Critica Sociale - Anno III - n. 24 - 16 dicembre 1893

CRITICA SOOIAl,R tarsi, nel l.ancashiro o nel Yor1kire, lo duo contee più indus1ria1i del Nord. Il poco apodo non ci consente d'in• 1rat1cnerci in utili considerazioni &uquesto ratto o tanto meno di raccogliere, ~ia pure in piceoliuima. parte, i larghi commcnli della. stnmpa. inglese. Suppliscano a lutto lo dfro. In Mancheslcr (il solo nomo ,•nlo un intero ,·olumo di !lloria. ~nomica.) il e Partito indipendente del la– ,oro • raccolse !Hl dodid candidati i !r.li voli - numero proporzionatarnen10 assai grande, 1.e.rehè non pochi operai ancora attendono Il dil'ilto a.I ,·oto amministra– tivo. Nessuno di quei dodici ru eleHo,I benchè in sei Se– zioni raccogliessero il qu!lrantn. por ccuio dei ,·oli, ma rerrotto ru enorme e il n·o,.hma11·• Timt• riferiva che i soein.listl twonmo deciso di Iniziare, o in Manchester o in ~alrord, piccola cittil alla prima ,•!clnissima, anche lo.lolta ~olitlca, do.Ilaqunlo gli oporai si orano sempre 1onuti lontanl. Pii1 ror1u1mti i tessitori di nurnloy, il centro del– l'industrio. tessilo nel Lancashiro, mandarono nel Co• 11111110 con li73 ,•oli (70 più dol liberali) un candidato dolln.1-·et1ernzione socialista. Cos\ rra J>OCO 11.M llynd• man, candidato per Durnley, secondo il corrispondente della Juitice di Lom.lra, riuscirà deputato con più di 0000 ,·oti. In Nelson, 1.1:.ie socialisti soccombettero per dioci ,·oti di maggioranza (800 contro ~3>); uno venne eletto In Bortle; tre In Oradrord (Yc,rkshlre) con 6000 ,·oli circa; cinque in llalirax su sei candidati e il sesto non riusolto per :tO voti; due In !Iuli, duo in hefleld o tutti, dal primo n.ll 'ultimo, Indipendentemente dal partito democratico alla cui coda ai erano mantenuti fln qui I socialisti. Il .lla11cheiterG11ardian., organo centralo del gladstonianl di quella città, si ramma– rica di questa lotta. ,·enuta a sostituirsi ali&concordia .1ntica. N'on di\•e:-samente dai F,-tiiim11!}e11 tedeschi e llai radicali italiani o francesi, I dc1nocratici dell'Inghil– terra si accorgono cho col J>r'oeedorodel socialismo il loro regno tramonta. « I candidati (lngli operai non hnnno ancora ,•into - scrivo Il citato giorMlo dl Manchester - ma. i liberali htu1110 giù 1>orduto i loro seggi ». E J>lùno perderanno •1un.ntlolo mlnornn1.o socltlllsto di J\Shton, di Lync, di Accring1on, di Chorloy o di tanto nitro città, piccole e grandi, ritorneranno Il venturo anno alrl\Ssalto, fatto più forti d'uomini o di quattrini. 1:opiniono pubblica. del Regno Unilo a poco a. poco si Unndat& preparando a simili e,·entl. Lo spirito di inno• ,·1\1.ionoo di riforma ò penetrato anello là clo,··era rollia spc.rarlo o le riformo compiute 10110 sprone, per la classe operaia, a domandarne di maggiori. COSìdal consiglio comunale di Londra, dovo I 1oeiali1ti, se non sono mag– gioranza, occupano parecchi scanni, si ottenne d3.p• prima la nssuiono del minimo di salarlo (ceni. 00 all"o,-a), 1>01 t:, giornata di otto ore, ed lnftne, deliberazione re• cenlissima, • la soppressione do,:tliappalti per tutti quei la,·orl, nei quali si può raro a meno dell"opera costosa. degli imprenditori ». 