Critica Sociale - Anno IV - n. 20 - 16 ottobre 1894

CRITICA SOOIALE 313 SOCIALISMO E DIRITTO CIVILE<'> Qualche anno ra nell'arca srrnla dol diritto pri\•ato, rra lo s1,avonto doi santissimi custodi dolio romano tradi– zioni, si sollevò impensatnmonto poi' opera di pochi!ero– tlci una tempesta, più rragoro8ll che ruinosa del resto, nella quale vennero a galla. con ,·Igor nuo,·o di atror– mazione, lo amìche ribellioni contro In.schiacciante in• flucnza del diritlo romano, contro l'egoismo sordido del diritto civile, contro l"indi\•idualismo sfrenato del giure contrattuale. In Italia il Cimbali, il Vada.fa.-Papale, il D'Aguanno, il Chironi, il Ohrnturco. il Sah•ioli; in Oer• mania il Oiorko, l'Ehrlich, il Floischmann; in Austria il Mengor i quali, più timidi, restando noi campo chiuso lici dirltlo ci,•ile, quali, più nudaci, f1tco1Hlo valore lo ragioni llolla giovinetta sociologia, quali, infine, veri ro11lplcolli, indegni dei lrutrn.ll diplomi giurispruden– ziali, Intonando sinfonie quasi socialiste - sorsero a faro Il processo ai vecchi codici. invocando riforme. riforme, riforme. Ma pronti accorsero i venerabili maestri, lungamente barbati o caudati, a sedare Il tumulto, ad estirpare l'eresia: a questi un burfotto, o. quello untt. ,·aga pro– mossa; a tutti ricordando• che ln ogni tempo i giuris– periti si ritennero i ser,•ilori o i rappresentanti fedeli dolio classi abbienti» (Mongc,r), il rumore ru acquotato - o oggi solo qualche timida voco brontola sordamente, a tratti, augurando .... la. nuova ,cicn..:a del diriUo pri– valo r). Nè crediamo che la ,·c.rsione in questi giorni pubbli• cata dell"opera capitalo del Menger (Il dh-itlo cfrile e il rn-oltlarialo) sarà per risollevaro 111. contesa. t: ne Yogliamo dire il perchà. L'agita.iione per un ri– ,•olgimenlo del diritto civile In senso ampiamente so– ciale non può che riuscire sterilo ftn dalle suo origini. Infatti, ritenuto, come ritiene il Mcngor e noi con lui, cho e i moderni sistemi di dil'ltto pri,·ato non sono già e il 1>01•tntodi tutta una nuilono, bonsl dolio classi fù,· « vorite, lo quali li imposero allo classi non abbienti, « mediante una lotta secolare » - riconosciuto, come ricon08ce il Menger e noi con lui, che il diritto è in sostanza • il risultalo di tma lolla di i11lereui (ra do– « boli e potenti ». che esso si può considerare e come un e comp,-omt:!$,o stipulato sollo l'influenza della ri,·olu- • 1.ione francese rra la grande e la piccola proprietà ed • Imposto alle classi povero• - no viene di necessità logici\ che Il\ critica. di questo diritto non può essere falln dn. un punto di vista Interiore, giuridico; o si comprendo <1uelloche il Monger non vuole comprendere, cioè che « gli scrittori socialisti, sotto l'influenza di « Marx, Lassalle ed Engels, si siano scagliati quasi csclu– • sivamento contro il lato economico della. società.». lnfaltl, por un organismo sociale fondalo sulla pre– minenza di una. classe, per un regime cho ha per trave di volta lo sf'ruitamcnto economico, il diritto printo non può essere che quello che ò o presso a poco. Cosi anche senza ricorrere a quel ratto antropologico, ( 1 ) A. propogltodell'opera: U cliritto cftue e Il vroktorfr,ro; 1t11dlo critico 1ml progt1t10 di un codlc• civile per l'Impero ger• mnnko, di A!'l'TO!'IIO ?JttNOKR,rrn1elll nocca, editori, Torino, 189l (1.. 4,f,O). Quuto nole•ole articolo di Claudio Trt••• ndrà pure la luce nel numero dell'Al"'Cltlr:W (U At1tros,olo,10 diretto dal Lombroto, di pro11lmapubbllculont. (:Yola ddla CR.ITICA), l•) Cfr. La •dffl~a dd dlrmo ,wieato dlttlll\ da A. TOII.TOat • o. D"A0UASS0i Firenze. B1bhoteca Gino Bianco tanto bellamente illustrato dnl Ferroro nei suoi Simboli. 