Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

CRITICA SOCIALI: sU\n1 .. '\. che. montro nella cir colru:iono l a libera con– corrc111.a rra. i produttori ci sembra.va la regola - a malgrado di non scarso li mitazioni ricorrenti in certi periodi di tempo od in certi p.,osi -. nella distribu1.ionc, al contrario, ci J>.'U'Ova cho la libera ~!':~b-c:::,.~~ ';~ ~~ ~~ 1 ~t~t::~tr~ 11 ~ t Tc:r~ umanità, la classe prolotal'ia. mancasse di ciò che gli economisti chiamano il dirti/o ,rop;;(o,1c. del diritto, cioè, di sottmr~i nl monopolio. chiamato naturnlo dagli ortodossi. dclii\ terra o del capitale. Ma siffatto dubbio bcntosto fu sopraffatto, nel– l'animo nostro, dn un alti-o ben piu profondo e comprc.nsi,·o! Comomai può spiegarsi il fatto che. so la man– can1.a di Hbort..\ economica scatena sul genere umano cosl sordida ,•alanga di guai, la libort.'i non è Instaurati\ ancora in tutti gli ordini dell'economia soc inlof - La risposta cho di, la memore ombra t.li noprotis non tranquilli1,1,n la mia mente, ma sul \Cita in ~'\ obbiezioni cd obbie1.ioni. Pml ragionarsi cosi: O lutti i cittndini subiscono por ignornn1,a l'~>Ora subdola« dei 1>0liticanti»,ola ::~~i\:il::~1.h ad essa o non sanno o non pos- Ma chi oss(H'\'3, che i guai cui produrrebbe la negazione della libort:.\ cadrebbo1'0 entro la cerchia della osp<:rienia della maggior parto dei citL"\dini, perchè 1 loro effetti si concretin.ano nelle singolo economie prh•at0t chi osscr,·a che lo scemare o raccresccrsi dei vari p1'0tczionismi maledetti da Diogene non stanno in alcun 1-ap\>Ol'lO con ristru– zlono o raccortcu.n dello popolazioni, chO anzi il mo1toplicc protezionismo paro tonda ad im•igorirsi col diffondersi della coltura fra lo cln.ssi pili sog• getto a subiro i danni della distruzione dcli' e onesto fiworo •• chi osser"a e7.iandio tanto altl'O cose che l'economista Diogene non può ignorare. deve attl'i• buit'OprobabiliL-\ma~ioroalla seconda proposizione del nostro ingenuo dilemma. E se è vero che il ruinoso o \'incolatore allar– garsi della ingerenza. governalh•a è imJ>osto dalla ror1.n di una classe. qunlo mai sai-;.\ la ragione di questa J>1'8polcn1..a di pochi conh'O molti f Oh! omb1'0 di Deprctis e di Oiogcno. sapete voi, corno io, P.rima che udissi il vostro favellare, mi spiegava 11fouomono? C1'000,·ocho il protezionismo doganale, bancario, ccc., fosso un sistema di politica economie.'\ rnmpollanto dallo profondo nocessi fa del sistema capitalista, o più propl'iamento della omi– nonto raso di osso cho noi attraversiamo. Piguratevi che, J)Or ispicg11re quel benedetto sistema, mi an– davo almanaccando di enormi accumulazioni di ricchozr.c. del loro acccnh-amonto, dei conseguenti monopolii naltwall di Cl\J>itali, dei fenomeni so,·. verlitori o mora,•igliosamento pohmti della.ricchezza 1mpt"OduUloo.! - E concludo,·o cho lo forme del protezionismo o delringcrcnm dolio Stato altro non fossero che supcrHciali effetti o mcv.i di concretarsi di quello causo profondo., S\'ilupp.'llOdal fatalo ~wan- 7,.'\l'lSI del procc!SO capitalistico. Sicchè. irri\'el'C.nte o stolto, OS.'\VO accusare di contraddizione i liberisti como voi, o Diogene. i quali si scalmanano contro gli effetti supcrlìciali ~ ~l::,c~~i,p~;:ietàcu~:l,i$~~.t~n~~ ~ggu9r~~ difendendola contro coloro, che, come i socialisti. si sono fitti in ~ta. che por toglioi'O un effetto & necessario sopprimerne la caus..'