaggi conditi da oli acri con abuso di verdure irri– tanti (aglio e cipolla), il pasto del nostro contadino ò fatto esclusivamente di Carina cli granturco con pochis• simo ~aie e qualche volta assolutamente son:a. Ora, per raggiungere la. media fisiologica dei 120 gl'ammi d'albu• minoidi (la. quale nel caso nostro dovrebb'essere oltre– passata a coprire il disavanzo giornaliero per la respi· razione, traspirazione e secrezione che in massimo grado si ranno nel contadino), concedendo pure al frumentone un valore medio dell'S 0 / 0 di albuminoide, risulta che, a controbilanciare la perdita giornaliera, bisogne1·ebbe ingerire un chilogrammo e mezzo di farina Ji granturco. E non basta. ingeril'e, ma a raggiungere lo scopo biso• gnerebbe anche assimilarla. una tale quantità, qualora il contadino si potesse permettere questo lusso di man· giare cosi a crepapel_le; invece la catti,·a triturazione del granturco, per cui molta parte nutriti va va pe!'duta nella crusca, la cottura insufllciente, la scarsezza del sale, l'olio di cotone usato corno condimento, ecc., sono tutte cose che concorrono a scemare di molto il valore nutritivo di questa sostauza. Oltre a ciò, poichè il coef– flceinte albuminoide dei cereali di tanto cresce di quanto diminuisce il grado d'idratazione, siccome nelle nostre regioni nè ben maturo è raccolto il granturco, nò poi essiccato come si usa in Borgogna e in Romania, ne deriva un'altra sorgente di perdita enorme, senza con– tare che « il granturco dato dai proprietari ai coloni è « spesso d'infima qualità. e, secondo persone meritevoli ..:di redo molto addentro all'economia dei poveri con• -« tadini, il granturco sarebbe da certuni appositamente « riscaldato, pere/tè diveutando di callivo gusto i conta• « dini ne mangiano meno; ma pel decoro detrumanità e è meglio di non crederlo )o. Qui c'è qualcho cosa di più che la lotta di classe, ma per fortuna. queste parole si leggono in una. relazione u(Jìciale, che il medico provinciale, dott. Badaloni, fece per incarico del regio prefetto; tant'è che la verità, quando esiste, por quanto orribile sia, o in un modo o nell'altro arriva a farsi strada e a far dire anche questo, che cioè: « Le lacrimei dei villani non hanno il potere « di commuovere la pubblica opinione e tanto meno di « tul'bare la quieto, l'ordine e la. sicurezza pubblica; i e poveri villani hanno il torlo dì sofft-ire e tacere.» Intanto avvertite il ,·egio procuratore, nel caso volesse qui l'itrovare il solito incitamento, ecc., che queste amarissime parole furono scritte ti.no dal 1881 da un illustre freniatra, l'Adriani di Perugia, quando in una sua memoria sulla pellagra. egli por il primo diede l'allarme della presenza. del terdbile nemico nel terri· torio umbro; e di ciò al prossimo articolo. (Continua). EVELINO Lt:ONAR0I. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO G. TARDE: L'oppositù ..n universetlei essai d'une thòorie des contraires. - Parii, 1897, F.Alcan, 108 Boulevard s.