Critica Sociale - Anno IV - n. 23 - 1 dicembre 1894

CRITICA SOCIALE 855 E sia pure il suo parlamentare cauto del cigno: la nota di quel canto, badale, reslerà nella storia e tornar;\ a rizurolarvi allo orecchie. Perocchè, se il caso suo è il caso nostro, il caso nostro (voi non ci pensaste!) è dunque il caso suo. Caduti nella vostra stessa trappola, voi siete dh•en– tati il no con/I/ente pe,· lulle le migliaia di casi che spe1·a, 1 ate seppellire in un obliodeco1•0s0. Il caso di uno è il caso di almeno centomila. E noi siamo tutti nel caso di Morgal'i, che alla Corte d'appello domanda la conferma della propria condanna: nel caso dei compagni di Cuneo, che, pe1· tre che ne ha scelti il Pubblico Ministero~ ben in cento si ofl'i·ono alla sbarra. È pur nece~sario che fra noi e \'OÌ urnt differeuza sia segnata. Voisiete in auge, dunque spetta a noi la geenna. Non siamo noi che l'abbiamo creata questa nuova « distinzione di classe »: siete ,·oi che ce la porgete. Voi avole pensato che ai socialisti stesso bene la pena degli atphonses o dei piccoli ladri incorreggibili: la pena obbrob1·iosa del domicilio coallo. Abbiamo dunque di,·itto di prelenclcrla, poichè siamo tutti socialisti ad un modo. Condanna1·ci: questo lo potete. Ton tentiamo nep– pu1·e di sottrarci. Dividerci, far cli noi due schie1·e, l'una a1·mata contro l'alfra, questo è superiore alla logica e alle voslre facolta. A voi gioverebbe per imperare, secondo il vecchio precetto dei ge uiti. A noi giova essei· tutti uno solo, pe1·chè l'imperio rostro anneghi nel fango in cui guazu1. LA C1t1TICA SOCJAU;, PERRlORGANIZZARI~ IL PARTiTO A norma dell"art. I Jello statuto approvato nel Con· gresso di Genova (16 ogoslo 1802) potevano far parto del Pm·tito socialista <lei lavo1·atori ilaliani « lut te lo associazioni che no accctta,·ano il programma»: quindi lo Società di mutuo soccorso accanto ai Circoli socia– lis1i; lo Cooperati,•o di franto ai Comitati elettornli: lo L<'gho (li resistenza a. b1·accetto (lei Gruppi di propa– gand;:i, formarono btJn tosto la compagine del partito, i cui giornali l;woruano n l'orlo tutto procedere di 1mri passo sulla \·ia delraHcnil'o. Tali lo fontlnmenta. elio si gettarono: nè differenti potevano proporne i socialisti, cui s'impone,,ii di toso. reggiaro gli a\'anzi glo1·iosi del decimalo Pw·lilo ope• 1·aio italiano, cho u.,•c,·a nobilmenlc gettato alle oi·ticho le ,•ecchio formule esclusi visto, o di attrarl'e ncll"orbita. del socialismo internazionale tutto quelle associazioni (li mutuo soccorso o di meslicro che, rimasto sino allora in uno s1ato di ,·erginità riruggonte dai conlatti feconJi della polilica di classe, oppure asservito a questo o a. quello dei tramontanti parliti, incominciavano a guar– dare Cli a lasci.trsi guardare senza arrossire, mostrando cosi e.li non desiderare di meglio elio d"essero con– quistate. ;\i propugnatori della. nuo,,u. organizzazione - i cui ,·agiti s"erano fuUi sentire nel Congresso di Milano dell'anno p1ecedento ti 91) -- non passò neppure per la mento che siffatti el<'mcnli potessero tosto acciuistaro la intera. coscienza. o l'agile ginnastica occorrenti ad Bib ,oteca Gino B,arro un partito politico rivoluzionario. La materia grezza' terribilmente grezza, slarn. loro dinanzi agli occhi. Dis– simularsi la realtà sarebbe stata folha. Una maggioro responsabilità. i socialisti si addossa– rono con l"ontusiasmo che infondono lo cause superbe: