Critica Sociale - Anno IV - n. 5 - 1 marzo 1894

CRITICA SOCIALE 00 psicologiche occorrenti all'industriale moderno rendono inadn.Uo il proprietario terriero a lal!ciarsì nello tem– pesto della grande industria. Sicchò può dirsi, in linea generale, che lo spostamento di t·icche;za a faoo1·e <lei prop1·ielari tende a scemare a,uiclu) ad accrescere il capitale salarf. ... Ma per altre e mono ipotetiche ragioni il capitalo disponibile viene ad essere scemato. L'elevarsi artificiale del prezzo del grano spingo ad allargarne la coltura in terre che, a condizioni di libero scambio, non darebbero il profitto normale cosi coltivale. Questo terre di qualità. inrcrioro richiedono, appunto per la loro inrcrioriH~, una copia di capihllo o di la,•oro maggiore di quella richiesta dallo terre migliori. Ora questa maggio1·COJ>ia r ppresenta una perdita sociale, in quanto, senza la speciale protezione doganale, sarebbe indiri1.1.ala a colturo o ad industrio capaci di profitti normali nel libero di~atlilo del mercato. Inoltre la messa a coltura granaria dello terre infe– riori tendo a prolungare la protezione ti.no a che il grano estero, cho muovo concorrenza al nostrano, non possa vendersi nel mercato italiano ad un prezzo su– periore a quello addimandato dal grano coltivato nello torre inferiori. Taciamo poi degli effetti sulla ,·endita 1·icardia11a, che si ,·oriflcano mercè la legge del valore cho domina nella produzione agraria. In b1•0,·e, por rispetto all"argomento nostro, diremo che l"effetto oril. esaminalo del dazio protezionista, sce– mando la produttività intrinseca di molti capitali o del lavoro"ad essi associato, scema la forza cd il mezzo dell'accumulazione, e, con essa, revcntualo quota desti– nata a convertirsi in capitalo sala1 1 i. Quant"altri effetti, poi, sfavorevoli al lavoratore si riannodano all'inasprimento del dazio! Splendidamente li accennò, or sono due anni, il mio amato maestro A. Loria. Lumeggiato il solo punto cho ci premeva., riassumiamo o concludiamo per comodità. di quel talo Bertoldino nostro contraddittore. E tu abbi un po' di pazienza, o mio caro Turati. L'aumento di ricchozza che si verifica, mercò l'inaspri– mento del dazio, noi bilancio del produttore di grano non rappresenta un aumento effettivo di ricchezza so– ciale: altro non ò cho uno spostamento di ricchezza, giacchè il tanto cli più di reddito percepito dai proprie• tari corrispondo ·ad un tanto di meno di reddito, auto– matica.mento sottratto allo classi non produttrici di grano. In conseguenzil. di ciò, la quantità. di lavoro che, con !"aumento artificioso del grano, può essere mante– nuto dal proprietario ha il corrispotth•o in una quantità di lavoro altrettanto minoro di cui possono disporre lo altro classi sociali. L'orrore dei nostri a.v,•ersari (di quelli in buona fede) consisto nel credere aumento di lavoro o di produzione ciò cho non ò se non spostamento di lavoro e diversità di produzione. Da ciò il motivo per cui le regioni pili produttrici di grano si lasciano più facilmente illudere dal fenomeno descritto, giacchò in esse il lato positivo dello spostamento ò localo o visibile, mentre lontano o meno nppariscento è quello t1tgati,;;o. Da ciò ancora. la lolla 1·egio11ale fra le contrade favorito dallo sposta• mento di ricchezza o lo altro che sono costrette (~pa– gare l'artificioso tributo allo prime. Dello o curioso fenomeno codesto, in cui la lotta regionale si sposa o s'intreccia con la lotta. fra lo varie classi sociali I Il C, no B1arco nostro