Critica Sociale - Anno V - n. 18 - 16 settembre 1895

RITICA SOCIALE 287 che li difende dagli assalti delle tribù predatrici del Sahara. Devono ugualmente ascriversi alle misure pre– ventive contro l'accesso dei parassiti sociali le leggi americane che vietano lo sbarco di gente senza recapiti, come pure quell'articolo del Codice civile montenegrino, diretto contro gli accaparratori di terre, che interdice agli stranieri, salvo autorizza– zione speciale del principe, di possedere qualsiasi parcella di terreno nel Montenegro. 2. 0 Il tipo dei mezzi di difesa che tendono ad aumentare la forza di resistenza di un organismo è la vaccinazione. Essa rende, infatti, l'organismo capace o di distruggere i microbi patogeni, o di ridurli all'impotenza, distruggendo il veleno ch'essi secernono. Quanto ai gruppi sociali, citeremo come i miglio,·i mezzi preventivi la soppressione dei privilegi ere– dita·ri e lo sviluppo dell'associazione in tutte le sue-forme. Nel pili dei casi, la cagione del parassitismo sociale risiede nelle consuetudini, nei costumi e nel1e leggi çhe rendono ereditarie le professioni o le funzioni. E vero che l'eredità dei privilegi tiene nelle nostre società moderne una parte sempre meno larga. •rutta.via ~e ne constatano ogni giorno i detestabili effetti in quanto concerne i parassiti proprietal'i, col corteo di usurai, di mantenuti dallo Stato('), di prostitute e di malfattori ch'essi generano e si trascinano dietro. È per resistere alla loro opera di srruttamento o per preparare la soppressione dei loro privilegi, che l'associazione s'impone come necessità ineluttabile. Ovunque esiste solidarietà fra lavoratori, il paras– sitismo diventa impossibile. Le società di credito, fondate dal Raiffeisen in Germania, dal \Vollemborg in Italia, recero sparire l'usura nei villaggi ove presero radice. Le Building Societtes impediscono agli speculatori di farsi dei lucri eccessivi fabbricando case per operai. Le grandi cooperative sono la ga– ranzia più efficace contro il parassitismo degli in– termediari, onerosi e inutili, che pullulano in ogni ramo del piccolo commercio. Le comunità di fami– glie fra gli Slavi del Sud, il rn.t,~ dei contadini russi e gli Allmen dei Cantoni svizzeri, in una parola, tutte le forme di collettivismo agrario pre– sentano, insieme a parecchi inconvenienti, il van– taggio inestimabile di ostacolare l'accaparramento del_suolo e il parassitismo che ne consegue. E fuor di dubbio che è in questa via che si deve inoltrarsi se si vuole combattere efficacemente la propagazione dei parassiti. Questi si faranno sempre più ra1·i quanto più aumenterà la solidarietà sociale e quanto più sparirà, giusta l'augurio di Saint– Simon, l'eredità dei privilegi che rende possibile lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Riassunto e conclusioni. In questo studio, che tr·atta del parassitismo da un pttnto di vista affatto generale, noi fummo con– dotti a classificare sotto la stessa rubrica - paras– sitismo organico - lo sfruttamento del nutrimento, della forza e dell'aspetto. In ciascuna di queste tre rorme, il parassitismo é sempre un fenomeno derivato, che porta seco una doppia serie di modificazioni: nei parassiti e nelle vittime. Nei parassiti: sparizione g,~aduale degli organi inerti; produzione di organi idonei ad agevolare lo ( 1) Nel teeto, tmdgitlr;ores. L'equivalente letlerale non donebbe davvero mancare In italiano. (Nota cld traduttOl'e). sfruttamento; trasformazione dei mezzi di riprodu– zione allo scopo di condurre i parassiti presso gli osse1•ida essi sfruttati. Nelle vittime si constatano pure modificazioni: sempre il parassitismo le colloca in condizioni di vita sfavorevoli; perciò la più parte di esse si di– fonde, con pili o meno efficacia, dagli attacchi del parassita; pure, in dati casi, il loro ospite le co– stringe a rendergli dei servigi. Queste conclusioni si applicano ugualmente al parassitismo sociale, salvo per ciò che riguarda i mezzi di riproduzione. Vedemmo infatti che, nei parassiti sociali, non vi é trasmissione ereditaria del parassitismo. I renomeni di riproduzione non sostengono che una parte secondal'ia nella conser– vazione delle diverse varietà di parassiti. In questa materia ciò che prevale è la imitazione. Ciò basta a spiegare pel'ché il parassitismo sociale non induce modincazioni così proronde come il parassitismo organico. Non si nasce parassiti sociali, lo si diventa, e noi sappiamo che i caratteri acqui– siti non sono trasmissibili. •ruttavia queste modifi– cazioni avvengono nella stessa direzione: la società. infostata dal parassitismo s'indebolisce, e il paras– sita degenera. Se l'organamento sociale è difettoso, i parassiti si moltiplicano e finiscono per produrre la ruina della società ch'essi sfruttano Se, al contrario, la. società offre una forza di resistenza sufficiente, gli individui o le classi, che diventano parassiti, non tardano a venirne eliminati. G. MASSART E E. VANDERVELDE. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO, A. IIAMON: Psychotonie de l'anarchisle-socialiste. - Pa• ris, Stork, 1895 (Fr. 3,50). Ji-:AN GH.AVE: La societe future. - Paris, Stork, 1895 (Fr. 3,50). La Francia. è quasi il solo paese nel quale, dopo le manifestazioni violente, l'anarchia si sia attaccata. al libro, e abbia prodotto qualche scrittore. Editore degli anarchici è lo Stock; egli ha intrapreso la pubblicazione di una biblioteca sociologica che anche nel colore fiammante della veste {gli Hnarchici badano molto a ciò) s·annunzia rivoluzionaria. In essa sono già. apparsi ,•olumi di Grave, Malato, Bakunin, Kropolkin, Mackay. Gli ultimi sono quesli del Grave e dell'Hamon. L'Hamon è notissimo per un altro volume: La psico• lo_qiadel mitital'e di professione, nel qua.le si tende a dimostrare come l'esercizio di una professione ca.ratta. ristica crei una psicologia speciale comune a. quelli che l'esercitano. In questa Psicologia del socialisla-ana1·chico 1 egli vuol mostrare che gli adepti di una stessa dottrina. tHosoflea. possiedono una costituzione psichica comune. Cercando di determina.re quali sono i caratteri del tipo medio socialista-anarchico, l'Hamon non si preoccupa. all'atto della dottrina, la quale può essere buona o cattiva, ridicola o sublime, che non glie ne importa. Egli cerea, e insiste molto su ciò, la verità. Nemmeno egli si preoc– cupa. di ricercare se quel ch'egli chiama la mentalità anarchica si costituisca di per sè, in dipendenza csclu• siva di certi caratteri psichici dell'individuo, o non vi con~orrano l'ambiente sociale e la dissoluzione rovinosa di certe formo economiche. No, egli vede nell'anarchico un uomo diverso dagli altri, che si produce con ca.rat• teri pressoché identici in paesi diversissimi di razza, di suolo, ecc; questi caratteri costituiscono una me1&talità speciale, e questa. l'Ha.mon studia. Egli ha fatto una inchiesta su centocinquanta anar– chici all'incirca dei vari J?&esi,chiedendo: perchè siete anarchico; come lo dìvemstet Ha cavato i tratti co– muni delle risposte e così ha costituito il tipo medio, L'anarchico dunque, secondo l'Ha.mon, ò un individuo 1·ivolloso, libertario, indivicluatista, altntista 1 semitivo,

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