Critica Sociale - Anno IV - n. 10 - 16 maggio 1894

CRITICA SOCIALE 147 propaganda una certa relativa franchigia. Ivi la lotta del socialismo col militarismo non è soltanto sporadica e un tal po' accademica come da noi: è lotta continua di tuUi i giorni e di tutte le ore, lotta a corpo a corpo di nemici i1•reconciliabili. Ormai in Germania non v·è più un lavoratore il quale non veda e non sappia che l'esercito non serve realmente che alla tutela degli interessi del capitalismo. La questione militare si confonde perciò inte1•a– mente nella questione sociale. E infatti, come av– verte la frazione parlamentare nel mnniresto pubbli– cato il giorno stessodello scioglimentodel Retchstag, non solo della questione militare si tratterà nel nuovo Parlamento che uscirà dalle elezioni del \;j giugno, ma sopratutto del diritto fondamentale del popolo, del suffragio unive1·salo, che necessità politiche transitorio hanno costi-otto le classi pos– sidenti a largire al popolo tedesco, ma che ora quelle classi, pentite, vorrebbero ritogliergli e non ne ranno mistel'o. D'altronde è la fatalilil delle cose che ve le sospinge. È dunque la vi!a stessa, l'avvenire del popolo tedesco, che ò messo in questione insieme alla legge militare. La legge militare è una nuova e pili per– fetta forma della legge contro i socialisti: la que– stione del militarismo diventa in Germania la questione del socialismo. Ma quegli stessi fenomeni economici, che pro– dussero Io sviluppo socialista o tutto l'armeggio politico che ne é la conseguenza, producono al tempo stesso un altro importantissimo effetto: il dissolversi cioè, colla piccola borghesia, dei partiti intermedi; e con ciò acutiz1.anola lotta di claMOe no precipitano la soluzione. retor•ica ipocrisia della sua azione e della sua facile corrompibilit.i. come partito. Il tralignare assiduo dei partiti radicali non è colpa di uomini, ma effetto di cose, effetto della base oscillante e sdrucciolevole su cui sono piantati. Da un lato quei 1-adicalila cui borsa s'impingua, gli industriali diventati potenti, gli usurai fortu– nati e i professionisti che vivono dei loro residui, delle briciole dei loro banchetti, abbandonano pili o men palesamento la pitocca bandiera del libera• lismo, la cui trama è 01'Clitadi ideali troppo e,•a– nescenti, troppo eterei poi bisogni gagliardi del loro ventricolo. La libertà, dacché essi sono arrivati, non ser,•e pili a nulla, se non a permette1•0ad altri di tenlaro di dal' loro il gambetto, e pel'ciò il prote– zionismo, che ne assicura i monopolii, l'autorità, il burocratismo e sopratutto l'esercito che ne difende i fòrzieri diventano la loro rede, il lor·opatriottismo. Por vendersi decentemente al potel'o od entrare a rarne parto essi rormano dei partiti di J>assaggio, cho denominano logalitarì, democratico-costituzio– nali o con altrettali nomignoli, il cui pregio es– senziale é di esser privi d"ogni senso preciso, ~i prestai-si allo inte1·p1·etazionipiù divel'so a seconda delle oppol'tunità della tresca che dovono aiutare o volare. D"altro canto i radicali mag1•i, i miseri idealisti, pereossi dalle delusioni e dagli abbandoni, perduti noi ,•uoto della loro invecchiata metafisica, o s'ina– cidiscono in un pessimismo senza sbocchi o - se basta loro il vigore - si rifanno una nuova rede o un nuovo entusiasmo e passano armi e bagagli nl socialismo. Anche qui non mancano i ponti di passaggio: e v'è un semisocialismo di tmnsizione altrettanto sincero o rispettabile, quanto é follo o putt.. 'lnesco il semisocialismo opportunista. r progressisti ((1·etstnnige) che nel1'81, sui 30; deputati onde ò composto il Parlamento tedesco, no noveravano circa un centinaio, erano ridotti a OH ~.lanella zona inte,•media, nella zona cho rimano nella Iegislatul'a om cessante, ed è opinione uni- indecisa, il socialismo, anche su quelli che la sua versale che riontl'eranno alla Camera ancor pHl logica di re1·1'0non trascina nelle p1-op1·io spire, stremati, mentre i partiti decisi ed opposti: i con- ese1·cita pur semp1•0 indirettamente la sua grande servatori e i socialisti, vi torneranno rinrorzati. E influen1.a. E così si spiega il fenomeno cho i Rich– la scissione invano deprecata dei p1-ogressisti dai tel'iani per esempio, i veri p1'0gressisti di Germa– nazionali-liberali secessionisti, cho da un decennio uia, combattono accanto ai socialisti, di cui sono si erano con loro bene o male saldati, e puro una nemici, conti-o lo !oggi militari e confro gli arma– manirestazione della stessa tendenw. menti. Pe1'Chèla propaganda socialista si ò spinta La piccola borghesia. liberale, se da un lato ò un po' dappertulto, ò uscita fuori dai propri circoli av\'icinata al popolo dai suoi vari interessi in con- o ha inquinato della p1'0pria poco a destra ed a tmsto con que1li della grande b01-ghesi<t industriale manca: o ai progressisti. se si dicessero fautori di o monopolizzatrice, d'altro canto è allontanata da ulteriori a,·mamenti, vet'l'ebbe meno sotto i piedi lui e gettata verso questa dall'interesse essenziale quasi ovunque il terreno elettorale. della proprietà. Questa intima conti-addizione e il Così. negli Stati a"anzati, di co8cienza sviluppata, processo incessante di dissolvimento economico che il socialismo è tutto, 1>0rchè ò denti-o o di dietro si ope1-ain lei, ascrh•endone parte alla borghesia j lii tutto. Già forte come organizzazione palese, nel– più grassa e una. parte maggiore rigettandone nel I l'animo o nelle filo dei p1-opri seguaci, esso ò an– p1'0letariato o in una zona contigua che ha comuni I com più fo1·tecome spirito occulto, corno scemala con esso le sorti, quasi limbo di quell'inferno, O la 1 1·esistenza o come necessih\ di adattamento negli vera cagione della sua instabilità ed incoerenza, dei ~lessi partiti cho lo combattono. il suo progresso è continui tr::u~fol'mismidi cui dà spettacolo, della il segno pili sicuro del pr-ogresso dell'0Yolu1.ione;o ampollosa vuotaggino do' suoi pr'Ogrammi, della I viene con esso quella restaurazione della moralita

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