Critica Sociale - Anno III - n. 23 - 1 dicembre 1893

356 CRITICA SOCIALE ANCORA LAFUTURA REPUBBLICA CAl\0 TURATl 1 Nel vostro articolo: L'Italia precipita, del 1.· no, \'embre a,·oto scritto: « ... quello che ci sta da,·anti è forso un periodo d·auarchia, d'insurrczioni represse nel sangue, di scandali sempre ripetuti e di abbassamento ancora maggiore dello spirito pubblico; un periodo buio sul quale il (al' presagi ò difficile, del quale non sap– piamo quale snranno gli sbocchi. • lo volevo mandarvi una mia. lottora.-articolo per dirvi: no, caro Turati, c"ò da. provero semplicemente In repubblica borghese, nella quale la lotta di 'classe procederà, come altrove, più noUa e decisa. Ma mi ò mancato il tempo. Or ecco il vostro articolo La Repubblica ( 1 ) che mi tenta ancora, o mi fu. scrivere. Dunque io prevedeva, in ca.poa questo periodo grigio che s·attrave1-sa, la repubblica.. 1-~ramolte buone rngionl PoJilioo \'Oi, nel vostro ar– ticolo La Repubblica, uscito in qualche eresia. metafi– sica come la seguente: e olo quando la borghesia è ben certa che il berretto rrigio non copro ,·occhio ubbie di libertà. e di uguaglianza, solo allora cli& consente a rarsene un berretto da notte. • O che1 supporremmo un libero arbitrio ne' ratti soci11li,do,·e 11mmeUono non ci sia anche i pili sensali de' sostenitori del libero ar– bitrio individuale1 Lo rorme 1>0litiche,lo sappiamo lutti, sono la vesto Jolla sostanza economica, cd in regimo borghese non può darsi che unti repubblica borghese; una repubblica non ideologica o trascendentale, come quella sognata da ~lnzzini ('), Sam, ccc.; una repubblica ben dh•ersa da quella sostanziale, dO\'Onon saran più ser"i nò pa– droni, come ,·orrebbo l"lmbriani (') senza una nozione elementare de' rapporti tra la causa o l'olTotlo nella politica ed economia sociale. •'• I.a borghesia (L'CC l'Italia 1>orsuo bisogno o consumo o, come lo necessità storiche 1>ortanno, diò nllo Stato rorma monarchica. La na.:ionaliM di l'l-onloalrestcro, la f1·aiella1ua por l'intorno servirono di segnacolo in vos• sillo. La ua.:io,aalilll ru poi rispettata con l'amicizia al– l'Austria, nlla Germnnia che ultima praticò il brutnle diritto di conquista, con la partecipazione al blocco in– ternazionale contro la Grecia, ecc., ccc. Del resto, por le borghesie di tutti i paesi il principio Jolla naziona– lità ha. il \'l\lore di una. merce; es. la Prancia, che re– clama l'Alsazia, osteggia la Bulgaria, lecca la zampa delrorso nordico. La fralcUa11::a.••• o dove n'ò ita, La monarchia dove,·a cssero il paruento della bor· ghesia, che si accinge,•&a srrullare il paese. E a dire propriamente, con,•ien parlare della grossa. borghesia, del capitalismo. L& piccola borghesia, commossa dai poeti o dai romanzieri patriottici, strumenti inconsci di un processo economico, diede all'impresa. della uni– ficazione sangue e denaro, ma non le restò poi cbe l'apparenza di una partecipazione all"azienda e ru (') Critica, H novembre. (1) I.a paura. del 1}0Chl ldeall1tl maulnlanl non antbbe hnpe– dlto Il roatllulral di una re11ubbllc11. borghtae In Italia, se le con– dlilonl di fatto l'a.-fflero ,oluta, l'oru che la a.e111enu.capitale regi!\ grA\'11.nle 1ul CAJ)O del M1utlnl non urellbe taputo, occor– rendo, esegui ria un boln. repubblicano t Rh, le borghesie di fuori han dato di ben 11hi. lerrlbl ll ea.em pl; basti cltero 1171 In fl'rancla, (•) Nel dl1corao tenuto 11 . Cor:i.to Il ID11O.