Critica Sociale - Anno V - n. 14 - 16 luglio 1895

CRITICA SOCIALE ti\·cggenza del futuro, un'arma per feriro al cuore la incipiente organizzazione proletaria. Essi - lo si :n-– Yerta beno - classe prh•ilegiata, dominante e preesi– stente, accusa,·ano ad alte grida rei di attentato alla eguaglianza sociale gli operai, che andavano raggrup– pandosi e ordinandosi attorno alla bandiera. del lavoro salarialo, aspirante a liberarsi dalla sua ultima. forma di sen·itù economica. . . . Una liberazione economico, ecco il sogno,la visiono, l'idealo di questo primo ordinamento proletario. Esso ò il fulcro attorno a cui movonsi tutti i pensieri e i propositi dolio arti collegate, le quali ogni cosa a quella auspicata libcraziono subordinano; nulla per esse ha valore so a quella liberazione non contribuisco, se a quella liberazione non si uniforma. Ma In.lìbern.ziono economica non può essere un fatto isolato nelln società, non può essere o non è un'impresa campeggiante soln soletta. nel vuoto; ha essa. pure at– tinenze, rapporti, una. ,,ita, di relazione, perchè, co– munque essa si riveli, comunque si atteggi, quale che sia il fine suo, è sempre un fenomeno sociale e, come tale, tocca, urta. o abbraccia tutti o parte degli ele– menti, che costituiscono l'ambiente storico o sociale in cui si vh·e. Ora, fra tutti gli elementi non economici costituenti cotesto ambiento, quali erano quelli che più segnata– mente dol·e,•ano toccare gli operai e ehe gli operai pote,•ano quindi più vi,·a.mente sentire e più presto capire1 Era uno solo: l'elemento politico, e di quesL'uno infatti cominciarono tosto a consta.lare e a sindacare l'in0usso. Altri elementi pure csisievano, ma meno adatti ad essere <lnl\'oporaio fruttuosa.mento percepiti e utiliz– zati, porchè di natura essenzialmente psichica, e quindi sfuggenti alla comprensione comune e delizianti sol– fonto quello poche categorie d'uomini che tempo e modo hnnno di coltivaro, collo sapienti cure d'un floricultoro, lo niuole spirituali doll'intellotlo e del c•10re 1 tanto fo– raci, so amorosa.monto educato, di sonvi emozioni o di godimenti squisiti. Era perciò naturale che l'operaio, nei suoi primi risvegli, fosse, più cho da elementi sog– gettivi, impressionalo e mosso da. elementi reali, esteriori, che più dirottamente, o sposso piU rumoro– samente, scuotono lo.vita. E questi elementi sinlotizza– vansi nella parola: Politica. Alla politica quindi driz– zaronsi gli sguardi, i dosideri, i propositi, i conali, amnchè l'agognata lif)(.•raiione eco,io,nica rinvenir po– tesse nuovi ausilii o, allargando la sua sfora (.rem– cenza, abbozzar potesse qualche cor;a di sempre più organico. È evidente: era questo un altro lavorio destinato a porre il nascente organismo proletario a. contatto e a cimento collo realtà della. vita pubblica.. Non ò però con entusiasmo - tutt'altro! - che gli operai riJesti a nuo\"a vita si volgono alla politica: ri– cordo.no governi passati ed hanno sotto gli occhi go– verni presenti, che la polUica avevano f1.1.Uo e facevano ancorn ad essi spregiare e odiare coi loro comporta– menti partigiani, coi loro istituti menzogneri o solda– teschi, collo loro leggi tanto generoso di coppi e tanto spilorcia di benefici. Ricordano o vo<lono i~ncoro.asso– ciazioni di compagni ciperai, nelle quali l'azione poli– tica. nitro non ò che una strategia. concepita. e capita– nata. da. persone, che obbedendo, naturalmente 1 ai propri bisogni, ai propri interessi, alle proprie opinioni - dis(ormi socialmente da.ibisogni, dagli interessi e dalle opinioni del coto