• Germain. (Fr. 7,50). Gabriele Tarde è un curioso tipo di sociologo inne– stato su una natura geniale di artista. Dell'antico ceppo rima.ne un volumetto di versi, alcuni dei quali squisiti B1b1oteca Gino B,arcc per profondità filosofico, volumetto che oggi è dimen– ticato probabilmente dallo stesso autore. L'esercizio del– l'isfruttoria penale, il crescere degli anni, il tumulto dello questioni sociali che fremevano intorno a lui gli hanno fatto abbandonare i fioriti sentieri dell'arte, ma la natura originaria si .tradisce spesso nei suoi libri e reclama i suoi diritti. E <lessa che dà. la fisionomia allo scienziato. La sua scienza è fatta dì analisi sottile ed elegante, di rabesco grazioso, qualchevolla di paradosso e di bizzarria. Ed ò gih. un paradosso e una bizzal'ria che Gabriele Tarde, dopo avel'e dedicato tanto studio alle leggi del– l'imitazione e cercato in esse la chiave maestra della fenomenologia sociale, oggi presenti ai letlori il lato opposto della tesi. Alla "-teoria dei simili » oggi fa se• guire la « teoria dei contrari i.,, lo studio della « oppo– sizione universale » nel mondo meccanico e matema– tico come nel mondo psicologico e sociale; por concludere - ultimo contrasto - che quel po' di bontà, d'amore, di solidarietà che si riscontra fra gli uomini è essenzial• mente il frutto della lotta mìllennaria, delle rivalità., dell'avidità., dell'odio. Al vecchio motto si vis pacem pa1·a beltum, bisognerebbe Junque sostituire quest'altro: si vis pacem fac bellum. Questo sembra essere il vero motto della natura delle cose. Come nei rapporti personali, così in tutti i più complessi rapporti dei fenomeni, l'ar– monia non sarebbe raccordo di più somiglianze, ma l'integrazione di più discordanze. D"onde scaturisco quanto sian corti di veduta. gli armonisti volgari, che credono di salvare l'amore e la fratellanza. ostacolando o dissimulando la. lotta, predicando dommaticamente la docilità. e la sommissione. Una lettura affrettata non ci consente di profferire un giudizio analitico sopra questo volume di oltre 450 pa.gine grandi, che fa parte della..: Biblioteca.di filosofia. contemporanea » e che agita e combina una enorme riuantità. di esperienze, di ideo o di cognizioni. Cibasti aver posto in rilievo l'interesse speciale ch·osso presenta. al lettore soc,ialìsta. E lo nota lo stesso autore nella. prefazione. « E cosi - egli scrive - che un lavoro di filosofia generale, destinato in apparenza. a un semplice svago visivo dell'intelligenza, riesci1·à ad essere, indi– rettamente e per certi riguardi, un contributo all'ardente diba.ttito fra. economisti e socialisti.» - Ciproponiamo di 1·ileggere il libro più pacatamente. /. I. La Lotta, <liclasse ha dato fuo,·i it suo solito tm· mero di primo maggio, letterario, arricchito da illu– st1·a.tioni. La p1·ima ediziorie fu sequesl1·ata. E in ven• dita la seconda, a cent. 5. Bastro·ebbea darle inte1·esse l'accurata statistica che contiene della marcia elettorale ascendente del socia– lismo in Jtalia, coi voti socialisti di tutti i collegi dal 1868 ad oggi - cinque elezioni. Indirizzare le domande alla LOTTA DI CLASSt.:, via Unione 10, Milano. Cominciò ad usci1•e: L<t scuola. <leWelettcn-e; guida didattica. Compilatori alcuni maesti·i. Scopo: niettere in grado chiunque di noi di preparare i compagni au·esame pe,· l'elellorato. La prima puntala è ·riusci– tissima e p1·omelle assai bene. La pubblicaziotie sarà completala prima dell'autunno. Maudat·e ttlUt Unt alt'indfrizzo della BATTAGLIA, via Unione 10, Milano. A t·ichiesta di numet·osi amici, abbiamo raccolto in opuscolo gli ai·ticoli di UNTH.A n·T: lin Conume •1ne- 1·iclio11ale, che tanto interesse destat·ono nei nostri lettori Lo inscrive1·emo nella Bml,IOTt.:CA DI PROPAGANDA. Pre:::so ce11t.20. GtUSEPPK RIGA?dONTJ, gerente nsponsabile. Milano, Tipoara.lla degli Operai (Sor, coop.), e. Vitt. Eman. tt-t6•

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