Critica Sociale - Anno IV - n. 18 - 16 settembre 1894

CRITICA SOCIALE 279 VOLO NELL'AVVENIRE Cratinus ..:. non dimenticato certo dai lettori della C1·1/tca, poi quali scrisse un • Brindisi socia• lista > che è uno dei più forti o sentiti squarci di poesia ,·eramente moderna cho siano apparsi in questi ultimi anni (') - si è metamorfizzato in hfnoido n,pesh•fs J>er mandarci i due scritti che s~guono. L'uno. un brano di Iellera d'un amico suo - pessimista nell'anima; l'altro è la 1·isposta in cui egli, CraUnus, riafferma lo speranze che il socia– lismo scientifico autorizza e consiglia. Ì': la vecchia quercia - querela d'amanti - fra pessimismo o socialismo che ci si 1·ipresenta in vesto mutata, nella ,•osto semplice o casalinga di una disputa epistolare fra amici, nella quale ciascuno molle il suo cuore, la sua indole, e come un ac– cento del suo dramma interiore. E questa droga rinnova freschezza a una polemica che altrimenti - noi suoi termini nstralti o lmdizionali - po– trebbe parere stantìa a più d·un letto,·c. I. TI ho giil. parll\to della mia conversione. Ma il tuo entusiasmodo,·o lo tro,·o? Ricordo il candore di quella letlera in cui ml racconta,•i esullando che eri approdato alle Isole Beate. lo invece rimango il piagnone di prima e ,•edo ben più fosco anche del Graf. Accetto il socia• lismo perchò è una cosa. giusla o nient'altroi senza sogni edonistici. E per quanto il Turali mi piaccia, ogni ,.olta cho ragiona. di pcssimiemo mi fa rabbia. Pazienza In. risposta al Mornndolll ! Ma quel suo gentilissimo articolo in cui ci dice,·a stupidi, egoisti, degeneratit ~e egli a,·esse la bontà di rileggere un po' atteni amento IA gù,c,tra del Leopardi, vedrebbe che là. dentro c·ò qualche cosa anello per lui. In fondo, che cos'ò quest"assoluta redo sua, o anello tua, noll'av,•cnire, so non lo stesso istinto religioso della plebe elio in "Oi sopraHive o che in noi, ph'1 critici, si ò sponto1 In due 1mrolo: noi siamo piU atei di voi. Noi siamo persuasi che la catth,eria non solo della natura, ma delruomo, ò immortale, e eho so si giungerà a precluderle il campo economico, essa ne– cessariamente si rh•orserà. in tutti gli nitri. Il capii alo ò assurdo? Sl; ebbene, giù il capitolo. E ,·ia ogni spernnza da b11mbinio da Pf'Co1·emalie. Ancbo Dio ò assurdo, o bi~ogna toa-liel'lo. Ma togliendolo, si ro. l'ateo miglioro o più relice del credente? Ko, pcrchò bontà. o felicità non dipendono dalla fede in Dio, corno non dipendono dal eapi1ale. Spcznta la forma, lo. ma• tcria resta. Chiu~o un ah·eo, l'Dnimo umano non può non tro,·arno subito un allro. Dunque gridi pure il nuo,·o oracolo delRco della. C1·i1ica ,ociale; si potrit sempre rispondere: Pill su sta monna luna. Che cosa sono, infalti, i dolori propri dell"inftrntia o della vecchiaia. la morte, le mo.la.Uio,la. deformità, la bruttezza, l'imbecillità, l'ambizione, l'invidia, la sedu· zione, la vigliaccheria, Il tradimento, l'ingratitudine, la delinquenza, Il sentimento della propria. inferiorità, o \'iCO\'Ol'Sa. della J)ropria superiorità non compresa dngli altri, o la bostiolltl\. do! volgo, e l'Ignoranza o il dubbio o il tormento dell'ignoto e lo necessario ingiustizie della giustizia, o rimponetrabili1Ì\. dolio animo1 Vccide• remo il gran mostro, il capilale, por essere trangliati dopo dalla miriade di bacter·i che abbi11mo noi nel no– s1ro sangue. (1) Vedi • Biblioteca di propaganda •· Ba Scusa la sfuriata, JJoco degna di un neofito: to la. mando, pcrchè, a proposito di cr,·ori, mi piaccrobbo che