\.J.: aggiunçete che mi p.'11'0\'aenorme la contraddizione dei ,•ostri seguaci, o somm o lllosofo, t)Ol'Ch~ mi frulla,·a per il cor,•ollo, e.ho la causa iu·1mache e ha f::worito il ~~\•~n!t~-ar~~!;,,8. d~~:~i~\~ 1 ~:~;l'~~~J~~ fl~J~ cale limitazione di liborh\ insita nel sistema di cui a n B1an ,•oi cantato lo armonie. nel si.5lcma del monopolio ~~ta~~J~:~m~~l~o~i~di~,;~-a:,~~n~~i ~i :l!~~ socialisti fosso C.'\ratterirmto dalla possibilità, che !~:1ic!~o e;:r~~to d~~;ura~~;,,d~~la~:>iìl~.:01°-o <~t!!~ alla 101,>massima 1)()tenzialit:.\natm-alc. Molto peccai. lo conrosso ormai. contr,> la logica, ~•,~b :: l~~i~Ì ~i~i:r~1:,~:! 1 ~el ~~ 0 :!~:et~ ,•oi. o magno ombre di Depreli.5 o di Diogene. ac• cor'datovi J>OI' rispondei-o a questo mio concr-olo dubbio: porchè mai corto Ycrità dc.Ila scuola liba-– rista non si apJ>licano, e porchb molti, che dalla 101,>pratica ncgaziono sono danneggiati, non si ri– t>ellano1 ~n: :~r~}!s':Fa~~11icc~n~otI:ute~:~\bi~hga~.~: credete, c~IO la causa del pr,>loirol'me JH,>lezionismo sia l'iposta principalmente nella ignom111.adei pili e nella J)Cl'\'Orsiouodei« poliUcanfi •• :rnzichO nella propolc111.amonopoli1.zati·1co di corto classi. o per ciò ,•oi dovete crcde1'0 cziandio, che, sparita rignt>, 1-an,,ao smascher-aU i «politicanti», la hbortà l'itorni fr a lo g enti o cominci a suonare dn mano a sera il qua.sr sco1'dnto (nel senso di dlmcnlfcalo) orga– ne tto de llo nrmon1e economiche. s;~it;t r:~!~i~nS:. d~~I ~Ì~',?!~'Ot:e::e ,·=i~~7,0 scF;-o~r,; noiosa fra esse, l'J.::COnomiaPolilic.'l. iln'i.S..'l a tutti ~h~ca:!~~~~ì, 1,:i:~: ~.!n~%t~1ifit~~~ u:~~:f~,~~ tolto, spiror:\ puro quella incompinntn scicn1,.'\! Cosl Yoi anelo lotto nelle 01>01'0 del sommo For1-am, lo :~;~~a;r::•:;u1,~·~~ 11,,1f 110~~~: n~f1 1 h Unto~fcr1~ ove ,•oi siete, ancho pe1.Jii l'olcl'nit.:\ d~a ,,osh-a dimora è ndatt.'lla all'etcrnit..\ dello pubblic:u:ioni della espcrtn casa. E so mai ancom non s.ictocommosso, oh! sommo mppresenL1nto dei liberisti, cho st1ingeslo l'appli– caz1one del \'OSlr'O sistema sino a hbcraro il ,·osti,> corpo d'ogni imp.'lccialore o p1,>lottoro indumento. sino a ecltm'O lungi da ,·oi la po\'ora scodella con cui athngo,,alo l'acqua, ,•i r1cordo1'Ò In vostra lante,·na ramosa. In grazia di cssn. tornato ad illu• minarci simbolicamente! Allora poh'Omo di1·0 che In lnnto1·nn,cho tiene cd elO\'a la stntun della Libertà noi po1·to di New-York, ò In lantornn ,•osti-a. de– stinata dai memori seguaci ad illuminare un olfotto della liberti\ nello sfruttamento ca1>italislico,a voi così cara, la miseria inflnit.'l dello turbo omigmnti! F. C. LA NUOVA LIBERTÀ È una b.'lltnglia, che non è ancor-a ricscita alla conclusione di una soluzione ,•ittoriosa, questa che si comballo fra l'indh•idualismo cd Il socialismo per la libort.1\.E la ragiono della inanit..\ dello soluzioni. continuamente spcu.nte e continuamente rifatte, è una conscgucnr.a del metodo; In questiono è stata Onora agitata. col calcolo empirico rra la somma di liberi..\ del 1-egime capit.'llista o la probabile li– bertà del socialismo. Om il calcolo empiri00t per la ~~l~~~it 1 !~1a~ 0 ~~ 0 n l ~l= l~tl~1ra"~i~;i;n:i1~~ conchiusioni ,•ittorios.'lmcnlo ir1'0futabili; si s,•ia o si 1>01-do in un alterco senza flno. Por h,>nc.'\l'Ola discussione ò necessario di for– mai-o in una idea sintotizzalrico il conh,> della questione, od ossor,•111'0 poi verso che parto piega

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