quella di l:norare con l'assidua propaganda, con la sobillazione intellelti\a o moralo,cosl fattamento quelle forzo desto soltanto a ruotò, da renderle compenetra.te dello spirito della lotta. cui andavano incontro. Se non che - puro non act"nrezzando - ammaestrati dalla storia recente d'altri paesi - la bla11da illusione lii poter placidamente svolgere il programma tiella. lotta di classe e della conquis1a. dei poteri senza pro– \'Ocare dalla coalizione dei parli ti borghesi la resistenza. cieca o brutalei puro anti\'Odendo il terrore onde la Vandea sarebbe s1ata invasa e sgomenta, i socialb;U non poleano supporre un incalzare così rapido di fati, un precipitare cosi improv"iso di av\'cnimonti. L"ipo. tesi, che una folle o reroco persecuzione si sarebbe scatenata sul capo adolesc<'nte del socialismo italiano •~così breve scadenzo, non poteva affacciarsi al pensiero e.lialcuno. (') Scoppiarono invece i moti di. Sicilia o di Lunigiana; minaccioso serpeggiò il malcontento nelle popolazioni angariate, dissanguate, schiaccjato; il fango delle piU clamorose e turpi ladrerie, coinvolgenti persino i Baiardi del patriottismo, schizzò tanto in allo o tanto in largo che delle istituzioni non un palmo andò immune dalla immonda pioggia: il disa.\'anzo crebbe paurosamente; la bancarotta morale e finanziarìa dischiuse le braccia. scheletriche. La classe al 1>oteroparve si vedesse per– dult\ o si aggrappò all"ultimo spediente; noi nomo della patria domandò ed ottenne, dai partiti in cui ossa. stessa si fraziono.vu , la tregua di Dio. E la tregua - sotto l'incubo di cospirazioni, di smembramenti, di rivolte, di omicidii - fu tosto accordata. Sul partito socialista si ro\'csciò la tempesta con inauJila violenza. Sullo prime il 1nutito so no av\ 'it.lo appena.: ma in brove - assalito ai tlnnchi cd a.Ila.gola - alcuno parti di esso cominciarono ad accusarne danno: la impalca– tura - non nllro che la. im1mlcaturn - vcni,•a dtLlla. reazione percossa, lacerata, infranto: la manircslaziono cslerioro del partito l'uragano andava a flagellare. Ma so mollo dello associazioni guardanrno sorridendo o sogghignondo alla collera del trigamo e terdeplorato lddio, parecchio altro cercarono intorno un ombrello; o por 1tcciuistaro rombrello eran disposto a porde1·e molte cose. Nò a coteste associazioni alcuno hu. il diritto di mo• vero rimpro\'eri. Venuto al socialismo di fresco; sicure - nella loro onesta sincerità - che il Governo non avrebbe mo.i prostituito so stesso ed i poteri messi a. sua disposi2.iono sino al punto di trattarle alla stregua. Ji gruppi dina.mitarJi; turlupinalo - ancora 1>ochimesi sono - (la solenni dichiara.2.ioni sul rispetto do\'ulo ad un movimento equilibrato come il movimento socialista, esso - le società. corporaVi\'O - non si poritarono di er.lraro noi partilo verso cui si sentiva.no irresistibil– mente portate. ~la venula. l'ora do! serra-serra, di fronte alla eventualità. di vodorsi derubalo dol gruz;,.olo su– Ja.tamento raccolto e sbaragliato le filo lici ~oci, molto (1) veramente, talora In <1ueatecolonne e più ,peuo nelle con~ feren:&epopolari, da un 1ieu.onol nndn,·amo rlpe1endo 11gll0i>f'rai: c,rg:rnlnate,I e fatti prello. meutre dura In relatiYamenle buona Mrtgione; bentoato ,·i sarà hn1>edlto di farlo. Queato da rum! 1,;ramai era di\•enulo Il nostro dele,1da Ch.«rra90! (1\'0la detta CIUTICA SoCIAL8),

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