Critica Sociale - Anno IV - n. 16 - 16 agosto 1894

CRITICA SOCIA LE 247 strapp..'t n Guizot lagrime di tanta declamatoria ammira1.ionc,"enuto in urto con la borghesia in formB1.ione, scema di fOl'ta e d"importan1.a sino a decadel'e completamento. Alla p1'esla7.ionedi servizi, imposta come conseguen,.~ dello sta/Q in cui si è nati. vien succedendo la cosidetta libera alienazione della pl'Opria for1.._'\ di la,•oro. Almeno le classi la,·o– ratrici vi guadagnano questo. che le loro catene. oltre il bollo del padrone, hanno anche il toro. Lo stato di schiavo ò disparito ed ò stato sostituito dal rapporto contrattuale di pad1·one a salariato. Lo sL~to di donna iu tutela - se ne togli ta tutela maritato - ha anch'esso ce..~to di essere. Neppu1-e più osi•te lo staio di figlio In vote»za net diritto <leltn socielt\ mo<101·nn. (') t.n 1.Jo,·ghesinabolisco le catene fe1·1·00 che avvincono 1111uomo per il fatlo della sua nascita (staio) ad uua condi:done sociale. t'hi ne ha la fo1·1.a, ti•:uimigri magari ad un"alfl>a classe. Ma qui precisamente sta il nodo: è questo matcl'iatmento possibile!(') L..1. disparifil dolle condb:ioni. come intuirono pe,... fetlamonto i teol'ici del contmllo sociale. labilisce a beneficio di unn classe la forM del contratto. Soltanto quando le condizioni sociali siano perret– tamente simil:ll'i il contratto sociale potr:.\ essere la rorma della 01-gnni1.1 ... 'lzion& civile. cioé quella fo,·ma nella quale t'inte,·vento della ,-olontà dei singoli. coincidendo colla votonbi di tutti. imprime al mo,•imento sociale quel carattere di coscien1.a e di libertà che sino a questo momento non ha potuto avere. In que.,to senso il contratto sociale è il so– cialismo. ARTURO LABRIOl,A. ( 1) SUMMKR MAINK, At1cle11 (lt'Olf, 1'1. i') t. l11credlblle lll conru11lo11e che I J>lù rinomati Tom-Pouce \lelll\ borl{liellll rnnno tn ,rato e cla11e. Urio di co1toro e de" l)lù Millar:tnll nella 11ut1nlllJillllrnle aerletA, Il Oarofalo, polcbè \'rde con l'ln11aur11r11ldegli l11tllutl borgheel ceuare gli artiftcio1d lm• pedlmentl al J>!IUAfl{llo d11ill'una all'altra condl&ione 1ociale, con– tlude 1en&'allro che l"e1l1tenu delle claasl è JJolouna crimlnou all'ermnlone del 10tl1ll11I. Le ciani tono, come dice Il 1.lurt. • le,. ra111• ~111bll1 >armlI.a hommea par la dll'er~lt,6 et l"lnèga- 1\11 de lturt condltlon, •• laddo•e Il concetto di •rato Implica :.nche la loro demr.rrHI011e giuridica. Quet1-taIn eft'eul e cadutA con l"affermulone dtll"t'~uagllanaa giuridica degli uomini. ma l'lnegu11gll~nu ttonomlca, 11 fondamento della dl11indo1,e d eluse, non può c.-i!aNl <'heln•leme al monop,,llo della proprleU1. ll bigliettoipotecario a corso forzoso Su questa idea detl'ing. Francesco Daina di Her• gamo, della quale si fece paladino nel penultimo nostro nume1-o l'amico dott. Emilio Gallavresi 1 è probabile che 1•iprende1-emo la discussione in uno dei fascicoli prossimi. Intanto diamo ntto di duo lettore perrenuteci sul• l'a1-gomento. ell'unn f"ti agricoUore socialisla di Massa l.,omb:wcln rn Iè o~or,•azioni seguenti: In sostanza In propo11ta Onina-Oallavresi tenderebbe n. soslltulre Il Credilo fondiario corno è ora organizzato, togliendone gli inconvenlenll o rendendolo effelliva– mente utile all'agrlcolturn. Ora. gli inconvenienti principali del Credito fondiario sono: 1 1 la nessuna gnranzia che il mutuo serva por ;t!:li 0 c~:1~u:r~: 1 ;m!:u: ifr;~~~fot~C:~~·i .