Critica Sociale - Anno III - n. 17 - 1 settembre 1893

202 CRITICA SOCIALE Non u.spelterele che vi dica nulla sull'impressione che a Parigi hanno rallo la trage,lia di Aigues•llortes e le eeces.sh' c tlimostrazioni del palrlohonl dì M.-IIM. Qui lutti hanno riconosciuto che non ti lrallMa che di uno spaventoso accidente del fatale sistema oconomico, che butta rabbioso.mento po,·cri di una nnzlonecontro po,·orì di un'altra: dolla rame o dnlla concorrenza. libera non sempre si J)UÒ dègoyer l'idillio. I.A borghesia si 6 ar– rrettata a gotta.re la colpa sul 1oclalismo.... di là da venire o sui socialisti di già ,•enuti. Stupida. e grottesca r1tonio11c, a cm la migliore ris1>osl& a dani si è l'or– dine tlel giorno proposto dai socìalisli d'Italia al Con– gresso di Zurigo per disciplinare l'emigrazione operaia nell'intcrosse universale. \"IATO!t. Xon vol'rommo che sulle inro1·mazio11i ,lei nostro cor• ris1lo1H.lonto, le cui imJ)rossionl sono rorse un J)O'colo– rato dallo Influenzo SJ)ecinll lloll'nmlilonto Jlarigino, i nostri lottorl J)lgllo..sso1·0 nbbagllo cil'ci~ la.vera. portata della concenlrnzlono doi 1>11.11.itl d cui egli discorro. Per quanto riguarda. Il Pal'tilo opei·aio, noi, che no seguiamo ~~~~.l:::~~tll~o~~b~~ic;:~f:\ios1ia~g::!:ar:ò cld\ propaganda elettorale. nò di lis1e. f'orse una qualche intesa 11 rarJ. poi ballottaggi. Il Partito poso i suoi candidati in ben 100collegi, anche contro quelli delle altre rnu:lonl più o meno socialiste e radicali: i :.lfSO mila ,·oli cb'euo ottenne, e che S<l~nano un progresso di ~J(l() mila voti sulle elezioni politiche dell' 89 e di 100mila su quelle municipali del 9"!, furono dati esclu.sh· amente al programma di Marsiglia. li discorso programm11 di ~l~~~:-p~~:~::-e:~,!~c~~ 1 ~ 1 er:Tc:r: 1 ca~~~ta 1 ~t!:;:o~~ !on 1 ~ 1 c;i~ 0 ;~itt! ~~u~ 1 m~,~~lt°.. 1~o~:rx;'~6Yc~ 55 ~ Marsiglia, Salis a Montpelller, Jaurès a. Tani) e dieci o PoCO l>iù ballottaggi ra,·ore,•oli. Ma, so piccola. ru la messo 11umedia1a,grande ru la seminll o lo spuntare dei germi, promettitori di copiose messi futuro. rra~r!n~u5~r~c': ~~:,~:o m~=~~~i:e.r~~~~=d~:id:a;~~ punto dilllcile la ruescolànza, che ò in parecchie di esse, dei ,·occhi clementi radicali. Con questi il Pa1·1ito OJ>e1·a10 riftuterà sempre 03ni accordo! 1/nssieme dolio vario rra.uoni •ociali1tt e wciati riportò :l Jlrimo scrutinio 708 mila suffragi. Ilmio progetto ilproormia socialista Nella ,•ince polemica, che si è acceso. in queste pa• gino cd altro,·e n. prOJ>O$ito del mio progetto di riforme tributarie e 80Cia.li. non ho voluto finora inter,•enire, anzitutto perchè difensori cosl ,•alenli (primi il Papa, il Malagodi, Il Nitti, il Mortara) sono venuti In mio soc– corso, che ,·oramente ogni agghmta ai loro argomenti ml è sembrata superflua 1>01ho veduto che i miei a,·. versar! sono caduti in un pelago così sconnnalo di con– traddizioni con tutto quanto hanno altre volte sostenuto, che proprio credo ci debbano arrogare: e mi pare un dovere di tra1·li a sah•nmento. \'odiamo un po· che cosa. è elle ml si obbietta. Oh, un mondo di coso: anzitut10 I socialisti non de– ,·ono aspettarsi mai nessun miglioramento delle condi• tloni del Jlrololariato dai p&rlamentl e dai go'"erni; poi, qualunque miglioramento delle conditloni dei sa– lariati riesce ad una mistiflcuione, o ciò in forza della legge rcrrea. 'tlot so.Iorio; oltracciò Il miglioramento che dal progetto potrebbe venirne allo classi luoratrici sarebbe minimo, tale da nòn meritare che il partito socio.lista si arresti nella suo. proJ)o.ganda di principi Esm1 a 1.. 