Critica Sociale - Anno V - n. 20 - 16 ottobre 1895

CRITICA SOCIALE 307 abbandonando del tutto le ramose « armi in!ellet• tuaH , spuntate al primo esperimento; il partito socialista tedesco si ta-ovaforzato, dal rigoglio stesso del suo sviluppo, a proseguire la sua via con moto unirormemente accelerato, a procedere senza un'ora di posa nella sua espansione, sotto pena di sentirsi Oaccato dal peso medesimo delle proprie forze inoperose. Questa espansione non può dirie:er~i ormai che verso la campagna, dove sonnecclua la g1·au massa popolare apata, indifferente, vassalla dei grandi proprietarii, ra~irata dagli agrarii borgliesi e dagli antisemiti, trrncea. per la reazione di governo o elemento di sommosse cieche e prh•e di ideàli, destinate a mandar a male, anzichè ad affrettare, la rivoluzione proletaria. Conquistare dunque la campagna, conquistal'la davvero e per sempre, coordinare la nuova agitazione rurale con quella delle città e dei borghi industriali, rare di tutto il popolo oppresso un esercito solo - ecco il difficile problema. Questo problema, vitale, che in Italia si presenta al partito socialista On dai primi inizii della sua \'ita, stante la natura agricola del paese, e che il pa1•tito fra noi risolve empiricamente, senza unità di direzione, e quindi con scarsi risultati; questo problema che i socialisti francesi hanno forse gt- 1·ato piuttosto che ,·tsotto con quel programma agricolo di Marsiglia che la C1·UtcaSociale ha pubblicato ad incitamento 8'I istruzione de'compagni italiani; questo problema è di quelli che mettono veramente alla prova la vitalità di un partito. Di fronte alla diversa coongurazione che presenta il problema economico nene campagne, alla varietà :1:!:e~~r~:!~ dJ~\~e:~~:z1~~i/l~~o~i~ain~e:~~!\~ che nell'agricoltura si può dire in ritardo di un secolo su quella della vita industriale: gettare un ponte di congiunzione fra campagna e città, allar– gare cosi la rete del prog1'8.mma da abbracciarvi le esigenze de~li sfruttati campagnuoli senza rom– perne le maghe, senza snaturarne il contesto, con– s01•vando integra ed intatta l'anima morale del partito, la sua essenza apportatrice di continui prog1•essi e mallevadrice sicura della vittoria: que– st'impresa, chi la misuri con occhio cosciente delle ,·esponsabilità di un partito che ha tanto peso sul• l'indirizzo della cosa pubblica e che non è molto lontano dalla conquista dei poteri, è in effetti im– presa cosi audace da parer temeraria. Qui ve1•a– mente tutti i dissensi, tutte le diversità di tendenze, che io uu partito, come in ogni corpo organico e vivo, cozzano e contendono fra loro, qui vengono ad accentrarsi come a sbocco comune: la tendenza di coloro che hanno fretta, che mirano a risultati immediati, numerici, elettorali e d'apparenza, poco curandosi della solidit..\ dell'edificio in costruzione; la tendenza dei più. calmi e più. lungo-veggenti, che sor.ratutto badano alla saldezza di ogni pietra, alrequ1librio d'o~ni YOlta,che, più preoccupati del domani che dell oggi, nulla temono quanto la con– traddizione e la d0fusione, e vogliono ad ogni passo io avanti - secondo la frase del celebre Mant– festo - « salvaguardato l'avvenire del movimento»; la tendenza degli « integrali >, dei socialisti e uma– nitari>, che dovunque v'è sfruttamento ed oppres• sione ,•edono l'applicabilità di qualche frantume di socialismo, socialismo a scaPlamento ridotto; la tendenza dei marxisti veri, che del concetto storico della lotta di classe si fecero sangue e midollo, che fanno sempre i conti col grado della evoluzione obiettiva 1 sapendo di non poterla nè sforzare nè varcare d'un salto. •rutte queste disparità di vedute e