Critica Sociale - Anno IV - n. 12 - 16 giugno 1894

CRITICA SOCIALE 191 Più della. metà dell'Agro Romano, cioè un'area di oltre centomila. ettari, è posseduta. da. otto soli grandi pro– prietari. Risulta poi da dati ufllciali che vi sono nella Cam– pagna Romana 0,26 abitanti per chilometro qua.Jrato, mentre ve n'è 94 per chilometro quadrato nel rimanente d'Italia e 2 nelle colonie africane. Oel resto la cifra. varia secondo l"estensione della tenuta; quanto più questa è estesa, tanto minore ò proponionalmente il ~rf5.(~~l 0 t~:~ 0 èa ~:r~f!t~~~aa ~~u~ ~~:it~t~a à~"~}~ personale di 15 o 20 uomini! Questa cirra corrisponde r~!~ar~~~n~ 8 ~tà?~!~e~he si riscontra nelle Pampas del- Il numero dei lavoratori occupa.ti annualmente nella Campagna Romana è di circa. 10.000,che scendom•i dalla montagna a tlenare, a far pascolare, ecc., e guadagnano in media 40 o 50 lire per stagione, da cui si deve dif– falcare il ,•itto e a cui si deva aggiungere la febbre di malaria. Ma il più singolare è lo studio della mercede doi proletari in questi ultimi cento anni. Mentre il mondo economico in cent'anni si può dire che muti comple– tamente, la mercede del salariato della campagna ro– mana. rimane stazionaria; essa ha il carattere dell'im– mutabilità. e: Invero 1 se, cento anni sono, il prodotto d'un podere era uguale n. 100, il lavorante no percepiva. 30, e 35 forma.vano l'utile netto del proprietario. Oggi la. rendita. lorda ò uguale a 200, mentre il proprietario ne preleva 130 e il lavorante ne prende 3ù come per il passato.> Un'ultima. cifra: Lo più recenti statistiche ci dànno che il prezzo dei beni venduti dal 1860 al 1880 era in media di L. 486 per ettaro: il prezzo medio d'affitto è di L. 43,3 per la stessa misura di terreno. Quanto dire che la rendita. 1i!J1d'.oprietario equivale a.I 10 per cento del valore del Ecco dunque che, mentre il denaro sembra scarso quando si tratta di comprare, esso abbonda. invece quando si tratta. di prendere ad affitto. Ne deriva che il boato possidente si guarderà. bene dal vendere terroni, che gli fruttano il dieci per conto, por correre l'alea di qualsiasi altro più rischioso investimento dol suo ca– pitalo. Il nobile e ricco latifondista non si preocc"upa tanto di avere una .rendita vistosa, quanto di averla sicura e senza noie. E quindi escluso 11 piccolo flttaiuolo, che potrebbe aumentare con cure pazienti il reddito del fondo. Il latifondista. prercrisce aver a. fa1•econ un solo e solido ftttaiuolo e dormire i sonni tranquilli; per tal modo, come la pfoprietà, anche l'impresa agricola è concentrata. in poche mani, spesso nelle mani di un solo.. La casa. Torlonia, ad esempio, mette dell'amor proprio ad aver da. faro solo con la. ditta Ferri per gli incassi delle rendite c!i tutti i suoi vastissimi terreni. La eleva.tozza, poi, del canone d'antlto, malgrado la coltura estensiva, si spiega col massimo sfruttamento del terreno, e colla riduzione al minimo delle spese di produzione. Cosi, se il prodotto dell'azienda rimane meschino, lo speso di produzione sono ancora di gran lunga più meschine, e la notevole dirTerenza crea Io g1·osse ren~ite. che. abbi_ar.noc~nstatate. Quanto più grande ò I unità d amm1111straz1one, tanto più rorto è la. tendenza a semplificare ed estendere il modo di col– t1;1~a, sempliftcazione. che ha. il suo idealo nella pasto– r1z1a nomade, che esige vaste distese di pascoli. Tutto ciò avviene con la massima regolarità. ed ar– monia. P~o~~·ietario ~d ~mtt~volo trovano che questo è per essi I ideale dea s1stem1,o non penseranno mai a D?,utarlo.Ma q":esto sistema è semplicemente la. nega– z10110 della soc10tà.moderna, la 1-0,•ina.della civiltà. di un intero paese. L'Italia, che non ha ferro nò carbone nè può quindi competere con altre nazioni nella lotti industrialo, ma che solo colla coltura della sua fertile terra, cogli olii! coi vini~col fr1;1t~imeridionali potrebbe cor~perar~ le ricchezze mdustr1ah del settentrione, dove assistere invece a questo vergognoso monopolio terri– toriale, pel quale i più vasti e forse i più fertili posse– dimenti. della.penisola non mantengono che pochi ricchi srondat1 e un certo numero d'armonti la cui lana non basta neppure ai bisogni della na.zionè ! 