Critica Sociale - Anno III - n. 13 - 1 luglio 1893

20? CRITICA SOCIALE ! proposito di l tta, di libertà, ecc. SOio dO\•cssireplirorc punto pe1• punto alla lunga risposlll che Albe,·to 01·mani ,•olio 011porro alle duo domando cho, in for1na molto succinta, o in questo stesso gio1•11alc, io rivolsi agli individualisti (9), mi convo1·robbe ontraro"'in troppo lungo discorso; o a ciò mi manca il tempo, e mi mancherebbero fors'nncho pH1 lo spazio e la p.11.ienzn dei lettori. Perciò bisogna che io mi contenti di tornare e di insistere nlqurmto sopra i duo punti c1·011de mosse la discus.siono, o che sorixwi agli altri accennando o scnm rorma1mi. Ma p1·ima d'entrare in matc1·ia m'è d'uopo av– vortiro J>Or conto mio ciò cho il mio contraddittore, nella sun stQssa risposta, la.sciaintondoro por conto suo, cioè ch'egli non è inclividunlista so non a mozzo, appuro che professa un individualismo no– tabilmonto di\'er·so da quello cho si potrobbo dire rigor<'SO e puro. Infatti, non credo che siono molti gl'indi\'idunlisli disposti a conscnliro in questa pro– fessione di fede, con la quale il Sormani chiude il suo scritto: e Ma quello che ò ben sicuro e preciso è il mio ideale, che è quello doli!\ Natura: rele\'a– ,.ione di un li1>0superiore nell'umnnit.i.. Liberfa o timnnido. individualismo o socialismo, tutto ò buono per quosto; cd avvenga cho può!, So nuche il so– cinlismo ò buono per questo, noi slam quasi d'ac– co1'tlo.Ciò ,,oJova esser notato 1>01-chò s'intenda che <1uollomio domande non erano proJ>riamento ri– volto agli indi\'idualisti del carattere del Sormani, o cho le stesse mie repliche solo in parte possono indiriu.nrsi a lui. J.a mia prima domanda era questa: Perchè, am– messo il principio della lotta 3d o1tra.nza, non si ammottorebbcro tutto le fo1-mo di cssn lotta, com– p1'0So l'omicirlio? e, naturnlmonlo, intendevo l'o– micidio esercitato dentro i confini cli una societ..\ costituita. li Sormani con molta franchoz1.. 'l. mi ri– spondo cho so l'omicidio« potosso ossoro una f?rma pii, progredita cd efllcaco di seleziono:., egh sa– rebbe pronto ad accettarla; ma cho e la difesa pcrsonalo, più o meno associata, basterebbe qui a ricostituire una inibizione di carattere generale>; o cho pii, gio,·a ridurre il ri,•ale in ischia\•itù che ucciderlo; o che « la seleziono data dall'omicidio non a,•1'0bbo :\lcun carattere aristocratico>; e che por tutto questo ragioni l'omicidio, fra membri di una modeshna società, ,·uol osso1·0 escluso, non po1'Chò1mmo1-alo,ma porchò nou rispondente allo scopo. Tossuna di queste ragioni 1ni par c!1e regga. So il diritto della difesa 11c1·sonate, pi" o 1,1e1w associala, non ò lo stesso dil'ilto sociale che si so– \'l':\Pl>Ono alla libera azione indi\'idunlo o la frena, io non so cho altro pos...-.a essere; o non intendo pcrchò abbia a chiamarsi individualista ~hi 1:iconose:e <iucl diritto o ottempera ad esso. Cho _11 ndurre 11 ri\•alo in ischiavili1 (sia quale si \'Ogha la forma ~tfcaioclolt, anno 1~1, numero ti; /.'Uko. tlkr-ote, anno Il, numero 11, di ossa) giovi pii1 che ruccidorlo, può essei· vero io molti casi, ma non è vero in tutti, o por quelli in cui non ò, l'argomento non può aver forza. Il bandito uccido, perchò quello è il miglior me1.zoche egli abbia por risoh•ere la sele.:ton.e fra sè e l'all1·0. Cho la solozione data dall'omicidio non abbia ca- 1·attore nri8tocratico parrà poco ovvio, chi pensi cho l'omicidio fu JH'OCedimentoOl'dinario dello ari– stocrnzio, o uno dei fattol'i di loro potonim; chi ricordi, por esempio, la storia interna dello nostre repubbliche o dello nostre signorie, grandi e pie. cino. Volta e ri\'olta, io non so \'odoro nelln proi– bizione morale e legale de11'omicidio so non la prepondora7.ione rlclla ragion- sociale sul talento dcll'indiv'lduo, o, per meglio dire, una nocossaria o inevitabile conseguenza dell'organamento sociale, in vh•tll del quale una dello fo1·mo della lotfa por l'esistonzn ò 1'0cisamente negala od esclusa, od ò procacciata ni singoli individui quella sicurt!i. della vita che fuori di osso organamcnto non J>Otrobbcsi postulare, ~ infalli, come il diritto di guerro di– mostra, non ò postulata. n Sormani p..1.reche l'ico– nosèa. in unn co1·la misura, la giust01.za di tutto ciò, quando m'invita a non i.spingere all'assurdo il principio individualista; ma non è mia la colpa so con sì poco rngionamento il principio individualista può CMOl'O spinto all'assurdo. La min seconda domanda e1·a quo8tn: So effetto ultimo dolltl solozione continuata devo ossoro la produzione di una classe, diciam cosi, di ottim~ti, che assoggetti alla tirannide propria tutta Inspecie,_ cho avverr:.\ della libertà, e perchò parlar tanto d1 libertà, e porchò accusare i socialisli di allentare essi alla libertà f li Sormani mi risponde che per lui la HborUt ò un mezzo e non un fine. un mer.zo ordinato ap1)unlo a far possibile il trionfo di quell~ tal clnsso;mn, o io m'inganno grossamente. o qm egli, o chi la pons..'\ come lui, ~c.lono in t~na cou– tmdcliziono gmvissima,. conli'addlZIOIIO che 10 aveva in monto noi rare quella domnndtl. Infatti: se la liberti\ ò condizion necessal'ia por l'ose1'Cizio di quella lotta eia cui, per ipotesi, debbono uscire gli ottimi, la coss..'\Zionedella libertà. segnerà a un tempo stesso la ccssazion della lott.'\ o l'nr~tameot~ della sel01.ionc. I)i questo dilemma, pa.1'1111, non s1 esce: o la libertà senza 1a tirannide dogli ottimi; 0 la tirall)lido degli ottimi senm la libertà, senza la lotta, sc111,.'\ la selezione. ,~e non cho quanto osservazioni ci sa1·ebbero da r:u-o circa quostA preconizzata dominazione di pre– sunti oli.imi! Prima osservazione. Non ò punto vero (corno il S01·mani mostra di c1'0001·0)cho _i vi~,c~to~i nella lotta por l'esisten1.a siono sompro I m1ghor1. Sia cho si guardi alla lolt.'\ univcrs.'l.dei vh•enU fra loro; sia cho si guardi pili particolarmente ali~ lotta di uomini contro uomini, si \•edo che :wa1 Yolte li vincitore Yal meno del \•into. I microbi p..1.togcniche distruggono migliaia e centinaia ~-i migliaia di vile umane non valgono, erodo, p1u degli organismi a cui danno la 1norto i o chi pren· desso in OSt\me 1a sto1'ia s'ìmbattorob!Jo in più d'un

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