Critica Sociale - Anno IV - n. 12 - 16 giugno 1894

100 CRITICA SOCIALE con la riduzione delle ore, la produzione, si effettue– rebbe un rialzo nel costo di lavoro. E quel che per la intlustria manirattrice, si dica anche per l'agricoltura, dove l'introduzione del capitale tecnico, oltre che nel• l'impiego di macchine, si manifesta. nella sostituzione dei campi coi pascoli o della piccola colla grande coltura. . .. Del capitalismo si può ripetere come del lupo pro• verbialo, che muterà il pelo ma non il vizio. Esso pro– cederà nell'aziono sua storica, fatale di assorbimento e spoliazione fino all'av,•ento della grande liberazione di cui parla Marx nel penultimo capitolo del Capitale. Che diritto alla. ,,ita, che diritto al la.vorot H presente sistema economico tionogli uomini in uno stato di guen·a, bellum. omnium in omnes per dirla con frase di Hobbes (Elementa Philosophica: De Oive), che lo assegnava. o.d un periodo presociale, ferino; guerra di classi, guerra. de' singoli. Un microcosmo è Londra, dove la troppo succulenta. alimentazione delle classi ricche ditronde nella regione occidentale della. città. lo malattie can– ceroso, mentre le morti di fame si succedono nella ni\rte orientale, e la. inanizione serpe per l'immenso suo popolo, infettandogli il sangue, bruttandogl: il volto, corrodendogli l'ossa, come una tremenda. sifilide nazio– ualo. ( 1 ) Il monopolio capitalista accumula. o spoglia, per suo. legge organica., più ingordo che la lupa. dan– tesco.; e quando i proletari col ventre vuoto chiedono, in nome del più elementare diritto di natura, di poter vivere, il capitalismo risponde come quel fabbricante di Lione: « S'ils n'ont pas de pain dans le ventre, nous y mettrons des ba·1onnettes. • (') e Noi momento stesso in cui il bilancio dolio sussistenze e della popoluiono 1>resenta un eccedente di viveri ed ogni nembo malthu– siano sembra svanito dal cielo della economia, si fan più gravi le querele dei poveri e s'accresce il loro nu• mero • (*); mentre si verifica una posith•a eccedenza della. produzione agraria. sulla popolazione, pili si dir– fonde con la. disoccupazione la. fame. Di ciò è ca.usa. il monopolio della. terra. e degli strumenti di produ– zione ('); soltanto con la socializzazione dell'una. e degli altri potrà essere assicurata a ciascuno l'esistenza mediante il lavoro. (') Fin che non si sia arriva.ti a quel grado di evoluzione (') economica, i proletari tro– veranno più spesso da morir combattendo che da vi– vere lavorando. MERCURIO. 1 1) LoRIA, 01).clt. (') Busc, 1/Lltotre, cit. la Nuoca Antologia, organo severo della più Intellettuale e ben costumata t>orghesla nostrana, nulla t•a.,1eonapoUt1ca del t.• mag– gio 1894, discorrendo della marcia del disoccu1>atlsu washlng1on. comment:wa: • Se I disoccupati arriveranno a Washington tu– multuando, vi sar/\nno 1>resi a lucilate, e non è escluso punto che si adoperino le mitragliatrici 1>errugarll più prontamen1e. Il paese è fallo cosl, ed è ben rauo. • (I) LoRIA,op. clt. (') Monopolio rauore di monopolio. <') E potranno hastare anche <1uauro ore di laToro al giorno. L'intere8se, la speculazione pril·atn, non l'interesse di tutti, oggi presiedono alreconomia del lavc,ro, e risulta quel che tir H. Loyd• Londaay diceva Il 30 1Iiugno 188.'ialfa Small fat"mer.1 ana labou– re,·• 1a11atu1octation: e l.a terra va in rulna per dlfouo di lavoro e gli operai vanno in rulna per diretto di Impiego. • KI 1>rolelarl agricoli nostri non emigrano forse nell'America" rlmJ)it1izare gli schlnvl, mentre un quinto del terreno nostro giace lncohot E due 1trzi del rimanente com'è colllvato! t'J S'intende che la rivoluzione é una rue, un renomeno del pro– cesso eToluth'o. Co,,,u avvtwnl a soclallsm.o di CAMll,LO PRAMPOLJNJ. - Annuncio nell'ultima pagina. Bib 1meca u1no b1d1 1.;u FIORI DI ECLETTISMO La Rifonna sociale, dirotta. dal sig. F. S. Nitti socio– logo illustro, perde il suo tempo quando denuncia al procura.toro del re il nostro articolo Consmnmalumest come eccitamento alla 1·ivolla. L'articolo era già. seque• f!r:~fa:d~ i~~~~ 0 gU E~.!