Maffeo Pantaleoni acuta.monte, co mo sempre, rilevò l'interessante fenomeno. E chiaro inflno tutto ciò? Bisognerebbe domandarne al nostro Berloldino, che sta crop;indo d'impazienza. Mi J>aro proprio di ,·cdorlo e di udirlo. Egli mi dice: < Va. là, chò questo sono teorie, teorie, teorie i o tu non sci che un povero learico! I nostri argomenti son.o basati sui fatti o sono vera.monto 1>ositivi, i vostri sono tutte f,•esclic, come diciamo noi marchigiani!» Va.beno: che vuoi rispondere a codesti im1>enitenti difensori degli interessi più esclusi\•i o dannosi d'una. classe socialo1 Contentiamoci d"essero teorici, per quanto la parola. leo1·ico significhi, nella mento do' nostri Dertoldini, qual• cosa come la parola J>oeta presso il volgo cli Milano, secondo ci ha. raccontato A. Manzoni. A voi poi, o paladini della rame, o illustri teorici degli affamatori, a ,•oi si espanda libera o benellca rammiraziono doi Plug Pultenoy dell'età nostra, da.\'Oi tanto accarezzati, giacchò (vo lo ricorderò nel caso che l'aveste, ingrati, dimenticato) fu proprio Plug Pullonoy, sordido o sudicio avaro inglese, che infiammatosi di gratitudine per R. ~la.lthus, in grazia dello lodi alla. 1>arsimonia che si leggono nel Principio di popola:.io11c, andò ad offrirgli una pingue prebenda. campestre. E cosl sia! Perdonami, carissimo, questa cicalata agro-dolco, ed abbiti in compenso una calorosa stretta di mano dal tuo <1tftz.mo P. C. PS. Mentre stavo per chiudere la lettera, mi giungo resposi:n·onefi11an;iaria del Sonnino. Hai letto perchè si inasprisco il dazio sui cercali? Per agevolare la trasformazione dei tributi locali, o 1>ercompensare i proprietari dei duo decimi sulla fondiaria. Santa inge– nuità! '.\la. se i propt·ietari saranno compensati ruorcè il dazio sul grano, su chi in defi11itiva peserà. l'imposta che pure entra noi tesoro llello Stato? i:: facile la. ri– sposta. Dirò 1>urd io, con l'espressione finalo dell'on. Sonnino: « Dio protegga. la nostra. cara, patria» da simili tra.sror• mazioni dei tributi locali! Il guaio è, caro economisla, che dio si è eviden .. temente stancalo di p1•otoggo1•e il nostro paese contro questa geldra di imbecilli e malnati J>aras– siti che lo sgoverna e lo succhia, e qannd'anche noi rossimo con domenodclio in <1ualcho maggiore di– mestichezza. non oseremmo dargli su la voce poi' questo. Egli ha fatto di1·e dai suoi sacri ministri e dai savii di lutti i tem1>i che egli aiuta soltanto chi provvede ad aiutarsi da sò, e il paese nostro si mostra invece così disposto a tutto tollel'are, così contento, quasi si dii-ebbe, di essere burlalo e ba– stonato, che davvero mancherebbe di spirito il 1>adre eterno a volersene incarica1~0. Nell'esordio della sua lettera, il nostro amico eco– nomista ci faceva notare corno perfino certe Ca– mere di commercio - le quali per legge debbono tutelare gl'interessi del commercio o doll'indrn:itria, che certo non si avvantaggiano del rincaro dei grani commerciabili nè del conseguente elevarsi dei salarii - perfino certe Camere di commercio, e precisamente quelle composte cli clementi 1·urali, votano ordini del giorno e petizioni a favore del dazio sui grani - sempre, s'intende, palliando il gretto ed esclusivo iute,·esse di classo sollo la de– corazione di frasi magniloquenti sul vanta~gio delle classi lavoratrici, ccc., ecc. Que fa commedia sarebbe già sufficientemente grollesca, ma essa lo diventa ancor più quando si pensi che - come il Loria

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