•d:: ot G conseguenza. l'accumularsi in mano delle 8anche dei beni immobili. eEpropria1 i per mancato pagamento delle quote semestrali. Basti dire che il 31 aprile 189-t gli Istituti di credito rondinrio sopra un conto corrente di 95 milioni posso-. de,•ano in immobili espropriati 33 milioni, e a,·e,•auo Il credito di ~ milioni In semcstralilà arretrate. Già il Lacu•a nel ministero Oiolitti aveva presentato un progouo pel riassetto del Credito rondiario, pro– getto cho ru ritirato dal nuo,•o ministero, il quale si p~p~: :c~c;:s:~!~~~e~g:i~:~~8nicnte al partito so- cialista di studinro la. questione. e di vedere se rosse il <'IISO di contrapporre ullo proposto ministeriali - le <1uali non usciranno do.Ilesolite mezze misuro inefficaci - un progetto organico di rirormo in pro dcll"agri– coltura. Por quanto non ci siano illusioni da farsi sull'acco– glienza cho 1mrobbopor a,·oro In Parlamento qualunque nostrn proposta, ricordiamoci del gl'llndissimo malessere in cui si 1rovn. il PROse, e pensiamo quanto sarebbe utile al nostro pl\rtito so riuscissimo ad appassionarlo per una. questiono pratica d'interesso generale che ve– nisse d1t noi posta o ,•lgorosamento sostenuta. d'l~:1~1~:~~~ 1 ~a~~!°ct~ oocs~~P~f: ~~~~~:;~ ~:i~e~~ novella trn. lo ~"ntl. t.o scrill-01'0 di questa tetto,-a acco1-dadunque alla p1-oposta un volo di Oducia affatto generico; non entm nei particoltu·i o nou discute nep1>u1-e se gli incon\'enicnti accennati del Credito fondiario \·er– l'ebbe1-o olimiuati o almeno attenuati dalla nuo"a p1-oposta. .\teno Oducioso ci si mostra il nostro amico m. s., il <1ualoa sua \'OIL'l ci scri\'e: Chiedere, corno fa il Oalla.\'resi, esenzione o atte– nuazione di tasse per incoraJZgiare efficacemente i mi– glioramenti agrlroli, è disconoscere l'indole stessa dello ~-~~.~~l~~~~i'1:~1i ~·1 6 :a~1'~-~! 1 :~~!n~ f!i c:r:,~a~~ ~rieffe~1 del sistema. vigente. haM:g1f 8 ~~~r~m:I: 1~o~o;:1~o d~ ~i!l~~tt!~1~;:~:c:~i~~ ;;: farlo accouaro1 S'lo non m'Inganno, il debito ipotecario italiano su– pera lo.metà (n) del \'O.lorodel fondi, stimato 24 miliardi. lliducoto ancoril alla mo1à cotesta. metà ipotecabile (come si vuole dal proponenti), e la. somma che potrete ricavarne sarà. lnsuRlciento al bisogno. Notato: la proprietà. terriera. non ancora ipotecata san\ f'Ortnmonto quella dei ricchi, di coloro cioè che nè una legge sulrasaentei,mo (di efficacia molto discu– tibile!, nò I premi, nò le protezioni indurranno a mi- f~:~~~:ei li~r.~ ! 0 ~~~r~.· t ~~ g!e~~ : ~r:r! 0 :-i~d~~~ ranno ad Ipotecarli e a. gravarsi di un canone annuo per venire m aiuto a chi non può più tirar innanzi. cotesti ricchi segui1eranno a condurre i loro rondi alla peggio e nè le ,•ostro preghiere nè le vostre mi– naccfo avranno ,•irtù dì commuo,·erli. I caP.itali si rim– piatteranno più elio mal nelle Banche: e 11 partilo so– cialista finirebbe per trovarsi sulle braccia un progetto essenzialmente borghese - and piccolo-borghese - repugnante all'indolo sua, stonante colle grandi linee ciel suo pro(Zramma; o per grnnta destinato a fallire. La borghesia italiana, più ancora delle borghesie so– relle, s"ò rnos1 rata e t,;I mostra. affatto impotente a ri– solvere il problema agricolo. So Il nostro agricoltore è una viLt11ua,la nostra 11gr1col1m-a è un aborto, un di- ~~~~ro ro~~:!:r~ 0 1~ · i\;: ~ti~~~~i~~l~J)::;!' 11 C11 : 0 !~cq" ~ liml\cclose seguitino 1t 1n,~1-n1·0 per la rottn, compiendo la dovnstazlono? Ltt fiumana depositerà il limo recon– dntore o noi semineremo e raccoglieremo sul tol'reno cosi ringiovanito. Noi ci domandiamo J>iultosto se sia ,·01'0, in ge– nemle, che il cre<lilo 1>0ssagio\'are al piccolo pro– pr•ifltnrio; so il dona1·0 a buon mercato non sia il mezzo miglio,-o per rovinarlo e seppellirlo del tutto. In questo senso il partito sociahsta, che mira ad

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