Critica Sociale - Anno IV - n. 5 - 1 marzo 1894

CRITICA SOCIALE 71 seconda che la macchina uomo è pili o meno di– sposta a lasciarsi logorare dal padrone; che è pii, o meno sostituibile una volta logo1-ata;che il te1101·0 abituale di vita fa sentire maggioro o mino1-o il sa~rifìcio delle privazioni; il safario varierebbe. E però certo che quel minimo succitato si po– trebbe poco o molto diminuire ancora, senza che l'indusfria si do,•esse 1,c1-ciò interrompere comple– tamente. Ma fin qui siamo sempre nel caso ipotetir.o di una perfetta separazione delle classi, accompagnato dal completo cd universale accordo tra la borghesia e dalla totale tnrosclen::a del v,·olelariato. ·e1 fatto, son queste le condizioni dell'industria 1 Oh no; ne siamo ancora molto lontani. in Italia specialmente; e avviene che tulle le cause che scostano il problema, come veramente si manifesta in societb, da quello est,·emo limite sopl'a proposto, diminuiscono il privilegio della borghesia, ovvero l'intensità del suo sfruttamento del salariato; cioè elevano il saggio dol salario. Già accennammo a tali cause, tutta, 1 ia giova di– chiararle in modo piit esplicito. Anzitutto la concorrenza che la borghesia si fa entro sè stessa. - Concorren,.a (nazionale o inter• nazionale non importa) per impossessarsi dei mer– cati e vendere le sue mercanzie, ciò che ha per effetto di diminuire il costo dei consumi, quindi agevolare la vita agli opel'ai. - Concorren,.a per raccaparramento della mano d"o!>0ra 1 per cui l'o• l lCl'aiopuò scegliere, non poche ,,o te, sebbene entro imiti risfrdtti, tra due o più offerte, la pili con– veniente. Poi l'organizzaziono operaia che suscita Ja resi– stenza conlro la tendenza della borghesia di ridurre il salario al limito minimo. Poi le leggi sociali che mettono argine allo srru I· lamento illimitato, regolando il lavoro del fanciullo e della donna, imponendo limitazioni agli orari, misure igieniche negli stabilimenti, obbligo dell'i– struzione, misuro di previdenu1, ecc., ecc. Infine tutto ciò che noi socialisti chiamiamo la diflì,stone della coscienza della lotllt dt classe. . .. l,a legge esposta dal ~!aironi è una legge Umtte, e come tale e esatta. La borghesia tende verso quel limite, il prolel1riato tende ad allontanarsene·. Qual è il risultato di queste forze contrastanti? Il salario e dt tanto suverto,·e lt quel mintnw, e/te danbbe alla bo,·ghesla ti masstmo 1n·o{ltto, dt Qt<ltnto tl v,·otetart«lo sa soste11erlome,uante ta lotta dt classe. Su questo so,•l'appiit le tasse sono ripercotibili. Egli è cosi che il sistema tribular•io di"enta uu·arme in mano alla borghesia per combattere viemmeglio la tolta di classe e sottrarre al p1·oletariato quel tanto di aumento di salario ch'esso abbia saputo conquistarsi. Conclusioni: l. 0 Le imposte sono riP.ercotibili in val'ia mi– sura sul sala1·10, e tanto p1l1 quanto più esso supera il minimo che darebbe il massimo profitto alla borghesi.a. 2.• E quindi del massimo interesse del pa1'lito socialista occuparsi del sistema tributario; ed in questo campo la sua politica deve avere per scopo che le tas.,e colpiscano specialmente il profitto della borghesia. Jng. GIU$t!PPE Df; FRANCf~III, Oltre l'arlicolo delramico De Franceschi abbiamo ri– .cevuto, in risposta al principio formulato dal Maironi 1 vari altri scritti; degni di nota uno da Napoli dolio studente sig. Augusto Menarini, l'nltro del sig. Emirico mc Bianco Vismara di Milano. Non li pubblichiamo integralmente, non solo pcrchò non potremmo dedicare tutto il rasçi– colo ad una sola questione, ma. più ancora. porchè la pute cssenzinlo dolio loro obiezioni