Critica Sociale - Anno V - n. 20 - 16 ottobre 1895

320 CRl'f!CA SOCIALE devono riposare - come ben diceva.fl.nda' suoi tempi Aristotile - non sul contatto delle parti, ma sulla re• ciproeanza. delle funzioni. Questo stato di cose - ò evidente - costituiva. un equilibrio molto incerto e pericoloso. Una crisi diventava indispensabile, necessaria per rimovero il pericolo e sgombrare la via alla evoluzione. Una crisi 1 S1,una crisi salutare. E fortunati quei movimenti, quei partiti, quelle istituzioni, quegli indi– vidui, che hanno il beneficio di poter compiere di queste crisi igieniche, di queste crisi di sviluppo! Quando non c'è più la capacità di esse, sottentrano l'apatia, lo sracelo, la morte, che prendono aspetto, or di un lungo e son• nolento sbadiglio di noia; or di decrepitezza. che, per reversione, rimbambisce; or di un dogma. che, immo– bile, imputidrisce. Un riordinamento ed una. riforma di metodo si im– ponevano. Essendo stato opportuna.mente e felicemente appli– cato il criterio scientifico-sperimentale alla. maniera di condursi, questa. veniva ad acquistare virtualmente una mobilitò. e una. pieghevolezza, che poteva.no benissimo adattarsi alle esigenze di una crisi evolutiva. Però, quantunque il metodo avesse potenzialmente ricevuto la capacità di trasformarsi secondo i tempi, i luoghi e le persone, era cosa naturalissima. che coloro i quali con questo criterio scientifico-sperimenta.le ave– vano vista.e applicata una.data. regola, si avvinghiassero tenacemente ad essa, e si facessero insensibili a quello spirito critico, che li aveva. dianzi sospinti, per tra.mu tarsi, a.Ila lor volta., in dogmatici intransigenti. Ma,cio• nondimeno, altri sopravverranno e, appellandosi al sempre rinascente criterio di ragione pratica, a cotesta intransigenza. vorranno derogare, per sostituirvi- senza dubbio - una intransigenza novella, ma ancor questa passeggera. E cosi le crisi si vanno svolgendo da una intransigenza, che transigo per ridiventare, sotto altra forma, intransigenza. E questa rigidità., sempre rotta e pur sempre reintegrata, ò uno dei più validi fattori di progresso, ò un grande lievito di perseveranza, un po– tente alimentatore di fede operosa. Lo strumento, ad ogni modo, per sorreggere gli svol– gimenti d'una crisi era conquistato - ma come deter– minare la crisi 1 come provocarla t Qui ò il quesito; qui è lo scoglio. Sfidare apertamente in un congresso una scissione 9 E perchò no, se la. scissione non ò che un&differenzia– zione necessaria per una futura integrazione 1 Ma saranno tutti presidiati dalla. consapevolezza o dalla. intuizione della legge delle integrazioni naturali 1 La provocata. disintegrazione verrà da. tutti compresa per quello che realmente è, cioè, una. transitoria diffe renziazione benefica.1Non la.scerà ossa uno strascico di equivoci, di malumori, di rancori, di recriminazioni 1 Per togliere di mezzo questi dubbi e questi rischi sa– rebbe stato provvido l'insulto di un poderoso urto esterno, il fendente di una proterva arma nemica. E, provvidamente, l'uno e l'alh-o vennero sintetizzati nell'azione del Governo, l'azione che era. la meglio in– dicata. per raggiungere il vagheggiato intento. Il Governo non scorse nel Pa.ftito che l'estensione del suo ordinamento appnriscente, e, ignaro d'ogni altra cosa, si lasciò dominare dagli scatti epilettici della. f1:1.n– tasia spaventata e sciolse violentemente tutte le asso– ciazioni e i Circoli ascritti al Partito, il quale, imperi– turo, perchò una comunanza d'anima, cbe attinge la sua forza vitale in idee, aspirazioni 1 sentimenti e bisogni 1 Ìj 8t d non si può annullare colla. brutalità d'un decreto, si trovò dinanzi aperta una. breccia., attraverso la quale ei giungerà. ad innestarsi ad un'altra. fa.se progressiva. della. sua vita. La via è sbarazzata d'una. forma d'or• ganizzazione, apparsa difettosa perchè immatura. Si O percossi da una crisi, ma. non si è perciò meno com– patti moralmente, anzi lo si è piò. intonsa.mente di prima, imperocchè i percossi si sono tanto piò. sentiti solidali in quanto che l'azione governativa.pavoneggia– va.si come implacabile nemica. Di più: il moderno mo– vimento sociale si trovò di nuovo sul capo l'aureola. geniale del martirio, quell'aureola che tante simpatie sveglia sempre in mezzo agli uomini dalla. mento se– rena e dal cuore aperto, e cha, dai cristiani passata ai patrioti, ora ama posarsi conti.dente sulla. fronte dei so– cia.listi. È in queste condizioni che il movimento sociale si a.traccia, in Italia, alla. sua quinta rase. 0. GNOCCHI VIANI, BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO, MARIO DA StENA.: Le Rime. - Bologna.,Nicola Zanichelli. Sotto il pseudonimo di Mario da Siena celasi un gio- ra:oeg:;~~feS~1~0 e r~! 1 0 s~~op~= ~a.ui? ~vs:g:s 0 c:~tr;inc~~~~ soltanto, e invidiabile del resto, l'età. dell'autore; ma il pensiero è sempre nobile in forma gentile. Notasi, con l'inevitabile orientazione del momento, una ten– denza al semplice e al nativo, e, per conformità di risultato, un verseggia.re arieggiante quello dei nostri antichi. Cito in prova, togliendola dal volumetto, una poesia agile di forma, alta di espressione e trascendente di pensiero: Io la vodotalvolta: ò una signora assai ricca, io mi erodo, assni felice con suo marito (almenoognun lo dice) ed é bella cosi come l'Aurora. Passa leggera per la ,·ia soaante, con violette ia mano e il ciel negl'ocehi, umile e nera: tremano i gioocebi se improvvisala vedi a lo dinante. Ebbene, io sento una pietà infinita pol· la meravigliosa creatura cosi volutluosa e cosi pura, ehe deve vivei· questa noatravita. Con il pensiero continuo la bacio o la careno con i sogniamanti che s'inlreceian per lei di luce e canti Pietà sarebbeucciderlaIn un bacio. P. B. IL RITRATTODI ENGELS seguito dalla 1•iproduzione detraulogmfo, inserito nel nostro numero commemorativo - lavoro dello Stablli– m.ento artittico Vittorio Turati e della nostra eccellente Tipog1•afla <legli.Operai - fu da noi fallo ti1·are a parte in elegante ca1·toncinot>,·islol, a grandi margini, pe-,•chè1·ùnanesse, f1•a i compagni, ,·icordo del gran precm·so,·e. Può aversi inviando all'Ufficio <lella CRITICA SOCIALE in Milano cent. 30. (Per almeno fO copie ee,1t. 25 la copia). A'l"I'. VILIPPO TURATI, dlrettore t't!#pMUa/nle. Milano, Tipografia degli Operai (&,e. eoop.J, e Vilt. t:man. l!-16.

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