1:esperlen1.a fortunata ratta da.I Comune ha servito di incoraggiamento alle a.ssoeia.zlonldi Londra per ri– prendere ragitaiione in rnoro del lici11g ,cage. l"n aiuto lm11perato ,·enne loro, la nno del mese (scorso, dall"ala sinistra della Chiesa anglicana. Certamente non saranno nò l'arcidiacono di Wegtm\n1ter, W. t·orraz, nè Il pror. Cunningham, nò ,il sig. 1''1omlngWillinms quelli cho dotormineranno un voto dello lluo Camere il qualo l'isolvl\ Il gravo problema. Mo.gli attacchi, dei qua.li si reco ))OrtnvocoScoH llolland, contro l'Economia orto- B b 1ote a G ro B r dossa, appunto là dove essa sorse a dignità di dottrina, non 10110rorso slntoma1ici1 E &I noti che alla'pia<"on• rerenia di quel pa.stori tre volto cristiani assisteva anche un membro del go,•orno, G. \V. Russe!, sottosegretario di Stato por lo Indio, il quale no rormulò i de,iderala. e Il lir;i11g ,cage, disse il Russel, ò un talo salario che permetta all'operaio Il possosso di un :roeolaro con,·o– nienio, mora lo o salubre; la soddisfazione dei bisogni pil\ urgenli della ,·Ila, cibo, ,·osti e ri"caldamento: una certa agiatezza, inftnc, perchè egli possa. coltivare l'io• telllgenza e lo spirito ,. t'ln qui erano Jfa arrivali altri - ma quel che ci sorprende, In un collega di Glatlstono, è Il riconoscimento della neeossltà di go,·er– naro Il mercato industriale. Oh! perchò si fa allora il ,•lso dell'armi quando e11uneiano silflltte « eresie » i soeialist11 0, JIJNÀIUH. I~'indice tlclt'mmala aocncloci occupaltl u11quarto ciel gion,ale, <iblliamo dovttlO t'Ompcrc qui l'irlterci,,mte Raffcg11a dtll'amico Pù1anli. ll 8tU1tito - che daremo nel pro.riimo111m1ei-o trailer/,. dclt'imJ)(Jffa 111gli affari di /Jor,a, che fOlltOO co.ti . calde llifCMffiOtti tld Htichflag e fni i iociali,ti tedt 1cl1 i, i quali le ,uga1-o,io il ooto. LA DIRBZIOSE. PESSIMISMO E SOCIALISMO In un bello scritto che non sar:\, ·ci'C<lo, sfuggito ai lettori di quOSL'\ rassognn ( 1 ), Folico Momigliano dimostra assai bene, non solo corno gli ottimisti sieno, ass.1i più dei pessimisti, lonl.1ni dal socialismo i ma. ancora, come il pessimismo sia, dirò cosi, una dello strade (e son parocchio) lo qunli possono con– durre al socialismo. lo, cho son possimisl.'\ ,lacchè ho l'uso della ra– gione; e cho son late sebbene, da,•,•01'0, non abbia frop1>0 a dolermi della SJJeclalso1·te che m"è toc– cata noi mondo; o cho soguito1'Ò sicuramente a esser tnlo tutto il tempo che mi rimnno a vivere; non posso so non consentire allo suo 1-agioni e alle suo conclusioni, fatl..'\ solo una riserva sovra un punto che qui è di secondaria impol'tanza, e dilu– cidatono un altro cho parmi rimanga alquanto oscuro nello scritto di lui. La riscr,·n concerne un· afformruione in cui egli s·accordn con molti altri, o che a mo sembra h'oppo recis..'\, troppo sommaria, e non sorretta da numero sumcicnto di prorn: es.soro. cioò, il pessi– mismo1 in ultima analisi, la o,prcssione a1Tetth·a e mcnL'llC, cho può di\'enir slstomalica o Olosonca, di una condiziono patologica dell'ot'gt\nismo. Che molte \'Olte, anzi il pila delle volto, il pessimismo. specie quello di bass.'l mano, non sia se non ciò, io con– cedo ben ,•olonticri; ma che ciò sia sempre, e ciò soltanto, o non possa essere altJ'o, non credo. Non è provato che certe formo del pessimismo non possano essere il porl.'\to schietto di una cerl.'l con– diziono della conosccn1.a, come sono il portato di una condiziono dolln conoscenza tanto dottrine storiche, naturali, occ. Oiorn ricordare che si sono ( 1) Nel due ulllml numeri.

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