Critica Sociale - Anno IV - n. 3 - 1 febbraio 1894

40 CRITICA SOCIALE derà all'approvazione dei Bosco, dei Barbato, dei Verro1 Oggi la.loro protesta. urta nella parote del carcere. Corto, nell"equivoco cho ora Colajanni ,·orrcbbo far nascere, confrontando egli l'atteggiamento suo con taluna fl'aso isolntn di un manifesto dei deputati di parto nostra, o.ccennuntoesso puro a un'nziono modemtrice; in que– sto cquh•oco, che si libra sul doppio senso di un vo– cabolo ( 1 ), a buon conto non cadde il governo; che al– l'aziono « moderatrice » dei nostri vietò lo sbarco nel– l'isola, o alla sua diede balia di lanciarvi manifesti, purchò la sua firma fosso solitaria - e gli altri pre– sunti nrmatari intanto conflna,•a in segreta. l)cllo <1uBli coso tutlo noi non movemmo,nè moviamo, n.l Colaianni rimbrotto. Noi non l'improveriamo ad al– cuno - tanto ci parrebbe infantile - di essere quello ch'egli può essere, di non essere quello che preferiremmo cho rosse. Jl Punto Nero, cho al Colajnnni, per conto suo, rispose con un bello o fierissimo articolo, puro in questa parto ci sembra cho sbagli. Noi non diciamo a Colajanni, come il Punto J.Ye,-o gli dice: • voi dover,ate affermare la dignità. del diritloi voi tloveoale far suo• naro la voce del proletariato coscientoi voi dovet1ale ripiglio.re il.Manifesto dei socialisti carcerati, cui lavo– stra. firma mancava! ..• » Tan1o varrebbe dirgli: voi do– ,,ovato essere quel che non roste, cho non siete, che non potrete esser ma.i. No; egli doveva essero quello che fu: un conserva• toro liberale, un repubblicano evoluzionista e perciò accomodante, alieno affatto dal concetto e dal senso dell(l fotta di classe, pieno di stima ancor oggi o di fiducia• nel Crispi, ccc., ecc.; ma un conservatore che ha veduto, nei suoi studi, la larva di un trionfo socialista balenante nei lontani orizzonti, o intelligente o generoso abbastanza per comprendere che la. repres– sione, varcati certi limiti, non giova nò ai conculcati nò ai conculcatori. Di qui la sua parola, che parvo eco, bonehò più affettuosa, di quella del governo, assai più eho non fremito di protesta o rivendicazione; di qui il suo metafisico sogno di una repressione blanda e ragio– nevole, o il suo, per noi comico, ma in lui sincero scon– forto, candidamente confessato, di non a.,·er nulla o quasi nulla ottenuto. Deh ! qualo tragica burla.! quale sbalorditiva. ingenuità. in quest'uomo, in questo solita1•io superstite dell'antica schiera idealista della estrema. bor– ghesia liboralo! Per costoro lo tato ora. l'organo della giustizia., di cui polca farsi più o mono correttamente interprete, secondo il ,•aloro o il ,•olero dei potenti i e tic! conmtto delle classi, della presento antropofagia sociale, e delle suo leggi ferreo od esoso non avevano tnmpoco il SOSJ•otto.Così non l'ha il Colajanni, malgrado lo frasi cucite nei suoi libri cho l'han fatto parer so– cialis1a. Perciò la. bandiera bianca, ch'egli sollevò, do– veva essere la sua sola. bandiera. Nessuna. incoerenza. in lui, nessuna viltà. Questi uomini in ciò solo possono essere utili a. qualcuno, nel portare, che fanno, in mozzo allo. loro società., ln mezzo al dominio borghese, lo spec– chio della. morale borghese, della mot•alepredicata dalla borghesia, mostrandone lo stridente contrasto coi ra.tti. Più in là. non vanno; che si mettano ad altro punto pili elevalo di "ista non è da attendere da loro; o il torto è nostro so lo protendiamo. )fa. ciò non toglie, anzi cresima la conseguenza., che noi l'indirizzo e la tattica loro - se può essere sc'am- ( 1 ) Mooan,1,n111,quidare,dlrt11ere; od aoche tratteuere, fmpedl,-e. B1011oteca 1..:,1no i:s1anco biata por socialista - dobbiamo denudare o combattere. Combatterla, non per lo singolo persone