Critica Sociale - Anno VII - n. 4 - 16 febbraio 1897

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Regno: AnnoL.8 · Semestre L.4 - A.ll 'F.■tero: AnnoL. IO• Semestre L. li,&o. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia aU'Ufflcio di CRITICASOCIA~E - MILANO:Portici Galleria V. E., 23 2.' (Plua IU/11) Anno VI - N. 4. ~ Non sl ventle a uttnurl sepnratl. ~ Milano, 16 febbraio 1896 SOMMARIO Attualità. La b1mcarot1a del f/411"/0ltlsmo (l.a1, CRITIC,\ SOCU,U). ,\'O!a•/Jellt ((,,\ CRITICA), /A vrancte epoca dei b11/fo11I;a p,·opo,llo dt:l" co,o D'A,uiwuio • (UlU,NO). Studi •oclologicl. 1,a»01t,•avr()J)aoamtanelle campagne ttv1.soE DoNom). Strllt{ltltdO I nodi: n:pllca sul/ti /Jl~ltlOIIC Q(Jl'Qrla (Ll'iONIUA B1s– SOl.,t,TJ). rostllla oa una po1t:m•ca (I.A Cn1T1CA). Fllos,ofla, letteratura e varietà.. Ricordi d' Jta/la (KMll,10 VASDRR\'ILDli). Concorso Mam:i. Amrn1ttl. BlbUOleca dl propa9,rnda. Nel corrente febbraio manderemo la rlscossiono postale a tutti coloro che ci debbono anc01·aun semestre o una pm·le qualsiasi dell'abbonamento pei· la scaduta an– nata 1895. A 1·tspa,·mio (li spese 1'iscuoteremo insieme l'importo del 1 . 0 senieslre 1806 qià, tn corso. Tanto meglio se et eviteranno tl venlilempo, inviando ca1·tolina-va17/la appena /elio questo avviso. LABANCAROTTA DEL P TRIOTTISMO L'hanno dichia1•ata essi medesimi. Essi, i pah'iot– tissimi, i conservatori veri o propri, quelli, cioò, che « tengono» qualchecosa di sodo da conser\'are, della terra al sole, dello case, delle rendite, degli opifici, i reazionari della Peneveranza e degli altri fogli meglio pensanti; uon già quegli altri, i saprofiti, quei che impinguano della co1·ruzione, che rimestano voluttuosamente nel torbido, che giocano oggi al rialzo, domani al ribasso o fanno sanguinacci per sà dol sangue di tutti. Questi, che fanno capo al Governo, o più direttamente al Crispi, il 101•0Griso autentico, non l'avrebbero voluta smettere mai, tanto ci si godevano, e ancora si dibattono nei giornali ufHciosi, organi do\ Go– verno, organo loro, in que· giornali dO\'e ancor ieri gridavano: all'J/an·m· ! colla stessa tracotanza smargiassa con cui si gridava: a Bei·lin! nel 18i0, dafr 1 ! a~~:~~ti/~\1itf!~Ol~~~:~~~ 1 »1fa~•iitm·one è scoppiata: la ribellione dei loro alleati necessari, che sono la bandiera, la gualdrappa o il velario discreto, dietro il quale, come dietro le cortine di una bisca, pote\•ano trescare, rornieare o eanca– neggiare. Il basta! che Oavallotti sfrena come finale lirico delle sue bellicose discorse, è intimato con ben alh•a efficacia dalla voce chioccia di questa gente, punto liric..'L e punto bellicosa. un po' grossa anche di cervello, ma che, so vuole e s'impunta, la spunta, perchè è essa che ha la borsa in mano; la borsa che tanto ò più grossa quanto più ha mi– nuscola l'iniziale, non l'altra dove uno straccione senza camicia punta magari dei milioni. t <lessa che ha nelle mani _i cordoni di questa bo1·sa; è dessa la classe dommante; la quale, se può per– mettere, da quella gran signora ch'ell"ò, che i suoi valletti l'Ubacchino sulla provvista e i pag1iacci facciano gaz:1.arra nella dispensa del castello, viene anche il momento che si affaccia e intona il quos ego! a tutta quella marmaglia sbirichinante, facendo sentire alla fine che ò lei la padrona. Citiamo appunto la Pe,·severan~a, perchè ò lì, e nei giornali che le somigliano, che il fenomeno appare pili nilido e terso. Il Corriere della Se1·a, organo, questo, della borghesia redditiera ed indu• striale, gente dall'olfatto più acuto, dai nervi più sottili e dalla visla pili lunga, da un pezzo aveva fiutato i pericoli che ai compari Vandeani erano invisibili ancora; e dopo aYerc, come ha costume, funambuleggialo un tantino, o detto o disdetto e contraddetto e dato ragione un po· a tutti, finiva per fe1•marsi nell'opinione de' s1JoiBonfadini e dei suoi Raimondi contro quella de' suoi Torraea, e si piaceva di posare a Cassandra e di ammonire, in alto, molto in alto, che il terreno era lubrico e si badasse bene dove si posavano i piedi. (1) l\la il CorTie1·e non è, lui, da solo, la classe dominante, nò la parte prevalente cli essa; e poi è tenuto, frenato, paralizzato da 1·agioni di conco1·1•enza giornalistica. Per stl'illare, per eccitare le « pas– sioni popolari :. c'è il collega di ,•ia Pasquirolo, al quale, pel' squadrare lo fiche, o squadra1•le da senno, col registro degli abbo1Jati ph'1greve e pili gonfio, conviene « gira.re la lingua sette volto nella bocca» prima di pronunciare una parola vivace. i\la cm madama 1'1·avasa che doveva parlare. Essa che, sola in Lombardia (lasciando fuor di conto i pochi salariati avventizi), avea fatto dedizione com– pleta al crispismo, essa, cui pareva un sovversivo il Di Rudini, doveva cospargersi il crine di cenere eai lettori, sbalorditi, gridare: è tempo di flnil'la! (') (') Al ,j gennaio scri,·e,·:i, fra l'altro, 3 propoiHo della miSAione di ~1,111à: .. !.'Europa nelle sue ,..:.rie p11rtlcome 11 comportr. I Vi è gara di mlulonarl di cl,illàt O non piullOAIO ,•i è gara dl tpo, crt81a 111:l 1woclama,·10. timore di euere aopratraui, l11into di consci•l'atlone, desiderio di riconquista di territori! glA poueduti, pusìonl e r::incorl 11er1onnllda soddisfare, lotte di interenl ma– terl:ill, gel<tl!le, maHe lg11ora11tl da contenere con ognl me.i.:o, 1w111ctpal/.ufmo fra t quall IO 1r:l11mento dello ,1pfrlto vutibllco mediante qutlt/o,ii e1Ie1'11el• Co1i nppunto opintl\'3 <:he foue, manimc per 1·1taUn. E, una volta urnto, gll riescita di es1Sere sincero. ('J Qui si fa cenno 1)artlcolarmente di giornali milanes', 1erchç sono I l)lù Importanti o quelll che più l'lbbl:imo sotl'orchl, Ma. clucuno tro,·er:\ analogie 11lù o meno complete nelle altre pro-– yincle del Regno.

RkJQdWJsaXNoZXIy