1ro ts1 e di organizzazione per occupar1eno; perciò s i ra rim• provero ai deputati socialisti di aver nrma.t o cd appog• gia.to colla. propaganda il mio progetto; questa colpa. viene ancora aggravata aS!!ai per Il ratto che firmatari del progetto era.no molti deputati democratici; poi. non è ,·oro che Il Sftle ~la cosi indispensabile lllla ,•ita. dcl– rindivlduo, o nd ogni modo non si tratta pel contadino che di una spesa di '/ 1 centesimo o.Igiorno; poi, rabo• liztone del dazt Interni di consumo sul pano, sul!& pasta., sulle farine andrebbe a tutto ed esclusi"o nntaggio dei fornai. I.a propo.!lla di abolire le successioni legit– timo oltre 115• grado, devolvendone I pro,·onll a sociefa cooperative, agricole e operaio di lavoro, non scnircbbe che o. raccogliere i problematici beni di qualche con - ladino Ignorante che potesse por M•vcntura dimenti– carsi di rnr 1cstamcnto. Influo poi, tutto Il progetto, compresa. l'C8onxlone da tassa di successione dello ))ic– colo proprioti\ o la. tasso. progressiva per lo eredità mu,llgiorl, o l'imposta do! 20 '/, sullo. rendita, ò qualifi– cato corno una. lustra, corno un'accolta di rirormo che a nulla potrtu1no servire flnchè i soclatl11tlnon avranno essi Il mestolo l'ra lo mani, e dalla borghesia non bisogna. mendicar nulla, o bisogna. persul\dero i co111adini che essi sono ad ogni modo sempre sl'rultatl, e rare h1. e propaganda virile> o guardarsi da quoste leggi che possono simulare un omaggio all'atluo.le governo bor– ghese o comunque un riconoscimento del medesimo, ed Inaugurerebbero l'éra. del pouibili,mo, mostro dal quale ogni ,·ero eocia.lista de,·e guardarsi più che d& qua– lunque altra cosa. sotto pena di essere considerato un traditore del partito. Questi, cosi in fascio, mi scmbrnno I principali capi d':i.ccuu ele,·atl contro il mio progetto dal Galla,-resi, dalla 1.ega operala. soc i:i.lista.di Bergamo (cioè nuo,·a– mcnto dal Oalla,·resi), e dalla C,·itica Sociale (cioò da Filippo Turati), la quale, od Il quale, I\Stenutisi dap– prima (con una. cer1a diffidenza però}, han poi ratto piena adesione agli argomenti della 1>arle a,·,·ersaria. Ora., ripeto, alla maggiore parte di (1ueste obbiezioni è già stato risposto, o splondidamcnte secondo me, dal Malagodi, dal Nili i, dal Mortara, dal \101.1anie da altri. Solo ml permetto qui di aggiungere che I dubbi elo,•ati dal Oall1lvrosl sulltl as,oluta necessllh. del salo nelru .li• montazlono lici vego1arlani.... por rorzn, non hanno i l minimo rondamon1o. od il contrario è provato noi modo J)lù luminoso, 11011 solo nei gabinetti dei fiJJiolOgi (per i quali Il Oallavrcs\ dimostra non so quale Ironico com– pa1imento), ma prima di tu110 nel vasto campo della pratica.R,corJ erò, ee i \"Oti delle popolazioni nlgono qualche cosa, che In occasione della ,•asta inchies1a sulla pellagra, mentre lo varie provincie Interroga.te hanno proposli molti e svari3ti pro,·,·odlmenti contro la tcrribllo malattia, tutte furono solamente concordi a chiedere una. diminuzione nel prono del sale, o l'a.– boli1.iono d'ogni Imposta (pro,·. di Milano). Lo Strambio rorm& giustamente l'aUe11zione su qucst'a.ccordo, nella sua opera 11ullapellagra. Il Bungo ha. raccolti tutti gli argomenti Igienici, fisiologici, etnologici, ccc., relath•i all'uso del sale con una critica. non lnreriore a quella del socialismo scionliftco italiano. Poi ,·oglio rar ben ri• 10,·are quanto già. il Vezr.ani stesso ha notato rispon• dendo al Oallavresi, cioè che In llallll, 1opra una media di 140mila. successioni per anno, 100mila appartengono alle eredità. legittime, e 40 mila.allo testamentarie. Inoltre, secondo Il nostro progetto, si de,•ohono a profitto delle MSociazionl di IM•oratori italiani anche I ,•enti milioni di lire, che guadagnerebbe lo Stato coll'aumento della

RkJQdWJsaXNoZXIy