Critica Sociale - Anno III - n. 17 - 1 settembre 1893

CRITICA SOCIALE 2(;;l tassa di ricchezza mobile. Una lustra di 30-40 milioni annui a beneflzio dei misera.bili lavoratori italiani. Ba.dato bene, perchò ò essenziale, che le mie proposte consacrano il pri11cipiofo11dame11tale del programma. socialista, la. 11a.:ionali~;a.:ione dei beni, indicano una. via semplice per t.mdurlo in allo e che ammette il più ampio e graduale svolgimento. Questa via consisto nell'aumento delle tasse di sue~ cessione secondo il criterio della. progressione e in una. limitazione parziale del diritto di successione. Se si deve crodero ai giornali politici, Giolitti applicher.a. la. tassa progrossil•a alle successioni. Solamente ora ho potuto leggero Il lodato libro di Ch. IUchet: Fra cent'amii, o con mia grande soddisfazione vi ho trol'ato che l'illustro amico preconizza una rirorma della proprietà e dei tri– buti noll'aV\'Oniro con un metodo simile a. quello indi– cato noi mio progetto. Richot scrivo (pag. 117della. tra• ùuziono di Sighele): e So noi supponiamo lo democrazie saggio 1 osso non procederanno a questa rirorma bru– scamente, mn con una serio di miglioramenti successivi. Non sarobbo lu. s01>presslone totale od immediata di ogni eredità. Bisognerà. O\'illentemonto cominciare con il JU'Olevamentod'un diritto molto forte, o cho, graduai• mento, poco a. poco, diverrà. sempre pill rorto.... > Ma por tutta la. controversia a. proposito del progetto di leggo stesso, mi sembra oltremodo istruttivo uno sguardo alla collezione, ancora non molto voluminosa, della Critica SOCiale. I tedeschi sono in essa. ad ogni passo invocati, sicchè possiamo bene inaugurare con loro questa rivista retrospetth•a, tanto più che uno degli ultimi numeri della Critica (16 luglio 189'3)porta una sintesi del pensiero socialista tedesco ratta da.un uomo, n:ngels, che ha proprio l'autorità di rarla. L'Engels, dopo aver dichiitrato che la Federazio,ie 1ociali1tademocratica i,rg~,e è una piccola setta oJ agisce come tale ed ha ridotto il mar:tismo ad una or• todossia (quello cioò appunto cho s·incomincia a dire di un gruppetto di socialisti italiani}, soggiungo: e Noi tedeschi, sebbene il nostro programma sia nettamento socialista., tonia.mo altro modo. Il noslro cardinale ob– biettivo ò la sociali zzazione di tutti i mezzi o strumenti di produzione. Nondimeno non ricusiamo tuttociò che un governo può darci, ma. soltanto come un acconto o senza renderne grazio. Noi votiamo sempre contro il bilancio e contro qualsiasi proposta per l'esercito, di denaro o di uomini. Nei distretti ove nessuno dei nostri era in ballotto.gglo 1 la parola d'ordine ru di non dare il nostro ,·oto che s. quei candidati che si impegnavano a votare contro la leggo mili1are, contro ogni aumento dì tasse o contro qualsiasi restrizione dei diritti po– polari. > Non diverso ù il pensiono di Liobknecht, e gratuita– mente si asserisco che I socialisti tedeschi si disinte– ressano dall'ottenero dei miglioramenti nelle condizioni economiche del proletariato attua.le. Il Liebknecht ha. detto nel discorso al Reicbstag del 12 giugno di quest'anno: e No, noi ,•ogliamo fare della politica. pratica. ed attuare nel seno della. ,•ostra società. tutti quei prov,,edimonti che possano miglio– rare la. condizione del la\'Oratoro •· Ed in questi giorni il Bebel, a. proposito dello nuovo tasso per il progetto militare, reclanui.va , combattendole, la imposta progres• siva. Se invece i capi del socialismo tedesco seguissero la logica di certi socialisti italiani, anebboro dovuto assistere ))R.Ssivlall'o.pprornziono di !oggi che certo arrrotteran no il loro trion ro. Ma sono rorso questo ideo