1>er cui lo leggi tendono a c1·istalliuarsi io granitici 11imboll nella coscienza. umana; J>uro, solo guardando nl succodorsi o al porpotuarsi del dominio di classo, si SJ)ioga ampiamente como « alcuni avanzi di !oggi di un « antico p0J>olo conquislalo1•e.,. {sono pa1-olodi C. Bcc– cariu., nella. prefaziono al libro D ·i d~lilli e delle p,>11cJ. « ratto compilare da un principe cho dodici secoli r., « regnava. a. Costantinopoli, frammischiate poseia coi e riti longobardi, ed involto In farraginosi volumi di « prh'ati ed oscuri interpreti, formano quella tradizione , lii opinioni che da una gran parlo dell"Europ& h& • tuttora il nome di leggi.) Il diritto della ,·iolenza durerà fln che durerà il go– ,·erno stesso della violenza - mutate solamente quello es1oriori apparenze che nccompngnano i rivolgimenti politici come le modo. 1..a stessa rivoluziono t'rancosc, che corno una bufera spazzò pur largamente tanti lsti· tuti del diritto pubblico, non obbo quasi influenza sul ,·ecchlo corpo del giuro prh•ato so non nel senso di aggueM"irlo per ra.pprosentaro più validamente ancora ciò che in tutta la sua e,·oluzione storica. a,·e,·a rap• presentato: l'interesse dei dominatori sociali. E questo impliC'itamente riconosco il Menger stesso quando scri,·e: • 1;agltaiione cho dalla motl dolio scorso secolo si reco • conti-o gli ordinamenti politici osistonli la.sciò quasi « del tutto Intatto il diritto privato, o cosi ò che la lo• « glslazione o la scienza del diritto civile appartengono « a quei rami della nostra ,·Ha inlollottualo che pro- • gredirono meno •· Pare adunque che legittima sia la nostra afferma• zione : che il diritto ò quale JJMÒ essere, che tutti I tenlali,·i per riformarlo sono condonnati ad essere ste– rili ftnchò esso è il diritto dellt. classe in predominio: solamente noi crediamo che si potrl spingere il diritto sullo vie sociali mediante lo sforzo prepotente degli lnlorossati. Così noi credinmo, n cngion d'esempio, In unn. ofllcaco legislazione sul la,•oro, so slrnppata dùlla classe operaia. alla classe capltnllsta por mezzo di una. lottn. cosciente ed organizznta. Allo ubbie ftlantropicho o sentimentali dei giuristi, sotlllmento escogitanti tem– peramenti alla. rigidezza del diritto, non crediamo, perchè sappiamo che sta contro di esso l'Interesse radicato della loro classe. Epperò al Menger, che ci descri,·e con poetiche parole il COmpitocho de,·e prefiggersi il legis– hltore, educatore del popolo o vate deJraHenire, e da lui ln,•oca. ed attende la.tutela delle cla.s&ipo,•e1-e 1 con• trapponiamo il Menger cho constata come « gli operai « industriali, i qtt(lli pe,· la Uwo Ol'f}lmi::a::iotie e COI• e IUl'a co1titui1cono tm forlc poloJ'c nello St<tlo, conso– « guirono, media11le la loro i11/luc1i~a, una regolazione « dello loro condizioni di servizio, la. quale non ò po– e rauco lontanamente sufllclonte, ma tutta,·ia presenta « un carattere arratto moderno». In conclusione noi attendiamo la. riforma del diritto privato dt. questo rigoglioso movimento di organizza– zione operaia, che sale augusto ed imponente dalle grandi assise internazionali del proletariato, dornan• dando tutela per le donne e I fanciulli luoranti nelle r,,bbrlclle, ridotta a termini no1•mali od umani la fatica, asslsUto li lavora.toro in quol duello dispari cho ò il contr:\tlo di lavoro, frenala la concorrenza, ccc. A tutto questo l'opera dei aiuristi non può a.ggiungero quasi nulla; il socialismo non può venire che per l'opera degli interessati i epperò, ripetiamo, il mo,·i· mento socia.lisleggiante, che ha commosso i cultori de.I diritto e che ancora a. quando a quando si ra sentire,

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