di temperamento si assommano, si urtano e im– pegnano la mischia, alla soglia del problema della propaganda nelle campagne. lld è questo che rallegra lo scrittore della Pe,·– severml:a, nero d'aver scoperto che nel Congresso di Breslavia si notarono e dissensi su punti essen– ziali del programma». Il che viene a dire ch'egli è pieno di allegrezza perchò _il partito socialista è tanto vivo, tanto forte, da affrontare lo maggiori difficoltà del suo cammino, e da voler superarle. Le difficoltà del socialismo non stanno già (come pare agli indotti, che non perdettero mai un minuto a rifletter\•i sopra) nell'assetto da darsi alla società futura: questo ci preoccupa, davvero, quanto può preoccuparci un eclissi di luna, o ai nostri 1ettori non è necessario snocciolarne il perchè. Le diffi– coltà del socialismo non sono nell'avvenire, sono nel presente: non sono dopo la conquista del po– tere, sono p1·tma e per arr-iva1•vi: non sono in– somma nel socialismo, ma rulla.vta del socialismo. Sono nella tattica. Dal punto di vista dell'azione la tattica è tutto il socialismo. Ah! certo che e punti essenziali di dissenso:. emersero, e violentissimi, nel Congresso tedesco. Ma non sarà inutile allo scrittore model'ato modc– ra1•e il suo riso fanciullesco, meditando le parole con le quali il presidente Singer chiuse, fra le acclamaz1011i,l'ultima adunanza: e Questo Congresso 1·imarrà come pietra miliare nella storia del partito. Aspra fu la discussione, nè su O$Di punto si raggiunse la concordia delle opi– nioni. ~la rammentino bene gli avversal'i che, ad ogni modo, nella lotta impegnata contro di essi il partito procederà sempre uno e compatto. Jni Kampfihnen oeoeniiDe1· aie l'a,·tet slets eintg unct ueschtossenvorgelien wh·a. > E dovrebbe esser questo, sopratutto per voi, gar– batissimo collega, il e punto> veramente « essen– ziale». . .. Il Consresso di Francofo1·te aveva delegato a una Commissione l'incarico di preparm-e le proposte di programma agrario da discutersi al Congresso fu– turo. La Commissione (divisa p1•ima in tre Sub– commissioni, una pel nord, l'altra poi sud e l'altra pel centro dell'Impero) allestì un progetto che, pubblicato e discusso ampiamente nelle riunioni e nei giornali del partito, giunse al Congresso di Breslavia nella forma seguente: li Congresso, nell'interesse dell'agricoltura e pel mi– glioramento della condizionodei lavoratori di campagna. e dei contadini piccoli propt·ietari, raccomanda ai com• pagni, come temi di agitazione e per l'azione noi vari corpi elettivi, i punti seguenti: I• Abolizione di tutle le runzioni pubbliche e i privilegi annessi alla proprietà. tel'riera,, i pl'ivilegi noi corpi rappresentativi, i diritti di patronato, i redecom– messi, le esenzioni da imposto, ecc. Abolizione senza. indennizzi) di ogni sorta di vassallaggio; 2. 0 Mantenimento cll alla1·gamenlo delle propi-icitì fondiat·ie pubbliche (dello Stato e dei Comuni); incame– ramento delle manimorte (beni ecclesiastici e di con– rraternite), delle dotazioni regie, dei boschi,delle rorze d'acqua, da convertirsi in proprietà pubbliche sotto il controllo della. rappresentanza. popolare. Dil·illo di p1·e– la.:ione dei Comuni nell'acquisto dei beni suba.stati; 3. 0 Ese1-cizio in economia delle te,wte dello Slato e dei Comuni o lol'0 locazione a Coo1>C1·ative di agricoll01·i e contadini, o, dove ciò non sii possibile, a singoli in– dividui sotto il controllo dello Stato o del Comune; 4. 0 O1'editodello SL.atoai Comuni o a comm·zi ob– blifJal0l'i, pei miglioramento dei len·Cm·, il dissoda.mento, nrrigazione o il drenaggio. Assunzione da. parte dello

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