Critica Sociale - Anno VII - n. 4 - 16 febbraio 1897

ORITIOA SOCIALE 51 si fa suo organo nel Gabinetto e, chi, minacciando dimissioni e scandali, vince la partita ('). li Parlamento è 1•iconvocato; e ai O di marzo, una sola domanda sarà posta all'ordine del giorno dai conservatori che l'hanno voluto: - vediamo un po·, carte in tavola; ad essere pati•ioti quanto si spende? . . . Ora a noi salgono i lucciconi alle ciglia pen– sando al destino probabile, se non certo, di quei poveri espansionisti, che esP.andevano così bene i loro portafogli e le loro già nitide pancia nella gazzarra eritrea. Non osiamo dire, come altri pre• tende, che la sconfitta di Crispi in Consiglio dei ).linistri sia il principio della fine sua e del cri– spismo, la successione di Saracco alla presidenza, con sciampagna e nozze 1•elative. Nel1'1strionismo della vita politica italiana è prudente astenersi dall'avventurare di cosiffatti presagi. Ma che la speculazione patriottica sia in ribasso, che le azioni della Società di navigazione e di esportazione Patria & Compagnta abbiano sofferto un tracollo, questo non ci pare dubitabile. Basta vedere il viso verde dei suoi agenti principali, della Ri/01... 1na che. per la riconvocazione della Camera non trova una parola di commento, della 1 1 rtbuna che si affanna, a denti stretti, a scemar valore all'avve– nimento. Questa delegazione dei credi_tori,_ BSS.'\ 1ice in sostanza, non potrà, dopo un po' d1 chiasso mu– tile e molesto, che acco1•darci la moratoria o lasciarci proseguire gli affari. Soliti discorsi degli avviati a fallire. Eppure questa gente aveva mostrata dell'abilità degna di successo migliore. Non potendo né forse volendo bloccare il nemico (dabbenaggine pari a quella del medico che guarisce il cliente; tolta la necessità della rivincita, con che pretesto prose– guire la campagna?) avevano bloccata la verità per modo che non ne trapanasse una stilla. Non ba– stando la censura dei dispacci, non bastando l'e– spulsione dei corrispondenti 110 la confisca alla barriera di Massaua de' giornali italiani per tenei· viva la corrispondenza d'affetto fra madre patria e colonia, si era imposto, col famoso ordine del giorno da leggersi alle truppa per tre giorni di seguito dopo la ritirata, la ipocrisia del coraggio e della contentezza; e pe1-chénessun « pnnto nero• turbasse Ja giocondità. di tanto sereno, si è istituito il gabinetto dello stesso colore, assoggettando le pH1intime espansioni epistolari dei nostri giovani eroi al regime carcerario dei Verro e dei De Felice. Ormai le Amba Alagi e le Makallè potevano moltiplicarsi all'infinito; i soldati potevano marciare scalzi e scamiciati, marcire nel sudiciume, nuh•irsi, nonché di muli, di coccodrilli putrefatti; i capitani capitolanti separare la loro sorte da quella degli ufficiali e dei furieri, lasciandoli, contro i patti, ostaggi del nemico, come se l'articolo 90, che com– mina per coteste inezie la fucilazione, non fosse scritto nel Codice penale militare. Tutto ciò - la diplomazia bilaterale, eccitata a suon di talleri, del Commendator Makonnen venendo in aiuto - non ( 1) l': proprio, anche nel tono di voce, la padrona che 1·atr11ccia, come abbiamo dello In principio.« Noi non vogliamo essere com• promessi senza uperlo e senta aver dato prima Il nostro assenso. Son a/IO/amo, /hion:r, /arra In mano di »e.U"u»o la rinuncia del wulri diritti e della »o.Jt,•a tacolld dEdeUrmt11a,·e, noi, la ,ao.,tra condotta•· (Per1n:ie-ran.:a, 14 febbraio). - Questo ripetono, In so– stanu, il Circo/o Popolar-e di Milano, e I congiurati coU-on. Co· lombo, e I ramosi sen11.tori cospiranti col Saracco e chiedenti udienza dal re. Curioso fenomeno e tutto ltali1rno quuto, che sia nel decrepito Senato - viceversa da quel che avviene in !'rancia. - !"ultima agonizzante tliremadella Costltutione, contro il oo ..erno e la Camera gio,·ine! avrebbe fatto che portare sempre più alto e più lontano lo splendore della bandiera e del nome italiano. E ad illustrarlo anche più avrebbe continuato, sino alla consumazione dei secoli 1 la brillante esi– bizione quotidiana di ilotismo, ammannita nei gior– nali con le patriottiche epistole de' nostri prodi. (1) Ahimè l tutto questo, temiamo, ò destmato ad una prossima fine. Addio 1 gioconde