Critica Sociale - Anno IV - n. 16 - 16 agosto 1894

B CRITICA SOCIALE 251 GLI ULTIMI ARTIGIANI (Dalle Marche) Un11.questiono operaia nelle provincie nostre non esiste - questo udiamo tutto giorno ripetere anche da persone che passano per colte La questione operaia, dicono. esiste solo nei paesi Industriali, dove trovansi grandi opilki con grandi agglomerazioni di lavoratori al salario di capitalisti, do,·e a periodi di lavoro feb– brile succedono periodi di crisi per sovrapproduzione. Là. veramente esiste antagonismo di interessi e tolta rra detentori del capitalo o lavoratori. Bono ò vero che nelle nostre provincie, pochissimo industriali, Il capitalismo non si ò ancora sviluppato o non si tr0\'fLll0 cho occor.ionulmonto opiHci dì salariati. Qui, come all'Indomani dallo scioglimento dolio corpo– ra:ioni tt'al'li e mc&lim·i, sussistono o.ncora.gli arliginni indipendenti, colla loro bollega, colla loro officina, coi loro giO\'ani apprendisti o lavoranti che o.I momento opporluno abbandonano il principale e vanno ad aprir bottega indipendentemente per conto proprio. E sendo llunque i nostri operai di regola proprielari dei pochi e primithi attreni del loro mestiere, non può svolgersi come altro,•e una lotta di classe chiara e delineata, mt. al più potrà voriflcarsi un corto attrito fra possidenti e nullatenenti. Però da questo rorse si arguirebbe che nelle provincie nostre non possa parlarsi di qut1tio11eoperaia 1 Intanto non voglio tacere che anche qui da noi, seb– bene in microscopiche propon.ioni. comincia a scorgersi già. qualche traccia di quel fenomeno capitalistico che ò il monopolio della produzione nelle mani di pochi. Valga d'esempio lo.produzione di calzoleria, che a Ma– cerata. si è andato. a poco a poco accentrando nelle mani di due o tro proprietari di bottega, i quali 1 si può dire sonzo.pi\ l produr nulla personalmente, lucrano sul prezzo dolio manifatture dogli altri calzolai, che da. ossi debbono oggi in gran J>arto dipendere per avor lavoro. •'• Non è il capitalismo paosaoo, ma il capitalismo fo– rastlero cho qui fa risentire I suoi effetti ed agisce sui la,•oratorl da lontano, indirottamente e senza mostrarsi, per mozzo della concorrenza sul mercato dei prodotti. Difatti il capitalismo, colla sua produzione su ,·asta scala negli stabilimenti meccanici. è in grado di met– tere in commercio prodotti migliori e ad un prezzo molto minore di quello a cui possa ,,endere rartigiano i propri manufatti. L'artigiano che si trova di fronte a sì potente com– petitore si srorza indarno di sostenere la concorren1.a riducendo man mano Il prezzo dell'opera sua.e raddop– piando di atli\'itil por rifarsi delle perdite con una' produzione più intensa. Giunge presto il momento in c•ui all'artiere della provincia viene a mancare fln l'ul– limo vantaggio sul capitalista raro.stioro di quel tanto nol prezzo commercialo del prodotti che quegli dove\'a laStciare corno lucro agli Intermediari e consacrare alle spose di circolazione. La produzione perfezionata. e in– tensiflcata dello stabilimento ha. potulo S0\'erchiaro nella conco1·ron1.alo estreme resistenze del nostro ar– tigiano ohe, debellato, dove codoro il campo o abban– donare Il suo mestiere, chiudere l'officina o la bottega e ingegnarsi altrimenti di campare la vita. Se egli ne avrà la possibilità od li coraggio, emigrerà, andrà ad ingrosgare, nuo\'o elemento di coneoITenza., le file del ot dG B no proletariato industriale e si getterà. ai piedi dell'im– prenditore capitalista col laccio del salariato al collo, perchè voglia prendere