nuO\'C rra i socialisti di B1b11orecc1 Lino tjla co Germaniat Tutt'altro: l'identica. linea di condotta essi hanno sempre seguito, ed a questa. dovono il loro suc– cesso. E ciò ben sa la Critica Sociale. Questa riprodu– ceva. inra.tti nel suo numero del 31 luglio 1891 il pro– gramma presentato dai socialisti tedeschi al Congresso di Errurt, noi cui de.1idcrata vi erano, notiamolo: le elezioni in giorno resti,•o, lo indennità. ai deputati, l'istruzione militare obbligatori& por tutti, la nazione armata sostituita agli eserciti permanenti, l'imposta progressiva sul reddito, sul capitale e sull'eredità., rabo· li2iono cli tutto lo imposte indirette, dello dogane, ecc.; tutte rirormo assai poco rivoluzionario, come si \'ede. e niente alfatto lotta di cltuse. Ebbene la Ct·itica, commentando questo programma, ne tesso\'a. lo lodi in istllo entusiastico, e a costo (sono suo parole) di pcLSsare agli occhi di più d'uno per bi– gotti di quanto ò opera od esempio del socialismo ger• manico >. « Pu dato addio (dico sempre la Critica nel medesimo arlicolo) al dottrinarismo, o, senza punto ripioga1'0 la bandiera dogli ideali supremi, si ò imparato a h·ar,·c il maggiorfJ va,1taggiopo11.,ibilclatle f01·;e politiche e dalle i1titu.:io11ie,i,tenti. Con ciò il progetto risponde a coloro che accusavano Il partito di meschini opp~rtu– nismi possibilisti o a coloro che gli lanciavano l'accusa. opposta.: di vagar nello nubi. • « Nella nuova rormula, decisamente, Marx ha. sbara– gliato Lassalle. Non si parla pili della #. bronzea. leggo del salario >, che e1·a un n·1-01·e eco11omico,per quanto clauico ed ortodouo, nò si accampa l'arrischiata. pre– tesa di sopprimere ogni ineguaglianza politica e sociale. L'emancipazione dei lavoratori rimane lo scopo, a. cosi dire, centrale, ma il partito ha. piena. coscienza.del suo còmpito sociale e tondo alla. redenzione di tutta. l'uma– nità senza eccezione >. Non si era. ancora S\·iluppata. l'idrorobia pei democratici. E pill avanti, enumerato le diverse richiesto del pro• gramma, tanto modesto che potrebbero persino rientrare nei limiti di un socialismo di StlltO,aggiunge la Oritica: .... e sono tutto misuro che, corroborate dalla. rorlc orga.niuaziono operala., limitando lo ingiustizie, gli abusi, gli sfruttamenti, imlau1·e1·ebt>cro qua11to più ~ p()s1ibile di dcmoci·a;ia i,i t•egimc CttJ)ilali,ta e Jal'ellbero al'l'a di maggio1·1'. co11qui1tc >. Il che ò precisamente il concetto che ha mosso i firmatari del mio progetto, od à lutto l'oppo3lo dei de– liberati della. Lega. opora.ia . di Bergamo, per i quali, compresa la ramosa legge (e,·rca del ,ata,·io, la C1·itica Sociale riserva ora tutte le simpatie. Ma \'i è dell'altro. Lucio ha pubblicato nella C1·itica ùell'anRo decorso e col plauso della medesima. due notevoli studi e pro– getti di legge. Uno relali\'O ad un'imposta sulla rendita, che noi abbiamo accettato coll'art. r, 0 del nostro pro– getto: l'altro, sui domani, venne da noi applicato negli articoli 8 o 9, o nella leggo conseguon2a di essi. Nel numero del 20 agosto 1891 la Critica Sociale, parlando del Congresso operalo nazionale di Milano, loda l'ordine del giorno approvato, nel quale, rra i vari COHJidera,uio, era. detto che .... < anche sul terreno del monopolio capitalista. i lavoratori organizzati pos– sono chiedere, o la classe dominante, por istinto di consor,·aziono, può c11crc (o1·;ata a co11cecle1·e quei provvedimenti che assicurino ai la,·oratori od alle loro famiglie alcuno delle garanzie pii,, ilulispemabili ed w·ge11ti ». Lo conclusioni ora.no formulate con domande analoghe a quello del Congresso tedesco.

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