~ 0 :~·al~~~g~ ~a~1~i~n3~~a.g~~:i~ Questura. Egli ò poi perfettamente libero di sfogitre le sue bizze contro di noi - rei di non aver trovato di nostro gusto il suo programma. eclettico - col dire che la.« turpitu– dine » dul nostro linguaggio non ha riscontro che« nei rapporti di questura. relativi a.Ile infrazioni dei regola– menti contro il meretricio> (sic). Lo ò del pari di rim– proverarci per e non essere ancia.tia faro il nostro dovere nelle rivolte di Sicilia., evitandoci così nnulentementc il martirio. • Referendario e a.gente provocatore, siamo f-ài:brro ntf~11~a:lrivdoe~a:i:ir~ 0 d~\1a.d~u~u:i~~;:t:nz~: 1 - Ma.che dire quando costui, che non ci conosce pur di vista, cidipinge come< rappresentanti tlella borghesia gaudente, ·renlie,·s che vivono del lavoro altrui, avvo• ca.ti che difendono l'abuso della proprietà, vivew·s raf– finati >l Queste menzogne sono ancora meno verosimili di quelle del delegato di Bisacquino. Il sig. . N. è un bugiardo senza spirito. Ma. il suo ar– ticolo ha. nonpertanto un valoro sociologico non indif– ferente. Una ,•olta per la sua campagna di calunnio contro i socialisti (ne abbiamo toccato nell'articolo sui Sobillalon) la. borghesia. si ser,,iva. dei suoi spara.fucili di strapazzo, a un tanto la linea.. Oggi sono i sociologi dell'eclettismo che si pr·estano a. questi bassi e igno– miniosi servizii. È un passo avanti nell'abbietta viltà.. Esso non può che rallegrarci e merita di venir segna~ato. f. t. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. W. SOMBAR.T: La Campagna Romana; studio economico sociale (traduzione di F. C.Jacoby). - Torino, Lcescher, 1891 (L. 4). Il dott. Sombart, professore di economia all'Università di Breslavia., e amorosissimo studioso delle cose italiane - alle qua.li dedicò già. varie monografie e una. di maggior lena ne va allestendo, di cui qualche antici– pazione pubblicò di recente sotto forma di «: lettere sull'Italia.» nel Socialpolitisches Cenh·alblaU di Berlino, diretto dal dott: Braun - ha stampato qualche tempo fa.sulla Campagna Romana un la.varo interessantissimo e che. dovrebbe essere conosciuto da noi più che non :t:ti~icr.~:~!rt1~ 0 onsfa.~s;:;i:~~~::r:;o,:~e fd!~iteede~:~: a cui, nel Sombart, si aggiunge una viva. modernità. di vedute. Ma ciò che fa. a. noi più prezioso questo volume è la lucidezza con cui, da cotesti fatti raggruppati, emergo il quadro non solo dello condizioni disgraziate della. Campagna Romana.; ma. delle condizioni e conse– guenze deleterie che hL grande proprietà privata, il latifondo, porta sempre con sè. ))a questo lavoro, che per la natura. sua - o lo di– ciamo a. titolo d'elogio - sarebbe quasi impossibile riassumere, ci limiteremo a raccogliere qualche cifra significativa. . .. Una. cirra curiosa raccolta nelle prime pagine. Gran ~!ftbe(~t~!!~ :ut~\Wit:n~t 1 ! S!1 st b~:u~:~·~1.~ 0 a~~!1~~ ma questo allevamento è condotto con un metodo della. cui razionalità. può giudicare anche qualsiasi profano;. scogliendo, cioè, lo scal'to del bestiame in uno stato di ~:!~~:: rf:f~i~~:~. ~g~~t:i!èd~!~n\~:t:z;:g::u~~!c~~o S~~ mesi il suo peso massimo, che si può conrrontaro con quello d'una. bestia inglese da macello: P110 wlwo(lordo) • netto di carne Proseguiamo. INGHILTERRACAMPAGNA ROMANA Kg. 750 Kg, 350 • 600 1t 190

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