operaio - sa.turano quello asso– ciazioni di parole robo:inli, di frasi armoniose, di pompo brillanti, ma lo lasciano vuoto di coso so– stanziali, spocinlmonte in materia economica. Di più, la politica si era. sempre a loro alTacciata come una. gelida arto cli governo senza. palpiti generosi, mentre essi in,•oce si sentivano in pelto balzare un cuore bra– moso di sperato giustizio o di pubblici ordinamenti, che rintuzznssero lo borie prepotenti dei privilegi di casta e ra.,·o rissero lo sviluppo della dignità umana o <leibenessere socia.lo in tutti. Ma.- « qual 1·oggio cli sole) e tra nuvoli folti>, come dice il poeta - di mezzo a. questo fitto nembo di pes– simismo, non improvido del resto, si fa.ce\ "&pur slrado, lento, ca.uto, sagace un sospetto, un dubbio, fatidico, vestibolo al tempio di nuovi Veri: - Se (così ruminava, nelle 1:1carseoro del riposo giornaliero, l'operaio che al desio di coso nuovo aveva dischiusa la.mente) se questa politica è una. forza, Sopuò giovare ad interessi diversi dai nostri - porchè non potrà, fatta un po' anche da. noi o por conto nostro, a noi pure giovare 1 Non è, in• ftne, cotesta. forza il prodotto di cnergi€\ umane! E so nuovo energie manipolassero cotesta. materia con in– gredienti inusati, non potrebbe essa partorire effetti non mai visti 1 . .. Cotesti operai novatori si arrischiarono dunque anche nell'arringo politico, ma. con moventi, criteri e aspira– zioni speciali, non senza. però lo strascico <lolla tradi• zionalo diffidenza. contro la. politica. Guardinghi, non en– tusiasti. Ed ecco far capolino, per la prima volta in Italia, le candidature operaioi ma la lotta elettorale, più che dalla mira di creare deputati, è ispirata da intenti, consacrati alla. propaganda dei nuovi principi sociali. E il li more di cadere e alTogaro nellapolilicheria (corno gli operai la chiamavano) deipoliticanti vegliava. sempre cosl sospettoso, e talora perfino scrupoloso, che alla fra.so « faro della politicn • proferivano l'altra« prender parlo alla. vita pulJblica. ». Fara della politica aveva sempre signiftcato a.Ilo.loro monto, fan della prepo• te,iza e dell'inganno; coi;;.eche dalla bersagliata loro vita. avevano appreso a non amare, perchè o delln pro• potenza. o dell'ingnnno gemevano tuttora mancipi, nè volevano iniziare la loro emancipazione umana copiando i vizi dei loro dominatori. Volevano, si, con metodi o intenti nuovi, tentare il terreno politico, ma con meditato o molto circospette riservo, anche per non incorrere il rischio cli assassi– nare e seppellire la. prediletta, adorata caratteristica. loro, 0glia. del sudore proletario, nerbo della r~de eman– cipa trice del lavoro, la. rcclcnzione economica. Presen– tiv.: i.no- da. sintomatici indizi aHertiti - ch'essi, pro– cedendo, dovevano ingemmare il mondo civile del pre– zioso fenomeno di un non mai visto congegno sociale organico, e che, intanto, cotesto organismo incipiente, moventesi nella vita. pubblica, essere poteva benissimo un partitoi ma. non volevano qualificarlo politico, te• mendo di confonderlo coi vecchi partiti politici, nò chiamarlo volevano socialista, porchè questo attributo sembrava loro immaturo, arrischiato, non rispondente Infine allo stato di istruzione o coscienza della. classe operaia. d'nlloro, o conclusero coll'indicarlo e specia• lizzarlo col titolo di Parlito operaio; o come tale ebbe infatti la. sun piccola storia. o la sua letteratura, plausi e persecuzioni, compiacenze e amarezze, batta~lie vinto e ballaglio perduto,

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