10 IOLt::: è1 ,r1 IU Dlè:11 LU .. li Sombart è veramente ammirevole nell'anatomia. pacata. e severa che fa del suo soggetto: ma. se esso ci dà. la.prognosi, non ci dà il metodo di cura. Per lui, è il governo che dove provvedere a. tale stato di cose. e Occorrono riformo, o questo riformo non può intro– durle che il rappresentante degli interessi generali della. nazione, lo Stato.» Dopo un così profondo Ja.,·oro di bisturi, questa conclusione ha. un a.spetto stranamente accademico. Il governo ò composto o ratto comporre dai latiron– disti e loro accoliti, e non saranno certo i governanti che toglieranno di mezzo spontaneamente uno stato di cose che il Sombart ha dimostrato meravigliosamente vantaggioso por essi. Altri, non il governo, può fa.rio .... )fa ò ben per questo che in un quarto d'Italia. ò pro– clama.lo lo stato d'assedio, e negli altri tre quarti è semplicemente attuato, senza. pedantesche formalità di decreti e di bandi. X. Nuove pubblicazioni d propaganda Abbiamo inscritto nella nostra Biblioteca: C. P1tAMPOL1~1: Come nnerri\ 11 socialismo; cenl. 10. Le organb:zazlonl 01,ernle e la con111dstadel pubblici 1•oterl; dia.logo fra. due operai; ceni. lG. DON tEnEO C1-;sro: La "Tirannide soclnllst.a ,, di YTes Guyot confutn1a da un marxista; cent. 2U. RoccA P1Lo: J-'a 1>lecola1>roprletà: come nasce e come umore (estratto della. Critica); ccnt. 10. C. MAH.X: DI.scorsosul libero scambio; con prefazione di Engels (Estratto della O,·itica); cont. 20. E. VANDF.RVELDI!:: Ln ,locadenzo del ca1>itaHsmo (estratto della. Critica)i cent. 20. G. IIAUPTMANN: l 1cssltorl; dramma; L. 2 (poi nostri ab– bonati, L. 1,00). Abbiamo pure in deposito vari esemplari dei due se– guenti nuovi opuscoli: MARIO NovAno: U 1mrtltosocialista In Germania; cent..20. L. DHAMAHD: Trasrormismo e soclnlJsmo; traduzione e o note di G. Domanico i cent. 2U. IN PREPARAZIONE. Avv F. DE:LUCA: I "l'asci,, e la questione slclUana (estratto della. Critica); cent. 20. 1'"11,1rro TURATI: I soblllntorl (estratto della Critica); cent. 20. Questi due estratti saranno pronti alla Onedell'entrante set• timana. Stiamo anche preparando ,•arii opm1eoli per lrt prop:i"anda nelle campagne, scritti dall'autore dell' A. B.C.del soclallamo, BrJoo,-d,n~Jatun. Snrannn intitnlnti: Il socialismocalunniato - Il soclallHI0difeso - Padronie contadini. Usciranno entro il mese; ciascuno a ceni. ~. PER LA.SIOILU IN CA.TENE. putbl~!ari~i,~~~~ 1 ;!mJ~:r:~~de~!~,~~::d:!~ 0 N~l~~rr: N~ nl giornale la Tribuna sull'ajCitazionesiciliana. ;\folli giornali, ~e~~c~:a~nli~r;~i:~n":it risro:~=~!_° r~:~n~r:i~!ie N~~:1~:~: mento. Om Ado!JoRossi ha pensato di riel:iborare quell'interessante materiale e di farne un libro. Esso esce, a cura dell'editore Max Kanlorowicz, eonlomporaneamente al presente faacicolo della Ctt'Uca, e porla per tilOlo: L'agitazione in Sicilia a propo,Uo delle Wtfme condanne. (Impressioni o giudizi! dl Aclotfo Bos,i). (P,·ez:o L. 1). IL libro di Adolfo Rosai acquista un singolare valore pel fatto di pubblicarsi ora, dopo le feroci condanne contro cui inso1'86 Il senso morale di tutta l'Italia pensante, mentre è composto con materiale rnecollo sui luoghi, prima delle condanne e dello sla\o d'assedio, e quindi senz'altra preoccupazione che quella

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