speculazioni di cereali ammufllti e di bolsi muletti, contrattati su quel di Casoria dai camorristi emissari di nobili dame! Addio, pingui noli della Navigazione ff811e– rale, la patriottica Società. che ha il Crisp1 per agente stipendiato d'affari~ Addio, rapida conqmsta di galloni sul campo della gloria, dopo le eroiche «punizioni» dei villaggi abissini, delle quali « non é bello venire a particolari per non urtare le fibre sensibili », come scrivono gli uflciosi ! ( 1 ) A che pro dunque si sar,\ falsificato un trattato, si saranno sequestrati colla frode tre principi turisti, affidatisi all'ospitalità. del nostro paese? li autce et deco,--um est 1n-opatrtq, rno,·t sarà buono per la patria dei mori, ma non è più inteso da questi degeneri di– scendenti di Roma. E non é pili inteso per una miserabile questione di ta~liandi e di decimi, per la taccagna pidoc– chieria di questi « vigliacchi pl'oprietari » ! Ben ha ragione la Rtfm~ma di minacciar loro il domicilio coatto. ( 3 ) Eh! si, sono proprio loro, e non i radi– cali, né i socialisti: invano il Crispi avventa i suoi birri contro i nostri comizi, anzi ce li vieta a di- (1) Ci vorrebbe tutto un fascicolo della Crlllca per raccogliere le gemmo di cui si rlem1)iono I glorn:i.li 11uotltllani. Un unlclale di Bitonto. certo Amendoh1gine, essendo rinchiuso a Makallè, scri"e a suo fratello che« li tenente Partlni C st:uo mandato come parlamentarlo d:t ru Maconuen; ai teme\'3. che non tornasse pl(1; 11a11era è tornato. Pnrla benlulmo di tutti; mce rl•t- da tu/ti e 11ato trattato con mtUe t·tguar-dl ... Dopo questo, lo scrittore soggiunge: « Si altendono i battaglioni dall"llalla per dare un colpo decisivo a 11uestl 1t1·acctoni •· (Secolo. 1:t genn11l0), - Un sold:ito, un Da Olai1, del Cadore, dopo :n·er narrato che I sold11.t1 bhrnchl sono retatil'amenle al sicuro perch6 « prima di noi son tutti I soldati africani nostri•• soggiunge: « e non nedete che 1ia gran pericolo, r.he la forta noatrll. è grande e ben armati, ehe faremo 1trag,e,di que,tl an{maU prima che si pouano :,.nJclnarc a noi ... Prosegue subito (curioso documento tlell'innuenza c1,1. l/uatrice della fede Innestata sull'educazione di caserma):« State con Dio,che lui anfl misericordia e "Orrl\ donarci Q1te1tar,,.a,ta. • E ,a a,·anti mescolando mo e 1a patrta al proposito di domare q1~1tl a111mall, quull anima/E che 11011 hanno armi (ben informati al campo!) e raccomanda di andare al Santo di Padova a scio– gliere un roto e di far dire me~se alla Beata Vergine. li Cor,·iere d,e,l/a &t•a (11 gennaio) riferendo la lettera dlchiua che eua rispecchia una natura • nobilitata dall'amor della J)atri11e della famiglia•· E bastino, come saggi di nobilllat.ione, questi che abblam dato. f-1 Popolo Homa110, corrlspondf'nta da Adigrat. 19 gennaio. Ri– feriamo testualmente. «Questa circostanza (che da abit,rntl tli Gamet 11! lnformavant) I nemici. cioè I loro tonnazlonali. sulle nomtremo11e) rere traboccare la b11ancla 1lall11p11rledell"lneso– rabllllll, e urdlne fu dato a Mul111:zani e Mlant. due della ,•ecchl:i. guardia afrlcnnn che coma11dano al/t' ba11de ii1dlflt'He (si noti questa circostanza, che C preziosibima), di muovere In ispedh:ione e di ,.iu11ireOan1et. La cosn ru tuuulta e condotta come ima ,or•, rwt,a; e non si s1ippe ciò che 11ccadde mpnon quando Mulauani e Miani, Insieme alla loro gentf', rurono di rltor110. Non;;! ti ca,o dt rie-11h·e a 11ai-11co1a,•t, anche ver non eccttarie- ,,. /f/n'a ,ie-111/blle dl quem che crt-do110 la guie-rra tm glocl1erel/o ..•.. VI basti sapere che oamet ru distrutta•· 11,Anche qui mene conto di citare: « Non si può dir lo steuo, per altro (che clOOla loro Indole @erYa loro di @cusa),di quei moderati cherono dh•enuU com1)llclJel radical\; perchè non solo luciano :i.ti essi piena liberti\ di diffondere il mal ,eme della guerra cltJile,ma ti aiutano e li 1orrevuo110 In tutti I modi. - VI @ono,lnf11ttl,giornali notoriamente legati ad uomini politicl del 1)artito moderato (atteni/, Per1trei-a11.:aect CJ/7(111 I) e che 1ono in pari tsmpo I portuoce dei radicali, da cui si vorrebbe ora ri– prendere 1J laroro che conduce. prima o poi, al 0·1,u qlor111 delle IOlllmOIIC •• (Ul/orma, Il fol.Jbralo).

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