-embre. E, iJIIU( va u I IO esclusa. dal dividendo. La borghesia grossa, o grassa, o capitalista tonne e tiene lo Stato, srruttandolo in suo pri\•ilegio. La Banca: ecco il segreto motore della "ita pubblica italiana. Il piccolo borghese può illudersi a sua posta nella ideologomachia tra dt1lri, 1i11i1tri, t·adi• cali con una. 'dose maggiore o minore di legalità.; la Banca elegge il Parlamento, ra le leggi, dirige la po– litica, governa. Lo. Banca nazionale, lo toscane, la ro– mana, il Banco di Napoli, quello di Sicilia e gli altri istituti bancari di minor mole han ratto e, quanti re– stano, ranno la. pioggia o il bel tempo. I deputati, nella proporziono almeno degli otto decimi, sono gli eletti e i procuratori dello Banche e dolio grosso Società. com• merciali. Son coso note. Il Plebano (') si dichiarò tm ingenuo, quando dl\l11\pubblicazione dell"avv.Tanlongo in dirosa del padre senatore apprese, che la sua can– diJnturn. a deputato era stato. combnltuta d"nccordotra. Uanca.e Oo,·orno, perchò egli patrocinava l"iJea. llella Banca unica. E chi non sa come °'''"onne la. elezione dell'ex pretore Aguglia ('}, or av\'ocato della Banco. ,nn1.ionalo! L'Aguglia o il Mcnolti, cho gli contrasta\'a. il mandalo logislath·o, si rocoro la concorrenza.; rurono sparse per il collegio colme mnncinto di biglietti o di scudi. Riuscito Il primo, par\'O cho la Camera volesse annullarne l'elezione; parlò la. Banca nazionalo per bocca di un semita Jcputato, o la Camera non ebbe il coraggio di ribellarsi. Ma basta con gli aneddoti. Il Go,·erno monarchico, procuratore degl"intoressi del capitalismo, regalò al paese, con criterio pnrallolo, or– ganico, la politica protezionista o la triplice alleanza. La piccola borghesia, illusa già un tempo con le due rantasticherio della nazionnli1à o della rratellanza., ru tenuta a bada con lo chiacchiero sonnnti di una Italia forte e 1·i1pellaia, d~lla. indipendenza del mercato, ecc. No segui, per ragioni complesso. il disastro economico, che minaccia, 1ic 1ta11iibtt1 retm,, di rovesciare lo isti• tuzioni monarchiche. La.piccola.borghesia, la.quale più sente il danno e ti disinganno, comincin n. desiderare ,•agamento che si racchi ca1anovn. Il cnpitalismo, non tro\'andoci il tornaconto ima.gi – na1o, "orrobbo modificare la. politica. militare o dello alleanze; qutmfo nlla l)Oliticnprotezionista .... acqua. in bocca.,s·intende. li J>rincipa1o,por sua. natura, 1>ersuo decoro, proseguo l'Idealo guerresco: di qui l"antago• nismo dcgl'intorcssi, che condurrà n. un rivolgimento politico o istituzionale, se in alto (cosa improbabile, per non dire impossibile) non si muta. Oltre che suol aV\'enire, che ne· pubblici mali !"ira.comune si \'Olga, a srogo o sollie"o, contro un qualunquo oggello, sia per• sona o Istituzione; o nell'ora presente può ben servire da capro espiatorio la monarchia. . .. Capro espiatorio, su cui de,•iare I pericoli di un som• mo,·iwonio sociale. Ed una ratale necessità spinge la borghesia a sbarazzarsi del principato, come \'Oi a\'Ver– tite benissimo: quella di rare il rascio di tulle le forze borghesi contro 11 nemico comune, il socialismo. Il De La,•eleye dopo il 71 consigliava alla },"ranciadi scegliere la rorma repubblicana, la quale ronde possibile l"unione di tutti i partiti (leggi borghesi) o garantisce, meglio della monal'chia, contro i pericoli sociali. (') E la re- (') DI de1tra. i'J l>I 1111wra. l."Agu1J1l11. e Il Menottl ti pmentav11.11O tutti e due mlnhterll\11. Anche per l"eleilone del In dent(XWlUla le{lalUarla la D:i.nea11agòle spese, l'1 B11rrl •w· 11:1 frwmc, cr, ooul'ernt"mentaan, re, ,ociété• mo– <le1·11u 11:ir ,1/, Gmlle De l,m:eleve, Parla, 1871.

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