nelle quali s'in• carna - atomi imponderabili nel turbine di eventi onde s'intesso la storia - ma pel maligno esempio o con– tagio eho se no propaga tra i nostri. Un alto dovere ci ò commosso, a noi o a. tutti i nostri compagni, dalla nostra fede, dagli interessi che ci son sacri, da.Ipreciso o chiaro precetto delle nostro assemblee: proclamare senza posa, di fronte a. chicchessia, e custodir golosa– mente i principi o la tattica ai quali il proletariato mi– litante mondiale fu Ja lunghe od amaro esperienze con– dotto, o fuori dei quali non vediamo salvezza por esso. Piace a Colajanni a questa tattica sottrarsi e incoro– narsi dell'aureola di« solitario); ma nella battaglia a.~per– rima, por la quale ci siamo legati, i solitari ci sono di ingombro. Poi partiti e per gli organismi, l'assidua, spie– ta.ta selezione è legge di vita. E1•rino i solitari a. lor p osta, o cerchino altrove quel posto che più loro ta– lenti; ma non si mescano allo schiero compatte dei com– battenti, giurati a una sola bandiera.i ma non ci attra– versino la ,•la. Non ò nostra la colpa se dall'impeto no– stro andranno malmenati e tra.volti. ( 1) Ed ceco spiegato ormai le ire di Napoleone Colajannl. Oli spropositi, onde la sua autoapologia è piena a ri– bocco, vengono dalla. stessa radice. Sproposito primo: che noi, discutendolo, lo abbia.mo mai insultato. Sproposito secondo: che i nos1ri attacchi siano effetto di qualche personale odio e rancore. Spro– posito terzo: che l'atteggiamento del partito socialista, contro cui si scatena, sia opera di un solo o di pochi. Quarto o non ultimo sproposito: che noi, che scriviamo questo linee, abbiamo mai e falsitl:cato • uno scritto di lui. Abbiamo qui, sotto gli occhi, l'articolo della G1·ande Rcrmc al quale egli accenna; o ci ricorda a puntino quel eho scrisse la. Lotta di ciane (colla quale siamo solidali) a. testimoniare la. sua meraviglia. Non una. pa– rola, un accenno che non sian tolti di peso dall'articolo suo. Certo, che veduto di scorcio, esso abbia potuto ap– parire tanto falso all'autore medesimo da sembrargli ad arte alterato, questo donebb"essero anche eloquente per lui. Ma a che pro minuziosi confronti, Non ammetto egli, nella. sua lettera, d'aver giudicata deleteria razione dei socialisti milanesi che strapparono il Consolato Ope– raio al dominio dei radicali! L'ammette: o ci pare che basti. Colajanni rinraceia alla Critica Sociale una comoda. contraddizione, percho nogò che i moti di Sicilia.si deb· bano da. noi sconressare. « Allora - soggiungo - gli uomini della O,•iticaSociale dovevano aiutarti ed agire.• In qual modo, di grazia! Oh! romanticismo di sognatore che imagina un partito socialista e fabbricatore di ri- (t) Sono già ac:ritte quule riihe quando cl giunge e fa Il giro del giornali una lnlenlsta di Cohtjannl (tMà tmentll:a. anche que11taO con un rednllore dell'Adriatico. In eua a,rebbe dello che dlanppron II nostro ))rogramma ve, tre 1uol captsaldl(nlente nllro I): t.• perchè l'idea. della lotll\ di classe non pu6 avere va– lore politico In Italia; può anzi e111ere perlcOlo,a e ca1,,1are tll1or– dln, IHUUll (le polizie tono di DUO\"O nnlsate); 1.• per<:hè II col– letl(Ylsmo è flnalllfl lootanlulma, che non !li sa te arriverà, che non :utecchlr:\ mnl In llalla; , 1octall.1tl inglut e kdeich, non oli danno che un'lnu,ortan.:a rdalit:a (!!!!); 3• per le rifiutate nl– leanie col partili MIia priYab 1>roprleli i I co,ldelU of11nl, E nella leltera al SceOlo acrhe che fra noi e lui non e'd dllfc• re11za di ldu, no>& dl programma, qua.rt ttq>pacre di metodo; che li 11011:rnto dio alla versoM! ! DoJ)ocl6 11 llludn. ehi 1>u6e aul coc1arumo, e nll:. eOft•e,ua , 1trletd J}Olnntea del Colajannl!

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