a discrezione in affitto le sue braccia, se a qualcosa gli son buone. e a quei patti che saranno più compatibili col proprio interesse e collo esigenze della rame. . . . Do,•e è andata l'industria tessile che una ,·olta co– stitui,·a un cespite attivo del lavoro domestico! Oggi, eccetto che por una parto della popolazione rurale, o.i tessuti casarini son subentrati i tessuti che ci vengono dagli stabilimenti di fuori. Lo stesso dicasi por la lavorazione del mobilio in legno ed in ferro, che un tempo s'effettuava tutta in paese od ora. si può dir quasi scomparsa, causa l'importazione del mobilio do.i centri industl'lali. Lo stesso incomincia ora a verificarsi poi lavori di calzolorla o di sartoria. Non parlo del– l'industria. dogli spiriti, dallo. gravità. delle tasse e dal– l'azione della concorrenza, ridotta oggi por tutta Italia in tre o quattro caso. Una. Industria ftno a poco tempo fa molto fiorente e produtliva. ora nella nostra pro,·incia quella dei bollettai. Chi non ricorda le arse officino dei bollettai, di quei lavo!3tori che col pollo ignudo, disposti intorno al fo– colare su cui arroventa\'8no le verghette di ferro. bat– tevano modellando con agilità mera,•igliosa migliaia e migliaia di piccoli chlodìt Ebbene, dove sono andate tutte quelle rumorose otucinet Come per incanto, sono quasi totalmente scomparse le une dopo le altre dinanzi alla concorrenza schiacciante che sul mercato hanno loro fallo gli opinci meccanici forastieri. Tale su por g!ù, salvo qualche arte d'indole necessa– riamente localo, come quella dei barbieri, dei muratori, dei m_acellal,dei fornai ('), è il destino che spetta a tutte lo urti tradi7.lonali dello citlà. o doi paeselli di provincia, come è già\,toccato o vien toccando alle con– sorollo noi centri Industriali. Cosicchè, 1>urrestringendo por oggi le nostro ossor– vn.zionl alla classe operaia ur·bnna, risulta chiaro che per il processo economico suesposto, anche in provincia., do,•e il capitalismo non ò ancora S\'ilUppato, la ,•ila dogli operai si va rendendo ogni giorno più difllcile e la loro sorte pili critica cd incerta. Nè giova rinchiu– dersi da parte degli operai nell'egoismo gretto e sba– gliato dell'og11u,10 per 1è e Dio per tutti, sper-ando di poter personalmente sfuggire e sopra,•\'i,•ere alle ondate del capitalismo tempestante ancora di lontano. Presto o tardi si vedranno condannD.li per coniraccolpo alla disoccupazione o do,•ranno loro malgrado seguir la sorte degli operai industriali. 1-: a proV\'ed0rc ai nuovi bisogni della classe operala sono affatto impotenti le ,•ecchie associazioni di mutuo soccorso, ottime come strumento elettorale e politico della borghesia e del resto buone solo per sussidiare parzialmente I malati ed accomJ>agnare i morti. fumano i miraggi liberali del risparmio e della mutua assicurazione dinanzi o. ehi, por la magrezza del gua– dagno e lo eontlizionl crillcho del lavoro, nulla ha. da ( 1) Nd:11 11ro,111cl1t di M1tcer11n In confezione del p11ne è rimasta ancora In ~rHn 1111rtenello 11adlo del la,•oro domestico. Il pane Al f" in fonuglla e 111 mandi\ " cuocere dal fornaio. Quello &l'Viene 111>ecl11lmcnle J)r.-uo I 1iro11rletarl fondiari. In campagna µol Il pane di regol" non ,010 ,len fan.o, ma l'hme altreti coito in cau. Ogni taH cnlonlra '-i pronl1t11 de.I auo forno. Aggiungiamo che I c.on1a1Unl ft110a S)OCO tempora tNtel'Alle esch11ll'amente da loro I~ bl•nch~rla e I Yetlltl • IOC..h• ogal Il lavorano In pari~ Il Rl~ ballo • gli uttntlll rurali.

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