tu mi dimotr·assi il mio. Il. 1-·inalmento sono con to! E mi tratterrò un bel poco, nncho per riparno al lungo in1lugio di questa mia ri– sposta allo tuo ragioni pessimistiC'he, contrario alle speranzo o, pitì esattamente, pro,•isionl dol socialismo scientifico. Del ,·eslo la mia risposta non potrebbe es• soro bre,·e, porchà non sono pochi i punti interrognti,•i della tua loUorn; nò io ,·oglio C'-8Croda 1o accusato di faro come la cheppia, di 1rnscondermi cioè noll"acqua dolco dell'abile (raso o dell"imbollo silenzio. A me paro elio noi concetto che tu ti fai del socia– lismo ci sia quolcho cosa tli manche,•olc. C'iò forso di• pende, in parte, dalla tua. condiziono di no,•izio. Tu, per esempio, attribuisci al socialismo, come ranno sompro i suoi an•ersari, Ideo ch"esso non ha; anzi, che non può avere, so non a 1>atto di nognrc, col proprio ca– rattere essenzlalmonto scientifico. so stesso. Tu credi elio noi crediamo nlla felicità assoluto. Questo equi,•alo a dire, come ci ri1,otono ~posso, con carezza o sorriso da parroci, gli av,•orsari meno maligni, cho siamo gcnto inesperta e di buona rode, cioè ignoranti dello guise rondrimentali onde si s,·olgo la nta o umana o cosmica. Sospirando di pietà per lo cla'-Si oppresse e sofferenti, essi sentenziano con a.1 ia tra di leopardiana ammoni– zinno o di compatimento richteriano ,·erso noi: « Il paradiso in terra ò unll sublimo utopia». Quesla. buona gonio non sa che i socia.listi non pensano a.I paradiso, ma all'inferno terrestro; non tanto al futuro quanto al presento t..n. loro parto odierna. do,•·essere negath•a i la positi,·a la rarh la storia. Nb su ropora di questa eì s·illudono: non vi sarà, diciamolo subilo, il paradiso, nH\ nò l'Inforno, nò il J)llrgntorio, nò tampoco quel monotono limbo elio gli Adamnstorri ridicoli della so• ciologia. ufllcialo profoteggiano. Ci sarà una ,•ila piìi conformo alla. leggo di consor,aziono llella specie, una vita più umann, non elio con tutti i piaceri, anello c~i dolori naturali. I dolori arlif,ciali, che sono i più gra"1, prodotti dalla mala cos1ituziono economica della socielà, ai>parterranno, nella. geologia sociAle.alrl•ra dei p<1laeo- 1he,·io11 e doi 111,unmoulll, o di tonli altri animalon1. ~la tu che dichiari di accettare la dottrina nmrxlsto, tu quo< 1 ue attribuisci ai socialisti la puerile metaOsì• chcria del paradiso in terra? Hnda: io non nego che ci siano doi fanatici, come tu diécstf.' La te1hlcnza impulsiva cho ò nei r·ibelli, e che si esplica nello parole e nelle azioni, opera cosl su lo loro idee, che può sontimentalizznrlo ftno alla ut~pistica follo. E la giol'ontù, elio forma sempre il maggior nu• moro dei ribelli, è tanto facile alla speranza e i,ll'en– tusiasmo del bono, cho ama tlislral'Si dnllo questioni eh~ hanno in sò pericoli di disinganni: per lei la balJa. s1• curezza, l'nbbandono ottimistico all'ldenlo. f:, mic,-oco- 1micamcnle, il ronomN10 di quella cerhi letizia fisica omio brilla o l'romo la primavera. Fors·anco il tempo· rnmento porsonalo come può movero nl pessimismo, cosi anello all'ottimismo. R, chi , 1 olesse cercarle, nlt1•0 ragioni del fmwti,mo di molti socialisti. si potl'ebbero non diOlcllmento rinvenire. M(l quelli non 1-appresentnno lo. parlo scientiflca, l'iden mo.tur.a,la mente della nuo,·a ri,•uluzione, bensl l'azione, la materia, il cuore e il braccio. Nè tu di quelli intendi parlare. Le tue ossor. ,•aiioni movono contro le conclusioni dei socialisti scìen·

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