si tro,·a. già. in qualche modo riassunta nella. lucida o matematica. ana• lisi del Do Franceschi. In ratti e il sig. Vismara o il sig. Monarini in sostanza. ci dicono questo: che il Maironi potè arri,·are con ap– parenza di perfetta. logica alla conclusione paradossale, che ha sorpreso tanti socialisti, alla qunle è arrivato, che, cioè, sia la sola borghesia cho paga tutte le tasse, 1>erchò ammise corno inconcusso che il salario non possa mai superare l'indispensabile per quella data categoria di lavoratol'i, e perchè diede un valore asso– luto al paragono dolroperaio colla macchina, o del sa– lario col cal'bone. Mo. ro1>eraio - osserva il ~fonarini - non ò una macchina, o almeno ò una macchina speciale, la quale può anche esser forzata a restringere il pro– prio consumo per quanto già scarso, come pur tropJ>O ne ,•ediamo ogni alt1•0 giorno gli esempi, anche a costo di logorarsi più rnpidamentei del che non si preoccupa. il capitale, che di tali macchine (a differenza da quello d'acciaio) non paga l'acquisto e la. sostituzione e ne trova. sempre J>ieno gratuitamento il mercato o non dove J>agarno elio ruso. E come mai - incalza il Vi– smara - ronc.lerete la \'Ostra teoria sul minimo indi– dispensabile alla ,·ita o al lavoro delroperaio, voi che, critica1Hlo la leggo di Lassallc 1 giustamente affermaste che « nessuno può essere in grado di dire in che con– sista il mantenimento necessa,•io1 > Supponiamo - soggiunge il sig. Vismara - cho do– mani il Governo metta una nuo,•a tassa: crede Ella. 1 signor '.\laironi 1 che i proprietari t1·ogni stabilimento aumenterebbero in proporziono i salari ai loro operai, .Accadrelibe in, •ece che i p adroni di casa aumenterebbero lo pigioni, gli industria.li i prezzi dello loro merci, cd il proletario s ai-il costrett o a vivere )liù miseramente .... A maggior ragiono questo può dirsi o,•o la tassa. vengo. !:!1~ 0 ~1:p;~~~~~~~r ~~in g~~ ~i ~ .Jir!~tn"?t~~!itt. s~~ 0 ::: lecito rarno: so ora lo. Camera approverà. raumonlo del prezzo del salo, secondo il s1;. '.\!aironi ogni proprietario dovrebbe aumenlai·o i salari, ma in,•oee aumentori\. la pellagra, o se dal 1880 al 1891 lo morti per questa terribile malo.ltio. sono salito da 2113 a 4288 1 si può prevedere che nel 189-t esse cresceranno ancora di qualche centinaio. I quali argomenti tutti, o gli altri che per brovi!h. sopprimiamo ritenendoli impliciti nello cose giil.dotte, tendono a dimostrare quello che chiari il Dc Franceschi: che, cioè, la logge rormulala dal Maironi non è così rigida come una legge astronomica, per la <1ualenon vi sia alcun possibile coemccnlo di riduzione di cui tenor conto nella pratica. ;\la.questa obiezione puù farsi a tutte quante le leggi dolrcconomia, senza. invalidarne con ciò la verità sostanziale. L'ambiento dei fatti umani è così complesso od elastico, il fa.ttoro psicologico vi si intreccia così intima.mento col fattore strettamente eco– nomico, che ò quasi impossibile seguire in ogni caso o porro a. nudo tutto le interferenze o le ripercussioni secondario d'un dato fenomeno. cosi, nel caso speciale, noi pure pensiamo che, nel momento, per esempio, t1·una.diminuzione di tasso sui consumi popolari, la tendenza del sistema capitalista. lo porti energicamente a diminuire in proporzione i salari nominali i pure questa tendenza può essere attraversata in tutto od in parte da un energico srorzo di resistenza della. massa operaia organizzata, il quale tro,•a il suo fulcro già proptlrato nella consuetudine di ricevere un dato prezzo in moneta del proprio la.voro. L'operaio si

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